Indivisible - anteprima hands-on
di
Győző Baki / Baboy
P
La prima cosa che si fa notare è il look che, come in Skullgirls, presenta uno stile davvero riuscito con coloratissimi e fantasiosi sfondi fantasy tridimensionali sui quali si muovono personaggi bidimensionali curatissimi e disegnati a mano con uno stile che ricorda vagamente i film del maestro Miyazaki, ma con animazioni più "a blocchi" con meno frame che ricordano le serie anime prodotte più velocemente rispetto ai lungometraggi. L'effetto è molto gradevole, sia nei movimenti che nei combattimenti. L'esplorazione la fa da padrona, con un sistema simil-metroidvania con livelli abbastanza lineari ma con diversi bivi o aree accessibili soltanto in un secondo momento, magari dopo aver sbloccato determinate abilità o equipaggiamenti. Il sistema di movimento prevede la possibilità di saltare da terra e dai muri, mentre si possono poi sbloccare abilità aggiuntive come la possibilità di aggrapparsi ai muri conficcandoci un'arma e così via.
MX Video - Indivisible
Nel corso dell'esplorazione si incontrano altri combattenti la cui storia è per ora avvolta dal mistero, al fianco dei quali possiamo combattere contro i mostri che popolano questo mondo fantasy. Questo avviene con un sistema di combattimento simile al già citato Valkyrie Profile, che mischia abilmente sistemi a turni e in tempo reale: il team di combattenti, formato da un massimo di quattro personaggi, può attaccare in tempo reale ma ci sono dei tempi di attesa (cooldown) tra un attacco e l'altro. Sta quindi al giocatore alternare abilmente abilità e poteri del proprio team per rendere i nemici inefficaci: attaccare tutti insieme per cercare di soverchiarli subito ma rischiando di essere rimanere esposti ad un contrattacco, oppure attaccare poco a poco per non rimanere mai senza un "colpo in canna"?
Un sistema molto interessante che prevede sia lo sviluppo dei personaggi, che crescendo di livello possono fare più attacchi consecutivi ed arrecare più danni, che abilità differenti che rispecchiano quanto ci si può aspettare dalle classi dei giochi di ruolo: c'è per esempio un personaggio che invece di attaccare cura i compagni. Si possono poi sbloccare anche abilità da utilizzare in giro per i livelli e non solo nei combattimenti, come per esempio un arco per colpire i nemici con le frecce prima ancora di entrare nella fase di combattimento che, nello stile dei vecchi GdR, è una fase a sé stante, separata dall'esplorazione.
Noterete che non sto menzionando molto della trama. Il motivo è semplice: in questa versione ancora acerba di Indivisible non c'è alcun elemento della storia, visto che gli sviluppatori hanno preferito focalizzare la dimostrazione sul gameplay. Incontriamo altri personaggi, ma ci combattiamo insieme e basta, senza approfondire le loro storie. Della storia del gioco sappiamo per ora solo che la protagonista, Ajna, parte per un viaggio per trovare un senso ai suoi nuovi poteri magici, e nel corso dell'avventura incontra tanti personaggi buoni e cattivi. Una descrizione molto generica (basti pensare che è applicabile anche alla nuova trilogia di Star Wars), ma Lab Zero Games non vuole per ora rivelare nulla di più sulla trama.
Se lo sviluppo procede come previsto, dovremmo vedere il prodotto finito l'anno prossimo, e da quanto abbiamo potuto provare le basi sono molto solide. Il sistema platform è basilare ma abbastanza divertente, e i combattimenti sono profondi e atipici; il tutto è reso più affascinante da uno stile artistico molto curato. Questa versione del gioco non chiarisce tutti i dubbi sul gioco come quelli su trama, durata, modalità ulteriori, e così via, ma possiamo sicuramente affermare che per ora promette bene e siamo curiosi di scoprire di più. Continuate quindi a seguirci per maggiori informazioni su questo interessante titolo indipendente!
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