Recensione - Hyperdrive Massacre
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Hyperdrive Massacre è un titolo pensato con in mente la competizione tra amici. Fino a 4 giocatori in locale infatti (sostituibili anche con l'IA per i più solitari) sono chiamati a battagliarsi in arene spaziali che ricoprono l'intero schermo e che nella maggior parte delle modalità non hanno nemmeno i bordi, spedendo infatti chi esce dallo schermo nel lato opposto, in pieno stile Asteroids. Attraverso una serie di modalità individuali e a squadre, i giocatori sono chiamati a salire a bordo di macchine futuristiche (ma intese come tali negli anni '80, quindi bolidi vecchio stampo capaci però di volare), e massacrare i propri nemici a colpi di sportellate, laser, missili, mine e power-up, includendo anche eventuali obiettivi secondari in questo esplosivo party game.Ciò che salta all'occhio fin da subito è lo stile stravagante e colorato del titolo di 34BigThings: il look da telefilm anni '80 accompagna sia menu che elementi a schermo durante le partite, con un aspetto che richiama molto titoli come Hotline Miami. In questo senso, le musiche sono in netto contrasto: ritmi elettronici moderni e potenti, che per chi gioca con un sistema audio o delle cuffie di buon livello risulteranno davvero piacevoli rendendo l'esperienza di gioco decisamente adrenalinica. Con o senza musica però, Hyperdrive Massacre è piuttosto movimentato...
A prima vista, il gioco potrebbe sembrare un twin-stick shooter qualunque, ma i comandi sono molto più profondi e vari rispetto a quel tipo di giochi. Pur essendo macchine volanti infatti, i veicoli (o i velivoli in questo caso) si spostano con movenze che ricalcano quelle delle classiche automobili, con vere e proprie sgommate (aeree, in questo caso), costringendoci a gestire al meglio la traiettoria dei colpi, la velocità e così via. Con i grilletti si può accelerare ma anche andare in retromarcia, e la rotazione tramite sgommate ha un'importanza strategica anche nella gestione delle sparatorie, per poter schivare al meglio i colpi e aggirare i propri avversari.
Le macchine dotate di vari sistemi di attacco e difesa, modificabili con power-up di ogni tipo che compaiono in giro per l'arena. Mitra al laser, armi aggiuntive con caratteristiche da fucili da precisione o a pompa (ma sempre in chiave futuristica), ma anche mine piazzabili e missili a ricerca. E se non bastasse, le arene sono spesso piene di asteroidi che non distruggono ma che rallentano i giocatori, rendendo il tutto ancora più complicato considerando che un colpo basta per distruggere qualunque bolide. In aiuto dei piloti c'è però anche un sistema di scudi, che può essere attivato e che è in grado di respingere qualsiasi proiettile ed esplosivo, in molti casi facendolo partire in direzione opposta creando così rischi anche per chi l'ha lanciato. Se attivato, lo scudo va a sostituire il fuoco, pertanto è necessario alternare al meglio le fasi di attacco e difesa per non trovarsi distrutti in un lampo. In caso di vittoria, il gioco ci sblocca ulteriori veicoli e arene, anche se i cambiamenti sono quasi esclusivamente estetici.
Come già accennato, Hyperdrive Massacre è nato con la competizione locale in mente, e per quanto richieda precisione e tattica, è a tutti gli effetti un party game. In locale è possibile sfidarsi in un massimo di 4 giocatori (o contro l'IA) in ben 6 modalità diverse: Deathmatch, che è la modalità classica dove tutti cercano di distuggersi a vicenda, e dove concatenare diverse uccisioni vale più punti per la classifica finale; Team Deathmatch che è la stessa identica cosa ma invece di essere tutti contro tutti mette a confronto due coppie di giocatori; Death Race dove le uccisioni fanno la loro parte, ma l'obiettivo primario è arrivare per primi a dei checkpoint che appaiono a caso sul livello e più rimangono in gioco più punti valgono una volta conquistati; Space Soccer che è più o meno l'equivalente bidimensionale di Rocket League, dove con sportellate e un paio di armi bisogna far arrivare una palla nella porta avversaria, difendendo nel frattempo la propria; Last Man Standing che è come Deathmatch ma con vite limitate, e infine Spong, un misto tra calcio e Pong, dove le squadre sono confinate nella propria metà campo e dovranno cercare di segnare nella porta avversaria colpendo nemici e palla con dei laser.
I limiti di punti e round sono impostabili di partita in partita e le modalità individuali possono essere giocate anche contro bot di varie difficoltà, mentre quelle a squadre richiedono forzatamente compagni e avversari in carne e ossa, solo in locale. Infine c'è da sottolineare la curiosa mancanza dell'italiano come lingua nel gioco, considerando che il titolo è fatto da uno studio torinese; non è la prima volta che questo capita, già Nero dei romani Storm in a Teacup ci fece la stessa sorpresa. Ma Hyperdrive Massacre non è un'avventura narrativa come il titolo romano e, vista la semplicità dei comandi e l'assenza totale di dialoghi o trama, questa assenza non risulta essere particolarmente deleteria.
Amore
Il futuro visto dal passato
- Lo stile di Hyperdrive Massacre è innegabilmente legato a quello degli anni '80: non solo i colori vivaci usati allora, ma anche il modo in cui era inteso il futuro. Macchine volanti alla Ritorno al Futuro, colori tamarri stile Miami Vice, uno stile stravagante anche nelle arene con sfondi spaziali o creature bizzarre... nonostante una grafica bidimensiole ma moderna e un gameplay sufficientemente fresco, non si può non notare l'influenza di un periodo storico colorato e fantasioso, e questo provoca un certo effetto nostalgia nei giocatori che hanno vissuto quell'epoca.Party competitivo
- Solitamente i videogiochi multiplayer si dividono in due categorie. Ci sono i titoli casual che tutti possono apprezzare grazie a comandi semplici e spesso all'incidenza in buona percentuale dell'elemento fortuna per non sfavorire troppo i giocatori meno esperti. Ci sono poi i giochi competitivi, dove poco è lasciato al caso e la padronanza dei tantissimi elementi è la chiave per il successo. Hyperdrive Massacre riesce a combinare al meglio le due tipologie, offrendo comandi precisi che richiedono impegno per essere padroneggiati al meglio, ma allo stesso tempo semplici da comprendere; vista la natura caotica delle modalità di gioco, chiunque si può destreggiare con questi veicoli volanti. Un vero e proprio party game con elementi competitivi mica da ridere: se avete amici con cui giocarci regolarmente è un acquisto davvero valido.Odio
Quanti limiti!
- A livello di gameplay posso rimproverare poco a Hyperdrive Massacre: è divertente, unico, competitivo al punto giusto ed esilarante in compagnia, ma soffre anche di enormi limiti. Al di là della mancanza dell'italiano, che non pesa in un gioco del genere, solo in 3 modalità su 6 è possibile usare i bot, negli altri si è costretti a giocare con i propri amici per forza senza nemmeno poterli mixare con l'IA. E devono per forza essere a casa con noi, perché non c'è supporto online limitando le ottime potenzialità del titolo. Se a questo aggiungiamo un gameplay che non riesce a variarsi più di tanto nonostante ben 6 modalità, ci si rende conto che la longevità rischia di essere bassa se non si trova qualche amico con cui appassionarsi alle sfide tra macchine volanti.Tiriamo le somme
Hyperdrive Massacre è un vero e proprio party game competitivo che offre azione frenetica ed esplosiva tra macchine volanti in una serie di modalità molto divertenti. Con qualche amico o contro i bot è possibile sfidarsi in adrenaliniche battaglie, rese ancora più belle da uno stile anni '80 ben realizzato e da musiche elettroniche potenti e piacevoli. Peccato per il gameplay abbastanza limitato e la mancanza del multiplayer online, elementi che avrebbero sicuramente dato una longevità notevole al titolo dei torinesi 34BigThings; ma se siete soliti ospitare amici a casa (ed avete abbastanza controller, naturalmente), Hyperdrive Massacre può risultare davvero esilarante ed appassionante nella sua competitività. 7.3Recensione realizzata grazie al supporto di 34BigThings e Xbox.
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