Recensione - Guns, Gore & Cannoli
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Guns, Gore & Cannoli già dal titolo fa capire di cosa si tratta: un gioco folle, violento, esagerato, ma allo stesso tempo ironico e che richiama i classici stereotipi italiani. E infatti il protagonista è Vinnie Cannoli, un mafioso che non può nascondere le sue origini italiane tra nome, look, accento e gestualità e che si ritrova in mezzo a una guerra su tanti fronti. In mezzo al tradimento di alcuni suoi uomini, nonché qualche uccellino che ha cantato un po' troppo, non solo dovrà scovare gli infedeli ma vedersela con unacittà stravolta da un'invasione zombie inspiegabile. E' con queste premesse che il nostro protagonista dovrà affrontare orde di nemici in un mondo di violenza, distruzione, terrore, con un'arsenale invidiabile e tecniche da vero gangster.Il titolo è un run and gun bidimensionale, praticamente un platform game con forti elementi di sparatorie e azione e meno di esplorazione e abilità nei salti - un po' come Contra o Metal Slug, per intenderci. Lo stile è unico e affascinante, con elementi stilizzati ma molto dettagliati tutti disegnati a mano, e animazioni fluide e ben fatte. Il colpo d'occhio è notevole, e pur senza sfoggiare effetti speciali particolari, la qualità dei disegni e dello stile generale è sufficiente a portare sulle spalle il gioco di Crazy Monkey Studios. Fortunatamente però non è tutto nel look, ma dietro allo stile c'è un gameplay decisamente valido.
Il protagonista è sempre presente nei vari filmati, pieni di stile gangster e citazioni a classici del cinema di stampo mafioso (la trilogia de Il Padrino su tutti), ma nel gioco è possibile variare tra vari personaggi. Innanzitutto perché tutta la campagna può essere giocata in cooperativa (locale) fino a 4 giocatori, potendo scegliere tra personaggi molto diversi tra loro. I livelli in questo caso sono fondamentalmente identici, anche se la difficoltà cambia in base al numero di giocatori. Ci si ritrova quindi ad esplorare vicoli, edifici, sotterranei, metropolitane e molto altro mentre bisogna vedersela con una gran quantità di nemici: mafiosi di clan opposti, zombie, ratti giganti, boss bizzarri. La varietà di situazioni ricorda molto l'ottimo Castle Crashers, anche se qui invece di dare le botte si spara. E si spara che è un piacere.
Visto che le sparatorie sono uno dei punti chiave del titolo, praticamente l'unica cosa che si fa a parte qualche minuscolo puzzle o parte di abilità, questa componente non poteva che essere curatissima. C'è una grandissima selezione di armi: da classiche pistole, mitra e fucili a pompa che ricordano le armi degli anni '20, a cose decisamente più insolite come un lanciafiamme o un'arma che spara elettricità. Le meccaniche in ogni caso sono ottime con una mira precisa e divertente, e con i nemici che reagiscono alla grande ai nostri colpi. Le diverse aree del corpo subiscono danni in maniera diversa, e vista la vena splatter del titolo, far saltare teste non solo è efficace ma anche dannatamente soddisfacente. Ma lo è anche bruciare i nemici o farli esplodere, con lo stile grafico del gioco che rende il tutto davvero molto suggestivo ma mai esagerato o inutilmente disgustoso.
Le 3 ore della campagna, grazie allo stile splendido, la ricreazione ideale di scenari e stili dei mafiosi anni '20 e le meccaniche divertenti, volano via che è un piacere, e con boss intriganti e scenari fantasiosi non ci si annoia mai, le novità sono sempre dietro l'angolo. Il tutto poi acquista ulteriore valore se giocato in compagnia di amici in cooperativa, che però sfortunatamente si riduce al solo gioco in locale. Lo stesso vale per la modalità competitiva, che mette i giocatori in arene non troppo diverse da quanto si vede negli Smash Bros, con però il gameplay trasformato nell'inferno di sparatorie ed esplosioni. E' certamente una modalità pensata successivamente e non è l'attrazione principale, ma fa piacere avere alternative. Il titolo è localizzato in italiano per quel che riguarda i testi, mentre i divertenti dialoghi sono solamente sottotitolati e rimangono in inglese.
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