Recensione - Ultratron
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Come tantissimi videogiochi della prima ora, Ultratron non perde tempo a dare troppe istruzioni o un pretesto particolare per spazzare vie orde di nemici robot. Il giocatore viene immediatamente piazzato al centro dell'arena che ci accompagnerà per 40 livelli (e oltre, visto che dopo si viene catapultati in una modalità infinita), e ci si trova subito a dover abbattere nemici. Come gameplay si rifà ai più popolari twin-stick shooter (pensate a Geometry Wars), con tutti gli scontri che si svolgono in un'arena piccolissima ma allo stesso tempo piena zeppa di nemici, di proiettili e di power-up di ogni tipo - da frutta che dà punti bonus utili alla caccia ai record a potenziamenti per il nostro robot distruttore.I livelli sono suddivisi in 4 gruppi da 10, alla fine dei quali c'è un boss piuttosto resistente ai nostri colpi. I vari livelli richiedono circa 1-2 minuti ciascuno per essere completati, anche se di mezzo a volte si presentano sfide bonus dove al giocatore sono richieste variazioni sul gameplay classico, come per esempio lo schivare dei nemici senza sparare o colpire tutti prima che scompaiono. Abbattere i robot nemici genera anche monete da raccogliere, e questi soldi sono spendibili alla fine di ogni livello per potenziare in ogni modo il proprio robot: potenziandone i colpi, aumentando lo scudo, aggiungendo poteri aggiuntivi o comprando dei droni che ci aiuteranno a fare stragi. Si usano quindi bombe che spazzano via tutto, minuscoli robot che sparano al nostro fianco, schivate ad alta velocità e molto altro, con alcune funzioni specifiche che appaiono solo per un tempo limitato sull'arena e non sono normalmente acquistabili.
Il titolo presenta una sola modalità di gioco, basata come menzionato su 40 livelli, alla fine dei quali abbattere il boss finale fa finire il titolo come esperienza lineare. Questo può richiedere 1-2 ore per un giocatore di buon livello, ma per chi dovesse fare più fatica (dovendo peraltro ricominciare dai checkpoint piazzati ogni 10 livelli) il tutto può allungarsi vistosamente. Dopo comunque si viene trasportati nella modalità infinita, dove vengono riproposti nemici, power-up e boss già visti (questi ultimi però anche più di uno alla volta) con una difficoltà sempre crescente, utile per aumentare la longevità e favorire la caccia ai record.
I record ottenuti vengono quindi registrati nelle classifiche online globali dove possiamo sfidare amici e sconosciuti a chi sa fare più danno ai robot nemici. La campagna può essere affrontata anche in cooperativa con un amico in locale; vista la quantità di nemici, proiettili ed eventi sorprende poco la scelta di non includere una modalità online, che comunque non avrebbe guastato certamente per aumentare la longevità del titolo. La grafica è basilare e ricalca quasi interamente lo stile 8-bit dei videogiochi anni '80, anche se alcuni effetti speciali sono più moderni, creando un contrasto tra stile retro e modernità; questo contrasto emerge anche nelle musiche, tracce elettroniche al passo coi tempi. Ultratron è, infine, interamente localizzato in italiano, anche se i testi sono abbastanza pochi e il parlato non esiste.
Amore
La forza della semplicità
- Ultratron non è un titolo ambizioso, non ha una grafica da urlo, non propone chissà quali innovazioni e non inventa una trama epica per giustificare lo sterminio di migliaia di robot. Il gioco pensa solo alla cosa più importante: divertire. I comandi sono reattivi e precisi, il gameplay è frenetico e adrenalinico, la difficoltà è ben tarata e si fa presto a distinguere i vari elementi su schermo grazie a design semplici ma sufficientemente caratterizzati. Non cambierà la vita ai giocatori e non rimarrà nella storia come altri twin-stick shooter, ma Ultratron sa appassionare.Velocità!
- Se il movimento del robot del giocatore non è velocissimo di per sé, si ha comunque la sensazione di un gioco veloce e fluido (quasi) sempre. Non ci sono caricamenti, schermate che interrompono il gioco o lunghi momenti senza niente su schermo: si abbattono i nemici, si raccolgono le monete, si potenzia il proprio veicolo e un attimo dopo si è già di nuovo a sparare, dando un ottimo senso di continuità e non facendo perdere il ritmo al giocatore. L'assenza totale di caricamenti o intermezzi può sembrare una feature banale (tecnicamente parlando) per un gioco con una grafica vecchio stile, ma in Ultratron funziona davvero bene, tenendo il livello di adrenalina sempre alto e facendoci apprezzare proprio progresso veloce attraverso livelli brevi e caotici.Odio
Già fatto?
- La campagna del titolo si può completare in un'oretta se non si muore mai, qualcosina in più in caso contrario, dopodiché vengono riproposti gli stessi elementi all'infinito in una specie di modalità di sopravvivenza dove oltre ai 40 livelli base è possibile andare avanti fin dove si riesce con la difficoltà che aumenta poco a poco. A questo punto però non si vede alcuna novità di rilievo, persino i boss si riciclano e diventa difficile appassionarsi a lungo termine, salvo per chi è alla ricerca degli obiettivi o dei record. La possibilità di giocare in cooperativa aiuta, ma anch'essa è limitata al gioco locale e all'unica modalità già menzionata, pertanto Ultratron saprà offrire solo un paio d'ore di divertimento alla maggioranza dei giocatori.Tiriamo le somme
Ultratron è un twin-stick shooter dal netto gusto retro che presenta un gameplay semplicistico ma adrenalinico e divertente, grazie a una difficoltà bilanciata, una giocabilità precisa, un design funzionale e una velocità piacevole che lo rendono in grado di incollare il giocatore al pad per tutta la durata della campagna e oltre. La mancanza di varietà di situazioni e modalità, la cooperativa limitata al gioco locale e la generale brevità della campagna lo rendono un titolo che difficilmente manterrà l'interesse dei giocatori a lungo termine, ma per quel poco che offre Ultratron diverte parecchio, presentandosi come uno dei più piacevoli shmup o twin-stick shooter che le console di questa generazione abbiano da offrire. 7.7Recensione realizzata grazie al supporto di Curve Digital e Xbox.
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