Recensione - Bloodstained: Ritual of the Night
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Bloodstained: Ritual of the Night segue le vicende di Miriam, una combattente alchimista che ha un potere invidiabile: la possibilità di assorbire dei frammenti di gemma dai mostri caduti per acquisire i loro poteri e le loro abilità. Questo potere è il risultato di esperimenti a cui è stata sottoposta e che l'hanno però privata di parte della sua umanità, ma che le permettono di combattere un'orda infernale che ha invaso il mondo capeggiata dall'alchemista Gebel, uno dei protagonisti del prequel Bloodstained: Curse of the Moon. La trama risulta essere abbastanza cliché e prevedibile, piena zeppa di situazioni di gioco che sembrano prese pari pari dai vecchi Castlevania, ma come molti di voi siamo qui per il classico gameplay di Castlevania, non per una trama troppo convolgente.La discreta grafica in 3D e la buona realizzazione dei personaggi discosta il titolo dai classici Castlevania in pixel art, ma dopo pochi secondi di gioco sembra davvero di giocare ad un vero sequel della serie Konami; muoviamo quindi i primi passi in questi castelli che si estendono in orizzontale e in verticale con demoni infernali da eliminare a colpi di spada, catene e pistole, schivando e parando i loro colpi mentre si esplora ogni angolo alla ricerca di tesori, equipaggiamenti e nuove armi.
MX Video - Bloodstained: Ritual of the Night
La struttura del castello iniziale e dei livelli successivi è decisamente nello stile più classico dei metroidvania, più precisamente dei Castlevania per l'appunto. Ci sono poche sezioni platform o enigmi da risolvere, il focus dell'esplorazione sta nell'attraversare ogni area (divisa da dei caricamenti come fossero dungeon) raccogliendo più cose possibile e cercando di non farsi eliminare dai demoni in circolazione. Cosa non semplicissima, considerando anche che questi si rigenerano ogni volta che il giocatore entra in una nuova stanza. In compenso, questa difficoltà aggiuntiva può essere sfruttata per raccogliere volta dopo volta le monete o gli oggetti lasciati dai nemici, ma anche per salire di livello essendoci una sorta di struttura a gioco di ruolo dietro al progresso.
C'è poi il potere della protagonista, cioè la capacità di assorbire delle schegge di gemme dai nemici che racchiudono i loro poteri, le loro abilità magiche, i loro attacchi. Il giocatore può così adottare gli attacchi più interessanti dei numerosi nemici incontrati, e raccogliendo sempre più frammenti è possibile potenziare tali abilità. Questo si può fare nell'apposito rifugio che funge da hub. Qui è possibile anche riempirsi di pozioni di salute, cucinare piatti squisiti che hanno effetti benefici, ma anche accettare missioni secondarie di ogni genere: ricerche di oggetti, trovare semi per piantagioni, uccidere determinati mostri opzionali e così via.
Menzione particolare va fatta al sistema di combattimento, che risulta decisamente più profondo degli standard del genere. Tantissime armi differenti con stili diversi permettono di adottare tante tattiche alternative, con i nemici del gioco che costringono la protagonista a mettere mano ad ogni tipo di potere e attacco. Importante anche saper usare al meglio schivate, parate, ma anche prendere dimestichezza con alcune mosse non meglio spiegate dal gioco come le scivolate verso il basso per colpire i nemici con un calcio abbastanza imprevedibile, utile per rompere le guardie nemiche visto che anche loro possono utilizzare diverse mosse e strategie evasive di volta in volta. Un sistema sorprendentemente complesso per il genere, anche se non stupirà molto i fan di Castlevania.
La campagna si aggira sulla durata dei classici Castlevania, ossia una decina di ore di base, con però tutti gli elementi aggiuntivi del caso, come le diverse difficoltà, una modalità boss run dove si affrontano tutti i boss in ordine finché si rimane in vita, nonché una variante speed run. Al lancio non è disponibile, ma una patch dovrebbe aggiungere a breve la cooperativa locale e online e c'è anche una buona localizzazione italiana per quel che riguarda i testi e i sottotitoli, anche se stranamente alcuni filmati sono rimasti con testi in inglese. Segnalo anche la presenza del supporto ad Xbox One X, sulla quale il gioco gira egregiamente in 4K.
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