Recensione - Lovers in a Dangerous Spacetime
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Lovers in a Dangerous Spacetime, oltre all'evidente citazione musicale del titolo, è pensato principalmente come un'esperienza cooperativa. Che siate in compagnia di qualcuno a voi caro o da soli (in tal caso accompagnati dall'IA), la collaborazione è tutto e non ci si può affidare alle abilità del singolo per avere successo. Il motivo è presto evidente: i due compagni di viaggio dovranno usare un'astronave a forma circolare in un enorme mondo bidimensionale, trovandosi a gestire ogni singola funzione del vascello. Movimento, quattro laser distinti, un raggio più potente, gli scudi, la mappa per orientarsi... i comandi (molto semplici ed intuitivi, tra l'altro) di ciascuna funzione si trovano in stanze separate, e più di due cose alla volta non è possibile usare, pertanto la collaborazione è fondamentale e se uno dei due fa male il suo lavoro, la distruzione della navicella è dietro l'angolo.La campagna porta l'astronave in giro per mondi coloratissimi e pieni di insidie, alla ricerca di simpatici coniglietti da salvare dalle grinfie dei cattivissimi mostri che odiano l'amore. Ogni livello è generato proceduralmente, pertanto nessuna partita è identica alle altre, e la vastità di ciascuna area è notevole. Le insidie possono essere di ogni tipo: terreni da evitare, pianeti minuscoli con tanto di orbita propria, asteroidi in movimento da schivare o distruggere, nonché nemici di ogni tipo, sempre più pericolosi e grossi man mano che il gioco va avanti. Ogni livello è inizialmente coperto dalla classica "nebbia di guerra" che abbiamo imparato a conoscere nei giochi di strategia, infatti queste aree sono coperte sulla mappa finché non vengono esplorate, e solo determinati power-up permettono di scoprire informazioni su queste zone prima di andarci di persona.
La strategia dietro l'utilizzo delle varie funzionalità della nave è al centro del titolo. Mentre un giocatore si occupa dei movimenti, l'altro dovrà per forza di cose occuparsi della difesa tramite scudo o utilizzando le armi a disposizione, ma nella frenesia dei livelli in costante evoluzione (con tanto di nuovi nemici che spawnano ed elementi in movimento) bisogna sempre essere scattanti per cambiare comandi. Nelle battaglie più frenetiche che fare, scappare freneticamente ma rischiando di farsi distruggere visto che se un giocatore guida, non potrà aiutare l'altro nella difesa? Oppure fermarsi e rischiare l'imboscata ma difendersi con due laser, o magari con la combinazione scudo e laser? E in quali direzioni sparare, considerando che i laser sono 4, uno per lato, e che oltre i 180 gradi non possono ruotare? Queste decisioni possono fare la differenza tra successo e fallimento, e la collaborazione piena tra i giocatori è fondamentale per non trovare costantemente il secondo.
Girovagando per i tanti ed enormi livelli è possibile anche raccogliere power-up di ogni tipo, ma quelli con più valore sono certamente i diamanti, capaci di aggiornare ciascun elemento della navicella. I diamanti hanno diversi poteri, e piazzandoli sui vari comandi della nave le loro rispettive controparti si evolvono: il laser può per esempio diventare un'arma ultraveloce a sparare ma lenta nei movimenti, o anche un'arma a ricerca di bersaglio. Il propulsore per muoversi può diventare più veloce o in grado di sparare colpi quando si aziona. Lo scudo può allargarsi o diventare più piccolo ma possedere la capacità di far rimbalzare i colpi contro i nemici che li hanno sparati. Essendo poi possibile combinare le gemme sui vari macchinari, le combinazioni per ciascuna parte della nave sono tante, e capire quali funzionano meglio in determinate situazioni è la chiave per una campagna fortunata. Andando avanti è anche possibile sbloccare personaggi e navicelle aggiuntive, nonché potenziare e modificare elementi di quelle esistenti, aggiungendo ulteriore longevità e varietà a un titolo che già ne ha parecchia.
La difficoltà sale di livello in livello (e alla fine di ciascun mondo si incontra un temibile boss), ma trovando un compagno all'altezza non risulterà mai eccessiva o frustrante, offrendo il giusto livello di sfida per stimolare la collaborazione efficace che risulta incredibilmente divertente e soddisfacente. Ma per chi fosse sprovvisto di un amico con cui giocare, benché sia un'esperienza consigliatissima, non c'è da disperarsi: qualora si decida di usufruire dell'aiutante IA (che di fatto è un animale domestico), si potrà ordinare a esso quali azioni eseguire, e grazie alla sua buonissima programmazione eseguirà perfettamente i compiti, senza mai andarsi ad incasinare o prendendo decisioni sbagliate. L'unico limite è che i movimenti della nave vanno obbligatoriamente gestiti dal giocatore, costringendolo ad occuparsi prevalentemente di questa attività mentre in una reale esperienza cooperativa ci si può alternare anche al volante.
Finire la campagna di Lovers in a Dangerous Spacetime non è un'impresa da poco per quel che riguarda la quantità di tempo richiesta, e visto che tra giocare in singolo e cooperativa c'è parecchia differenza, considerata la varietà di navicelle e di aggiornamenti nonché la vastità e varietà dei mondi generati casualmente, anche rigiocare livelli già completati risulta divertente e fresco, e la longevità potenziale del titolo è... stellare (perdonatemi la battuta). Con il giusto compagno per la cooperativa, il gioco di Asteroid Base può rubarvi dozzine di ore senza che ve ne rendiate conto, ed è quindi un peccato che il tutto si limiti al gioco locale, non offrendo la possibilità di giocare con amici virtuali in giro per il mondo. C'è però la localizzazione in italiano di tutti gli elementi di gioco, compresi i dialoghi. Lovers in a Dangerous Spacetime è disponibile su Xbox One al prezzo di lancio di 14,99 Euro.
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