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Laserlife

Recensione - LaserlifeXbox One DigitalGame

Sulla scia di capolavori come Rez e Child of Eden, i ragazzi di Choice Provisions provano a proporci la loro visione di shooter sinestetico con Laserlife, un titolo che vuole ricordare ai giocatori cosa significa essere... umani. Scopriamo insieme con quali risultati.

Il Gioco

Rez e Child of Eden, entrambi ad opera di Tetsuya Mizuguchi, erano degli astrattissimi sparatutto tridimensionali dove all'interno di mondi improbabili ma affascinanti bisognava colpire ondate di entità nemiche a ritmo di musica: seguire il beat della colonna sonora rendeva i colpi più efficaci o ci permetteva di ottenere più punti. Laserlife parte dallo stesso concetto, ma invece di combattere si va a controllare due laser mappati sulle levette analogiche del controller, cercando di completare una serie di obiettivi alla ricerca del fine ultimo: collezionare i ricordi perduti di un astronauta morto nello spazio. E così inizia la campagna, suddivisa in tre sequenze di ricordi su quattro livelli ciascuna, ognuno dei quali è a sua volta suddiviso in quattro fasi.

La prima parte è senza dubbio la più complessa per quel che riguarda il lato gameplay. Bisogna muovere i laser all'interno del campo visivo, che va avanti a una velocità regolare in mezzo allo spazio profondo, circondati da pianeti, asteroidi, e strutture che sembrano aliene. In questa fase ci sono una serie di sfere di memorie perdute da raccogliere dirigendovi sopra i laser con i due stick analogici, premendo i grilletti al momento giusto per raccogliere le sfere e formare lunghe combo per moltiplicare il proprio punteggio. Il tutto avviene a ritmo di musica, e man mano che i livelli avanzano diventa anche più complicato raccogliere ogni ricordo disperso; se se ne perdono troppi si rischia di dover ripartire da capo. Nei livelli più avanzati incontriamo sfere di tipo diverso, ma la sostanza non cambia in quanto a giocabilità.

La fase due dei vari livelli semplifica i comandi, ma di fatto fa sbocciare il vero lato artistico dei programmatori. Il gameplay è simile alla fase precedente, ma stavolta dobbiamo far passare i laser attraverso dei dischi traslucidi fluttuanti, e man mano che si avanza nei livelli i mondi affrontati diventano sempre più surreali e visivamente spettacolari. Sempre a ritmo di musiche elettroniche ritmate, dobbiamo seguire il percorso fatto di dischi, questa volta circondato da sempre più ricordi che si vanno a materializzare. Giocattoli, scene di vita vissuta, oggetti a cui si legano ricordi particolari e molto altro, sembra quasi di vedere un sogno materializzarsi davanti ai nostri occhi. Anche qui si deve cercare di fare punteggi alti e cercare di sbagliare poco, altrimenti il fallimento è dietro l'angolo.

La terza fase è di fatto l'uscita dal percorso di recupero dei ricordi, e non è altro che un lungo tubo dove schivare ostacoli coi due laser. Questo mondo è visivamente semplice seppur rimanga astratto e colorato, ed è indispensabile far bene per cercare di mantenere il moltiplicatore alto dopo un auspicabile successo nella fase precedente. Questo perché dopo questa fase si finisce in un minigioco finale (la quarta ed ultima fase del livello) dove con la rotazione furiosa degli analogici si deve far materializzare l'oggetto chiave della sequenza di ricordi, qualunque esso sia, e se si riesce a mantenere il moltiplicatore alto è possibile ottenere punteggi impressionanti, utili a completare i vari livelli ottenenendo la valutazione più alta possibile (in stelle) nonché potendo confrontarci coi giocatori di tutto il mondo nelle classifiche.

Completare i 12 livelli presenti, per un totale di 48 fasi distinte, richiede ben poco tempo, meno di 2 ore; persino gli sviluppatori consigliano di giocare il titolo in un'unica seduta. In ogni caso, complici alcuni obiettivi piuttosto tosti, livelli avanzati complicati e la presenza di classifiche, rigiocare ai vari ricordi completati può risultare divertente e, vista l'atmosfera particolare del titolo, diventa assolutamente piacevole riaffrontare percorsi già finiti. Infine il titolo si basa molto sul racconto visivo, ma ci sono anche alcuni testi che sono fortunatamente localizzati in italiano, anche se alcune traduzioni sembrano fatte con Google.

Amore

Ricordi o sogni?

- L'aspetto audiovisivo è senza dubbio il piatto forte del titolo dei ragazzi Choice Provisions (ex Gaijin Games, gli stessi di Bit.Trip Runner), non a caso hanno già avuto esperienza con titoli "sinestetici" che uniscono azione e musica. Ma il mondo di Laserlife ricorda soprattutto il fin troppo poco apprezzato Child of Eden, con mondi colorati, affascinanti e musiche che mandano avanti i livelli a ritmi trascinanti. Le varie fasi di ogni livello, specialmente la seconda, vanno poi ad evocare elementi sempre più concreti dei ricordi perduti dell'astronauta in forma di materializzazioni di oggetti, scenari, fotografie, veicoli, il tutto in mezzo a un già particolarissimo ambiente spaziale. E' un'esperienza di gioco che risulta ipnotica da guardare, anche per chi non fosse un videogiocatore.

Gemma rara

- Rez prima e Child of Eden dopo, grazie a un gameplay immediato, atmosfere surreali e colonne sonore pazzesche, hanno fatto sognare i giocatori di tutto il mondo, pur non essendo stati giochi che hanno garantito vendite impressionanti. E' quindi una piacevole sorpresa scoprire che qualcuno abbia deciso di seguirne le tracce. Forse Laserlife non diventerà un cult come le opere di Mizuguchi, ma fa sempre piacere vedere qualcuno che ci prova e, siccome il gameplay è sufficientemente diverso per distinguersi, merita assolutamente di essere provato da chi è alla ricerca di titoli simili.

Odio

Pochezza

- Laserlife è un titolo affascinante in grado di catturare il giocatore per tutta la sua durata, che però purtroppo è limitata a meno di 2 ore. Se a questo aggiungiamo che tra la fase 1, la fase 3 e la fase 4 delle varie sequenze di ricordi sono pressoché identiche di volta in volta, in una durata già molto limitata si andranno a rivedere meccaniche, ambientazioni, colonne sonore e sfide fin troppo simili tra loro. Certo, è poi possibile sbizzarrirsi per cercare i punteggi più alti per le classifiche e sforzarsi per finire tutto al 100%, ma con un prezzo di lancio di 14,99 Euro (scontato a 13,49 per gli abbonati Gold per un periodo limitato) è inevitabile volere qualcosina in più.

Tiriamo le somme

Laserlife è, più che un videogioco, una vera esperienza: ambientazioni affascinanti e atmosfere sognanti ci accompagnano nello spazio profondo attraverso colori vibranti ed effetti speciali ipnotici. Il gameplay è semplice, quasi mai eccessivamente complicato e purtroppo di durata limitata, ma il titolo di Choice Provisions sembra essere il fratello dell'indimenticabile Child of Eden, e come tale è un tipo di gioco che piacerà soprattutto a chi cerca esperienze uniche con atmosfere da sogno.Per chi ama questo tipo di giochi, Laserlife può offrire grandi soddisfazioni ma il prezzo di lancio risulta un po' altino per le due orette di durata che offre.
7.8

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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