Recensione - Beatbuddy: Tale of the Guardians
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
A primo impatto, a vedere Beatbuddy: Tale of the Guardians sembra di assistere a un nuovo capitolo della saga di Rayman. Come la fortunata saga di Ubisoft resuscitata negli ultimi anni, il titolo di Threaks offre una grafica bidimensionale che pare disegnata a mano, grazie a un lavoro artistico eccellente sia sui coloratissimi sprite che sulle loro animazioni, in questo caso ottenuto grazie al flessibilissimo engine Unity. E sono entrambi dei platform games, anche se nel gameplay c'è una differenza abbastanza fondamentale.Beatbuddy: Tale of the Guardians si svolge infatti sotto il mare, in mezzo all'acqua, pertanto le classiche meccaniche di corsa e salto sono sostituite dal nuoto (anche se fortunatamente non c'è da pensare all'ossigeno come nei giochi di Sonic The Hedgehog per esempio), e invece di doversi destreggiare tra piattaforme volanti bisognerà passare in mezzo a scogli, nemici, ostacoli di ogni tipo nonché risolvere enigmi e situazioni intricate, tutte a ritmo di musica. Non ci sono tante abilità, se non appunto il nuoto, degli attacchi corpo a corpo e degli scatti, più alcune variazioni sul gameplay di volta in volta (come l'introduzione di un veicolo).
Ebbene, come già il titolo del gioco può forse far capire, c'è un forte elemento musicale in Beatbuddy: Tale of the Guardians; c'è un'ottima colonna sonora che mischia musica classica ed elettronica (con tanto di colonna sonora acquistabile su Internet), ma non è solo una cosa per abbellire l'atmosfera, ma diventa una parte integrante del gameplay. Quasi tutti i nemici o meccanismi che andremo ad incontrare hanno infatti riferimenti a strumenti musicali, emettendo suoni e compiendo azioni a ritmo di musica. Ostacoli da schivare che seguono una batteria, nemici che si nascondo quando non c'è la loro musica preferita, parti in navicella dove il turbo lo si può usare soltanto a ritmo... è una feature davvero unica e stilosa che rende tutto il gioco un'esplorazione di idee musicali molto interessanti.
La trama non offre particolari spunti o colpi di scena, anche se offre diversi personaggi simpatici nonché delle lettere che si possono trovare in giro per i livelli, oltre a gemme per ottenere punteggi alti. La campagna, giocabile solamente in giocatore singolo, può richiedere sulle 5-6 ore, rigiocabile poi per alcune cose perse alla prima partita. Non ci sono modalità multiplayer, nè competitive nè cooperative, in compenso il titolo è localizzato in italiano per quel che riguarda i testi, mentre l'audio dei dialoghi rimane in inglese.
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