Recensione - Tricky Towers
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
La premessa di Tricky Towers è piuttosto semplice ma non per questo banale. Il giocatore (o i giocatori, visto che si può giocare fino a 4 persone in locale e online) dovrà costruire una torre più stabile ed alta possibile sulla quale scendono classici pezzi alla Tetris di quattro quadretti ciascuno. Lo scopo però non è quello di creare linee, anzi, è persino possibile allargarsi in orizzontale facendo stare i blocchi in equilibrio. Ed è proprio questa la particolarità del titolo: invece di agganciarsi gli uni agli altri, i blocchi che compongono la nostra torre in Tricky Towers sono governati da una fisica credibile che li sottopone alla forza di gravità, quindi man mano che aggiungiamo pezzi la torre si sbilancia ed inizia a traballare, quindi sta a noi riequilibrarla con altri pezzi. Un gioco piuttosto impegnativo insomma, nonostante un look cartoonesco e colorato che fa pensare a ben altro.Qualunque modalità o livello si scelga, si parte con un piano che può anche avere una forma irregolare, e francamente è meglio per noi se non lo è: eventuali buchi o dislivelli si possono subito usare per incastrare un pezzo in caduta libera e avere una base più solida su cui costruire. L'obiettivo è principalmente sempre quello di procedere il più possibile senza far crollare il tutto e andando sempre di più verso l'alto, pertanto se si riesce a mettere una base più larga e stabile si hanno ovviamente chance migliori di ottenere un equilibrio soddisfacente. Naturalmente, però più si va in alto e più diventa difficile tenere in equilibrio il tutto.
La fisica del gioco, pur essendo applicata ad uno scenario bidimensionale, risulta credibile e prevedibile come nella realtà. Mettete un pezzo sul bordo e cadrà senza troppe riserve, rischiando di portarsi dietro anche altri pezzi poco stabili il cui punto di equilibrio potrebbe cambiare. Fate cadere un pezzo rapidamente e questo darà una botta alla torre, rischiando di farla traballare incontrollatamente. Pensate al tutto come una specie di Jenga all'inverso: dovrete cercare di non far crollare la torre mentre aggiungete continuamente nuovi pezzi, che in questo caso arrivano dall'alto invece di essere sottratti alla torre stessa. Invece, aspetto dei pezzi a parte, Tricky Towers ha meno in comune con Tetris di quanto potrebbe sembrare.
MX Video - Tricky Towers
Gli obiettivi e i modi per arrivare allo zen dell'equilibrio però possono variare. Giocando in single player (modalità peraltro esclusiva della versione Xbox One del gioco) è possibile affrontare una serie molto lunga di test dove seguire specifiche regole o punteggi da battere in diverse variazioni di gioco, il tutto a una difficoltà sempre crescente, utile soprattutto per prepararsi al meglio a quello che è il vero punto di forza del titolo: il comparto multiplayer. Online o in locale fino a 4 giocatori è possibile infatti scontrarsi sia partite isolate che in veri e propri tornei, il tutto in tre tipi diversi di gara: Sopravvivenza, dove si deve arrivare più in alto possibile facendo cadere non più di 3 blocchi, Competizione dove vince chi arriva per primo ad una certa altezza, e una modalità rompicapo dove l'obiettivo è collocare più pezzi possibile senza farli cadere prima di raggiungere una determinata altezza posta piuttosto in basso.
Le sfide possono essere affrontate in tre difficoltà diverse. Facile serve principalmente per esplorare le meccaniche di base, mentre a Normale e Speciale vengono introdotti dei power-up che funzionano attraverso un sistema di magia bianca e magia nera tra cui scegliere di volta in volta; la prima offre benefici al giocatore, la seconda rende la vita più difficile agli avversari. Nel primo caso ci sono una varietà notevole di potenziamenti da trovare: una vita aggiuntiva per la sopravvivenza, un isolotto che si crea nel cielo per poter piazzare blocchi in un altro punto e facilitare così la scalata o anche dei blocchi più pesanti che quindi fanno più pressione sui blocchi sotto migliorando l'equilibrio. Tra i poteri malvagi invece spuntano blocchi giganti, altri fatti di ghiaccio, della vegetazione che si aggrappa ai blocchi già posizionati che rende difficile vedere la forma esatta della costruzione e così via. Queste varianti offrono ancora più pepe a un gioco già molto teso, anche se col fatto che i giocatori non ricevono gli stessi power-up indubbiamente anche la componente di fortuna fa la sua parte.
Alcune di queste modalità sono poi disponibili anche giocando in single player, qui ovviamente con la magia nera disattivata perché non ci sarebbe nessuno a cui mandarla. Non è purtroppo possibile affrontare le 3 modalità di gioco classiche contro l'IA, ma con ben 50 test differenti e classifiche da scalare nelle varie modalità non mancano le cose da fare. In multiplayer è possibile scegliersi un proprio personaggio e un design per i blocchi, con alcuni DLC abbastanza economici a disposizione per ottenerne altri, ma la modifica è solo estetica e non ha impatti sul gameplay. Notiamo infine con piacere che Tricky Towers è interamente localizzato in italiano: i testi sono pochi e non c'è un vero e proprio tutorial, né tantomeno dialoghi, ma per quel poco che c'è da capire è comunque bene averlo nella nostra lingua.
Commenti