Overwatch - anteprima hands-on
di
Diego M. Martini / pipco
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In una futura Terra devastata dalla guerra dove umani e robot convivono non troppo pacificamente, un gruppo di eroi si unisce in una task force denominata Overwatch per tentare di riportare la pace. Gli eroi giocabili sono in totale 21 e, come da prassi nel genere degli hero shooter, non esistono due eroi uguali tra loro per caratteristiche ed abilità. Ognuno di loro è infatti dotato di una fortissima individualità, con caratteristiche e abilità differenti dagli altri che però possono essere raggruppabili in quattro classi: Attacco (forza, potenza e alta velocità, ma bassa difesa), Difesa (in grado di generare punti di resistenza all’attacco nemico), Supporto (modificano temporalmente in positivo le abilità ed i poteri degli alleati ed in negativo quelle dei nemici) e Tank (hanno una grande quantità di armi con cui resistere agli attacchi dei nemici e attirare il fuoco lontano da compagni di squadra). Il gioco ci vede combattere in squadre da 6 giocatori e la cooperazione tra i vari eroi è importantissima, quindi se si vuole vincere il team deve essere assolutamente bilanciato (non è peraltro possibile, per due giocatori, scegliere lo stesso eroe). Che si decida di combattere, fornire copertura con scudi d'energia o supportare i propri alleati potenziandone gli attacchi, ogni abilità è stata progettata per ottimizzare il lavoro di squadra.
L'azione avviene su 12 diverse mappe ambientate in altrettante location della Terra, con tre modalità di gioco classiche del multiplayer. In Conquista la squadra in attacco ha il compito di catturare due punti obbiettivo sulla mappa, mentre la squadra in difesa li deve fermare. La modalità Trasporto prevede invece che la squadra in attacco scorti un carico fino a un certo punto di consegna prima dello scadere del tempo, mentre la squadra in difesa li deve fermare. In Controllo ogni squadra cerca infine di catturare e mantenere un punto di controllo fino a quando la loro percentuale di controllo raggiunge il 100%. Ogni Mappa si distinguerà per la sua originale modalità di gioco, che in genere è una delle tre previste, tranne per alcune mappe ibride dove la modalità Trasporto si fonderà con l’Attacco perché la squadra prima di scortare il carico dovrà catturarlo all’altra squadra.
MX Video - Overwatch
Desiderosi di provare con mano il titolo, io ed il nostro Mirko "Thor" Rossi decidiamo di non sparger sangue fraterno e ci uniamo quindi allo stesso team per le sessioni di prova. Apprendiamo velocemente i pochi basilari comandi: i grilletti controllano sparo primario e secondario mentre i dorsali le due abilità assegnate al personaggio. Non esistono di base seconde armi opzionabili, comandi di corsa o doppio salto perché fanno parte delle caratteristiche uniche di alcuni eroi. La selezione del proprio personaggio tra i 21 disponibili avviene molto velocemente: io scelgo il ruolo d’attacco con il cacciatore di taglie “McCree”. Inizia la partita e ci troviamo nella King's Row di un’avveniristica Londra. Il nostro obiettivo è difendere una zona: parte il countdown che ci lascia giusto il tempo per impratichirci con le armi e le abilità dell’eroe scelto. Il mio può sparare un pesante colpo alla volta oppure scaricare il tamburo tirando il grilletto sinistro. Come abilità posso lanciare una granata accecante o rotolare caricando contemporaneamente.
Si parte: lo scenario è coloratissimo e sia i tratti un po’ fumettosi così come gli stili goliardici di alcuni personaggi mi portano alla memoria il mitico “Team Fortress 2” di Valve. Raggiungo la zona da difendere seguendo insieme agli altri una traccia azzurra, e poco dopo arrivano i nemici in ordine sparso. Per fortuna qualcuno di noi aveva scelto un personaggio in grado di creare un gigantesco schermo come difesa, utilissimo sia per ripararsi e sparare ai nemici che come ingombrante ostacolo se posizionato in piccole vie. La situazione non può durare, e così mi accorgo a mie spese che un cecchino avversario è ben posizionato alle nostre spalle. Il respwan dopo la morte avviene dopo circa 10 secondi e mi ritrovo nel punto iniziale, quindi devo raggiungere nuovamente il luogo dello scontro. Stavolta la prendo alla larga attraversando diverse case, giusto il tempo per notare la ricchezza dei dettagli in ogni luogo. Sparsi un po’ dappertutto ci sono bonus salute ma non munizioni, infatti sparo e ricarico senza sosta e non ricevo segnali di scarsità di pallottole. Oltre alle armi ogni personaggio ha un colpo speciale che si può utilizzare solo quando un contatore posizionato al centro dello schermo raggiungere il 100%. A parte questa arma letale, gli scontri diretti con i nemici sembrano abbastanza bilanciati in termini di potenza di fuoco.
Il nostro team vince facilmente la prima partita difendendo le zone assegnateci, ed al termine appaiono diverse statistiche compresa la schermata con i quattro miglior giocatori a cui possiamo assegnare dei Like. Parte un secondo match ambientato in una città giapponese: cambio personaggio e, per immergermi nello scenario, scelgo Hanzo, un assassino giapponese con ruolo difensivo dal momento che utilizza frecce da cecchino. Stavolta dobbiamo rubare un trasporto ai nemici e scortarlo sino ad una base. Basta un minuto perché io capisca di aver sbagliato personaggio e ruolo. Decido quindi di utilizzare la possibilità di cambiare personaggio quando si vuole premendo un tasto sul controller. Ovviamente tutti i punti e le uccisioni accumulate con il precedente eroe vengono persi, quindi questa è una opzione da utilizzare solo quando necessario o a inizio partita. La scelta è molto rapida e decido di ritornare in attacco selezionando Reaper, un mercenario dotato di due fucili a canne mozze sovrapposte. Anche in questa mappa gli edifici sono coloratissimi e pieni di dettagli distruggibili. Saltello quindi su una serie di pagode e mi lancio alle spalle dei nemici, per uccidere chi protegge il carico e lasciar spazio a compagni. E’ un susseguirsi di uccisioni e resurrezioni mentre scortiamo il trasporto a destinazione.
Anche se la vittoria è stata nuovamente nostra, il nostro team era piuttosto disorganizzato: è chiaro che il segreto di Overwatch sta nel coinvolgere gli amici a formar dei team affiatati con tattiche basate sull'accorta delezione di eroi e relative abilità, così come sarà sicuramente necessario passare un buon numero di partite ad apprendere come utilizzare le caratteristiche del proprio personaggio e metterle a disposizione dei propri alleati. Detto questo, anche senza questo tipo di organizzazione mi sono divertito moltissimo: il gioco, grazie anche al formato 6 vs 6, permette di passare da momenti molto frenetici ad attimi più "raccolti" soprattutto se selezioniamo personaggi con più respiro come i cecchini. Ho giocato con entrambe le console e non ho riscontrato alcuna differenza tra loro, così come non mi è capitato di vedere difetti di frame-rate: tutto gira splendidamente a 60 fps. Alla fine ho provato tre personaggi e due mappe diverse con un unico denominatore comune: molto divertimento. A fatica mi son staccato dalla sedia, e questo per me equivale ad un giudizio positivo in attesa della versione finale e dei contenuti gratuiti che Blizzard ha promesso per tutti dopo il lancio.
Overwatch sarà in vendita dal 24 maggio sia nella versione standard, denominata "Origins Edition", che in una esclusiva Collector’s Edition. Quelli di voi che vogliono provarlo in anteprima potranno partecipare alla Open Beta che sarà disponibile per tutti dal 5 al 9 maggio, ma chi prenoterà il gioco vi accederà con due giorni di anticipo.
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