Recensione - Forced
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Già dal primo impatto, Forced ricorda palesemente una serie di giochi di ruolo d'azione, specialmente usciti per lo più su PC. Lo stile grafico, la visuale isometrica, il tema fantasy: tutto ricorda titoli come Diablo 3 o Torchlight, ma Forced è diverso nella sua natura. Si tratta sì di un RPG d’azione, ma è basato su una serie di arene da affrontare da soli o fino a 4 giocatori in cooperativa, dove si deve battere una serie di nemici sempre più potenti usando non solo la forza ma anche l'astuzia, poiché ci sono una serie di ostacoli ed enigmi da risolvere.L'aspetto della cooperazione è assolutamente fondamentale, e se siete sprovvisti di controller aggiuntivi o di un abbonamento Xbox Live Gold, sarete in guai seri: è un gioco difficile in compagnia ma che diventa davvero complicato da soli, poiché tutti i nemici si concentrano su quell'unico giocatore, che più che attaccare e usare magie non può fare: non c'è nemmeno la possibilità di schivare. A tal proposito, ogni giocatore può scegliere un'arma prima di ogni livello, la quale determinerà la classe del personaggio. C'è il Martello Vulcanico che trasforma il giocatore nel classico barbaro, capace di infliggere danni notevoli da distanze ravvicinate, curandosi poco di tattica e difesa. Troviamo poi l'Arco delle Tempeste, che crea un personaggio tattico e difensivo, mirato ad attacchi dalla distanza e come supporto ai propri compagni. La terza opzione è lo Scudo Gelato, che è una via di mezzo tra attacchi frontali e ravvicinati, con la possibilità di gelare e rallentare i nemici, fornendo anche in questo caso ottimo supporto ai compagni senza però rinunciare a danni notevoli. Infine troviamo gli intriganti Artigli dello Spirito, che sono dei pugnali utilizzabili a velocità molto elevate per poter concatenare combo devastanti, e creano un personaggio dotato di molta agilità, capace quindi di scappare da situazioni di pericolo.
Combinare con astuzia le classi è importante, perché diverse situazioni di gioco richiedono tattiche totalmente differenti. Nemici che circondano gli alleati, altri che sparano dalla distanza, trappole di ogni tipo che abitano i campi di battaglia - per ogni situazione c'è la classe ideale, ma anche la build ideale. Ebbene, completare i vari livelli e le loro (ancora più difficili) sfide opzionali fa guadagnare dei cristalli ai giocatori, che di fatto sostituiscono un sistema di livelli e di esperienza da guadagnare. Più aumenta il numero di obiettivi completati, e più personalizzazioni è possibile fare ai personaggi, destreggiandosi tra magie da aggiungere nonché abilità passive per potenziare il giocatore e portarlo verso svariati tipi di caratterizzazione. Una build molto interessante è possibile farla con gli Artigli dello Spirito per esempio, facendo in modo che pressoché ognuno dei velocissimi colpi inflitti sia più forte di quello precedente, creando quindi combo eccezionali capaci di fare danni sulla lunga distanza.
Ho accennato all'elemento puzzle, e qui entra in gioco Balfus, uno spirito guida controllabile da tutti i giocatori. Questo buffo personaggio (che di fatto altro non è che una sfera di luce parlante) può essere richiamato da qualunque giocatore, facendogli così attraversare l’arena a seconda di dove si trova e chi lo chiama. Le arene presentano determinati oggetti attivati proprio dal passaggio di Balfus, quindi chiamandolo nel punto giusto possiamo fargli attivare trappole, fonti curative ed elementi chiave degli enigmi mentre i combattenti sono alle prese con le ondate di mostri. Tra l'altro, parlando dei combattimenti, una particolarità di Forced è che questi non avvengono con un sistema di agganciamento dei bersagli come solitamente succede negli RPG d'azione su console, ma con la mira manuale che ricorda i twin stick shooter, ovvero con i movimenti del personaggio gestiti con l'analogico sinistro e la mira con quello destro.
La campagna è composta da 25 livelli di difficoltà crescente e la varietà di classi, la possibilità di ottenere gemme aggiuntive completando le sfide opzionali, nonché le classifiche globali rendono il tutto molto rigiocabile, ma non finisce qui. C'è anche la modalità Sopravvivenza dove i giocatori si ritrovano in arene simili a quelle viste nella storia, dovendo però sopravvivere più a lungo ed occupandosi anche di non superare un certo numero di nemici a schermo, pena la sconfitta anticipata. Anche questa modalità offre gemme ulteriori, contribuendo all’evoluzione dei personaggi.
Fortunatamente ogni singolo aspetto dal gioco può essere affrontato da soli e in cooperativa fino a 4 giocatori, sia in locale che online. Nel secondo caso c'è anche un pratico sistema di matchmaking, capace di trovarci giocatori da tutto il mondo in pochi secondi. Infine Forced è localizzato in italiano per quanto riguarda i testi e sottotitoli, anche se alcune cose sono un po' difficili da comprendere al meglio per via di traduzioni fin troppo letterali, ma nulla che vada a pesare sull'esperienza complessiva.
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