Recensione - Azkend 2: The World Beneath
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Chi è pratico col genere match 3 saprà che anche all'interno di esso esistono mille sfumature, con le classiche gemme (o altri oggetti colorati) da scambiare di Bejeweled o Candy Crush, le linee da spostare alla Chuzzle, le sfere colorate da sparare alla Zuma o Luxor, ma anche il dover selezionare collegamenti più lunghi possibile tra i colori raggruppati. Azkend 2: The World Beneath cade in questa terza categoria, vedendoci individuare delle catene di elementi simili (conchiglie, stelle marine e altri oggetti esotici) su una griglia esagonale. Questa meccanica di base si applica alla lunga campagna di una sessantina di livelli in totale, che prevedibilmente non offre molta storia se non qualche abbozzo di un capitano su una nave che finisce in mezzo a una tempesta per poi ritrovarsi in luoghi sempre più esotici e bizzarri. I livelli invece possono essere di diversi tipi. Ci sono classiche sfide dove bisogna creare una (o ripetute) combinazioni su ogni blocco per fargli cambiare colore e poter completare la sfida; altre dove ci sono solo un numero limitato di pedine da togliere senza che ne cadano ulteriori, dovendo quindi tatticamente calcolare quali mosse fare per non rimanere bloccati; troviamo poi sfide dove togliere un certo numero di fiori dal tavolo prima che cadano tutti i petali; livelli dove bisogna eliminare degli insetti prima che raggiungano la cima dell'area di gioco, e così via. E, puzzle a parte, sono tutte sfide a tempo, quindi occhio all'orologio.
MX Video - Azkend 2: The World Beneath
Tutti questi livelli vanno poi a sbloccare oggetti specifici legati alla microtrama di Azkend 2: The World Beneath, ma non si tratta solo di estetica: sono infatti utilizzabili successivamente come poteri, il giocatore infatti prima di ogni partita può sceglierne fino a due, uno attivo e uno passivo. I power-up attivi fungono da un nuovo elemento che appare sul campo, che possono essere dinamiti esplosivi, delle scosse elettriche che distruggono i colori isolati e così via; quelli passivi invece sono dei bonus permanenti, come per esempio più tempo per risolvere un livello o meno attesa per l'apparizione dei suggerimenti: una manna dal cielo quando si corre contro il cronometro e non si trovano coppie. Naturalmente, in caso di coppie mancanti, la griglia viene rimescolata.
Di tanto in tanto ci sono anche degli stacchi dal gameplay frenetico del titolo: oltre alle già citate sfide puzzle, troviamo i passaggi da un paesaggio all'altro, contrassegnati anche da una specie di intermezzo di hidden object game. Per chi non fosse familiare con quest'altro genere di stampo casual, deve solo sapere che sono giochi dove bisogna trovare determinati oggetti su uno sfondo parecchio affollato. Qui invece di oggetti bisogna scovare determinate aree dello sfondo che vengono indicate in un cerchietto nell'angolo dello schermo; obiettivo reso più difficile dal fatto che in alcuni casi è rotato. Non c'è da disperarsi comunque: sono cose abbastanza opzionali e si può andare avanti anche senza trovare tutto.
Finire la storia richiede sulle 5-6 ore, ma molto dipende dall'abilità del giocatore visto che i tempi spesso sono abbastanza stretti e fallire è un attimo. Quantomeno, essendo un gioco a pagamento, non ci sono tempi di attesa tra una partita e l'altra, un classico dei match 3 di stampo free-to-play. Per fortuna comunque il gioco non finisce qui: sono presenti anche una modalità a tempo dove fare più punti possibili entro un tempo limite e dove raggiungere moltiplicatori sempre più alti con combinazioni alte, ma anche la possibilità di rigiocare i livelli della storia con obiettivi extra da ottenere, aggiungendo ulteriori ore al titolo che, vista la natura casuale dei match 3, risulta piuttosto rigiocabile.
Amore
So già tutto
- Il bello dei match 3 è che può capirli chiunque, dai più piccoli ai più vecchi, alla fine si tratta principalmente di unire colori dello stesso tipo. Che ci vuole? Certo, nei livelli più avanzati bisogna essere davvero veloci, e con power-up di ogni genere e perk attivabili anche la tattica la fa da padrona, ma Azkend 2: The World Beneath è un gioco estremamente immediato ed alla portata di tutti.Tante variazioni sul tema
- Pur senza mai uscire dai canoni dei match 3, Azkend 2: The World Beneath ha una discreta varietà nel suo contesto di livelli strutturati a blocchi esagonali. Troviamo sfide a tempo dove distruggere insetti o raccogliere fiori, puzzle dove ragionare su ogni mossa, dei time attack dove ottenere più punti possibile in un tempo limitato o addirittura degli stacchi di hidden object game. Nulla di rivoluzionario, ma almeno i 60 e passa livelli del gioco si alternano tra un po' di variazioni di gameplay, riuscendo a non annoiare troppo.Odio
Ispirazione zero
- Dall'altra parte, però, c'è una netta, nettissima sensazione di aver già giocato a tutto questo un miliardo di volte. E' il classico match 3 dove pulire la griglia unendo elementi simili, e gi giochi così ne sono usciti veramente un miliardo tra PC e mobile. Non ha veramente nulla di innovativo, non ha un look originale, menzionerei soltanto le buone colonne sonore di stampo sinfonico come pregio particolare. Certo, chi vuole sbizzarrirsi con un match 3 vuole un passatempo, non una rivoluzione, ma se giochi come Bejeweled o Luxor hanno saputo rivoluzionarsi pressoché a ogni episodio, avrebbe potuto inventare qualcosa anche Azkend 2: The World Beneath.Comandi inadatti
- I match 3 a tempo sono fatti per essere giocati con mouse o touch screen, inutile girarci troppo attorno. Allo stesso tempo, qualche sviluppatore riesce a trovare controlli ideali anche per bilanciare le cose: mi viene in mente il fantastico Bejeweled Blitz dove era possibile usare delle vere e proprie hotkey per fare le combinazioni. Azkend 2: The World Beneath presenta quasi solo livelli a tempo dove collegare serie anche di 20-30 colori uguali, e con la levetta analogica che funziona da cursore ci si mette sicuramente più che con altri metodi di input. Anche l'errore è dietro l'angolo, ed è poi difficile tornare indietro e modificare il proprio collegamento.Tiriamo le somme
Azkend 2: The World Beneath è un discreto match 3, discretamente vario e con una buona quantità di contenuti, ma poco ispirato e con qualche problema nel sistema di controllo e basilarmente poco adatto al passaggio su console casalinga. Non essendoci molti titoli di questo tipo nella scena console potrebbe avere il suo perché per gli amanti del genere, ma puntare alla versione mobile del titolo potrebbe essere una scelta più azzeccata anche per questi. 6.5Recensione realizzata grazie al supporto di 10tons e Xbox.
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