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Recensione - Yooka-LayleeXbox OneGame

Non si sa se avremo mai un nuovo Banjo-Kazooie e di certo gli anni novanta non torneranno più, ma ogni tanto qualche tuffo nel passato non guasta. Ed a questo ci pensa Yooka-Laylee, il sequel spirituale dell'amatissimo titolo di Rare creato da uno studio zeppo di ex-dipendenti dell'etichetta inglese. Scopriamone insieme le qualità.

Il Gioco

Che abbiate giocato ai vari Banjo-Kazooie o meno, potreste conoscere il termine "collectathon". E' un sottogenere dei giochi platform dove invece di dover semplicemente passare attraverso percorsi pieni di insidie e trovare l'uscita, la struttura è molto aperta e si devono raccogliere tantissime cose sparse in giro per i livelli, sia per soddisfare missioni specifiche che semplicemente per far alzare i contatori dei collezionabili. E proprio Banjo-Kazooie, Yooka-Laylee (il cui titolo non a caso ricorda uno strumento musicale, suonando in inglese come "ukulele") presenta dei livelli praticamente open world con numerosi percorsi, segreti e collezionabili letteralmente in ogni angolo.

Non corriamo troppo però: che gioco è Yooka-Laylee? Anche qui, scomodare il paragone con Banjo-Kazooie è alquanto inevitabile: come nel titolo Rare infatti controlliamo un animale a piedi che porta in spalla un compagno volante. Si tratta del simpatico camaleonte Yooka e della sua amica pipistrello Laylee, che dovranno combinare al meglio le proprie abilità per superare ogni ostacolo. Come fosse un metroidvania infatti, il giocatore man mano sbloccherà nuove abilità dei due animaletti: Yooka per esempio può rotolare o usare la sua lingua per attaccare, appendersi ad appigli o addirittura assorbire lo "stato" di alcuni oggetti diventando ad esempio metallico o appiccicoso, mentre Laylee può svolazzare per attaccare i nemici dalla distanza o trasportare Yooka planando tra piattaforme distanti. Tutte queste abilità vengono ricevute in regalo o comprate dal serpente Trowzer presente in ogni mondo, soltanto uno dei tantissimi personaggi folli con cui faremo conoscenza nel corso dell'avventura.

Yooka-Laylee è diviso infatti in cinque mondi differenti che variano da una giungla con elementi tribali passando per il classico mondo ghiacciato e finendo anche in aree insolite come un casinò. Il tutto collegato da un hub centrale rappresentato dal castello del diabolico Capital B, il cattivone del gioco che vuole rubare tutti i libri del mondo. Ciò che traspare immediatamente in ogni area, compresa quella del castello, è la quantità di cose da fare. Troviamo sempre numerose strade, segreti a ogni angolo e miriadi di collezionabili, dalle piume che servono per comprare potenziamenti alle Pagie (ossia le pagine parlanti di un libro magico), utili per sbloccare nuovi mondi. Molto utili anche i tonici, che conferiscono un potere a scelta ai due protagonisti o che migliorano di poco qualche statistica, come per esempio l'utilizzo di energia o la quantità di salute. Sono ovviamente presenti anche molti nemici, che rappresentano per lo più piccoli ostacoli nel nostro percorso risultando - boss a parte - abbattibili in pochi colpi. Insomma, l'enfasi sta più null'esplorazione nonostante si combatta spesso.

MX Video - Yooka-Laylee

In ogni mondo, infatti, troviamo innumerevoli percorsi e aree da esplorare nonché personaggi bizzarri che ci assegnano strane missioni, come per esempio una gara dove sfidare una nuvola velocissima oppure la richiesta di liberare qualcuno intrappolato trovando oggetti specifici. Ma la libertà sta nelle mani del giocatore, che può affrontare queste sfide e l'esplorazione davvero come vuole di mondo in mondo. L'ostacolo maggiore potrebbe essere rappresentato dall'assenza di certe mosse: ad esempio nel mondo ghiacciato troverete un'area troppo fredda per proseguire, ma una volta acquisita l'abilità che vi permette di assorbire lo stato di altri oggetti, potrete assorbire il calore del fuoco per riscaldarvi e poter così procedere liberamente in quell'area. Pertanto, per quanto siate bravi collezionisti e fini osservatori, non aspettatevi di finire subito ogni mondo, un po' perché ci sono centinaia di cose da raccogliere tra piume, Pagie, spiriti nascosti e power-up, ma soprattutto perché il vostro campionario di abilità non basterà fin da subito.

Tornando alle Pagie, raccogliendo queste particolari pagine magiche possiamo non solo sbloccare i nuovi mondi raggiungibili dall'hub di gioco, ma anche espandere quelli esistenti aggiungendo così nuove aree opzionali ancora più difficili e indispensabili per chi vuole completare il gioco al 100%. Qui troverete alcune delle sfide più folli di tutto il gioco, come ad esempio un bizzarro boss a forma di portone o un'area che richiama il classico di Rare Knight Lore. In totale ci sono oltre mille cose da collezionare secondo la pratica tabella di marcia che ci indica a che punto siamo nelle raccolte, ma attenzione: esistono anche elementi non presenti nelle liste, quindi non pensate di aver raccolto ogni cosa quando le liste saranno complete!

Una delle cose che potrete trovare sono le monete di Rextro, un simpatico dinosauro chiaramente proveniente dall'era Nintendo 64: dopo averle raccolte possiamo consegnargliele per giocare ai suoi giochi arcade. Tra questi troviamo una sfida di kart, uno sparatutto su rotaie, una corsa dove evitare ostacoli e raccogliere piume e così via: ogni gioco è dotato di record da battere e tra l'altro è affrontabile sia da soli che in competizione fino a 4 giocatori in locale, andando così ad aumentare la già notevole longevità del titolo. Se infatti arrivare alla fine della storia può richiedere anche solo 6-8 ore se giocate di fretta e senza soffermarvi sulle raccolte, se puntate a completare ogni mondo al 100% potreste metterci dozzine di ore, perché non scherzo quando dico che praticamente in ogni angolo c'è qualcosa di nascosto.

Vale la pena menzionare anche la componente tecnica del gioco, perché Yooka-Laylee non si accontenta di offrire un'esperienza old school ma vuole fare le cose in grande. La grafica risulta molto pulita e curata, con i personaggi che per fluidità e cura dei dettagli ricordano addirittura alcuni film d'animazione in 3D. I mondi sono un po' meno impressionanti, ma prendono vita grazie a un utilizzo sapiente di tanti colori diversi e non sfigurano mai grazie alla presenza di tanti eventi ed elementi animati. Le musiche sono a loro volta molto curate e atmosferiche, ricordando molto il classico Banjo-Kazooie anche se con una realizzazione più moderna e complessa. Infine, capitolo localizzazione: Yooka-Laylee è tradotto egregiamente in italiano, con i giochi di parole ovviamente tradotti in maniera tale da aver senso nella nostra lingua. In pieno stile Nintendo old school, il parlato consiste semplicemente in una serie di versi e grugniti dei personaggi, quindi l'unico elemento da localizzare erano i testi.

Amore

Sei tu, Banjo?

- Sulla copertina si legge Yooka-Laylee, ma questo gioco è la cosa più vicina ai primi Banjo-Kazooie che si sia mai vista, anche più del terzo capitolo della serie, Nuts & Bolts. Lo stesso accoppiamento di un personaggio volante e uno terrestre, lo stile irriverente, la stessa simpatia contagiosa... si vede lontano un chilometro la mano degli ex-Rare, e fa davvero piacere che questo seguito spirituale abbia davvero toccato le corde giuste dopo tantissime promesse. Non era scontato, basti pensare al progetto Mighty No.9.

Platforming di qualità

- La nostalgia non è certo l'unico fattore che fa funzionare Yooka-Laylee, perché alla base c'è un platform game di livello straordinario basato su una telecamera molto reattiva e ben calibrata, comandi molto naturali e comodi, un campionario di mosse ben studiato, enigmi interessanti e mai frustranti, battaglie boss creative e variegate. Il tutto senza forzare la mano con troppe componenti che stravolgono il genere: sì, c'è qualche accenno di shooter e di racer, ma si tratta di piccolissime sezioni. Un platform game vero e di altissima qualità.

Segreti dappertutto

- Se vi limitate a seguire i percorsi primari troverete sì soddisfazioni, ma avrete scoperto solo la punta dell'iceberg che è Yooka-Laylee. Cercando più a fondo troverete una marea di percorsi secondari, collezionabili in ogni angolo, pertugi che nascondono sezioni platform complesse che portano ad ulteriori sorprese, aree apparentemente insuperabili che con l'astuzia (o con qualche mossa acquisita successivamente) diventano percorribili, personaggi da scovare che vi affideranno missioni inaspettate... insomma, guardatevi bene intorno, osservate ogni cosa e tenete la mente allenata, perché avrete oltre mille oggetti da raccogliere in giro per il gioco, e alcuni di questi sono nascosti incredibilmente bene!

Mondi creativi

- Non è che questi segreti siano nascosti semplicemente in un angolo buio o dietro a un albero: i mondi di gioco mostrano una creatività davvero sorprendente nei percorsi che dovrete affrontare. Oltre all'ABC dei platform games (piattaforme volanti, parti in acqua, ecc.) troverete enigmi dove bilanciare delle assi di legno, una gara di velocità in rotolamento, zone che ricalcano altri giochi, parti platform di alta precisione tra tubi, planate tra venti in ogni direzione e non parliamo di tutto il mondo ambientato in un casinò! Insomma, Yooka-Laylee è capace di sfruttare al meglio il proprio genere, facendovi affrontare sfide estremamente variegate e creative, e prima che la noia possa prendere il sopravvento imparerete già nuove mosse da mettere in pratica in aree totalmente diverse da quanto visto prima.

Umorismo autoreferenziale

- Non è più l'era del Nintendo 64, gli ex-sviluppatori di Rare lo sanno più di tutti visto che hanno visto la propria età d'oro in quel periodo e su quella console. Yooka-Laylee ha un umorismo azzeccatissimo che prende spunto da questa situazione. Ogni personaggio è perfettamente cosciente del fatto di essere in un videogioco old school, e le citazioni a questa cosa sono costanti e spesso esilaranti. Per non parlare delle stoccate che fanno nei confronti dei videogiochi moderni tutti seri e cupi. Non serve essere cresciuti con Banjo-Kazooie per capire questo umorismo, ma se conoscete i platformer 3D degli anni '90 troverete lo humor di Yooka-Laylee assolutamente irresistibile. In caso contrario ci sono comunque tante battute di qualità e di tematiche inattese che sapranno stupirvi.

Odio

Mi sono perso!

- Yooka-Laylee ha ben pochi difetti. Sì, c'è qualche occasionale calo di frame-rate quando vediamo per la prima volta alcune aree enormi e i menu sono un pochino lenti, ma nulla di grave. Se c'è però una cosa che sottolineo è che la vastità dei mondi può essere un'arma a doppio taglio. In ogni mondo ci sono numerosi missioni secondarie e percorsi alternativi, e a volte non è facile ricordare dove si è già stati e dove no. In questo non aiuta nemmeno la totale assenza di una mappa, e il fatto che spesso per trovare un nuovo mondo si debbano seguire percorsi un po' cervellotici. Insomma, non è difficile trovarsi nell'hub e chiedersi: ma dove diavolo dovevo andare precisamente?

Tiriamo le somme

Yooka-Laylee è senza dubbio il Banjo-Threeie che non abbiamo mai avuto. Gli ex-Rare Playtonic hanno creato qualcosa che non solo prende il meglio della storica saga, ma lo migliora in pressoché ogni possibile maniera con un look curatissimo ed accattivante, controlli rifiniti e vari, mondi enormi pieni di cose da fare ed un umorismo azzeccatissimo. E' impossibile rimanere impassibili davanti ad un gioco del genere: che siate degli inguaribili nostalgici o amate semplicemente i giochi di qualità Yooka-Laylee vi darà grandi soddisfazioni. E' senza dubbio uno dei migliori esponenti del genere platform dell'ultimo decennio: non avete scuse per non provare questo gioiellino!
9.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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