Recensione - The Vanishing of Ethan Carter
Il Gioco
“Questo gioco è un’esperienza narrativa che non ti conduce per mano”. Così titola The Vanishing of Ethan Carter non appena facciamo partire il gioco. Ed effettivamente è vero: il tempo di un primo caricamento iniziale e ci si ritrova nell’anno 1973, sperduti in un rigoglioso boschetto alle porte della cittadina di Red Creek Valley, nei panni di Paul Prospero, investigatore privato e protagonista del gioco. Il detective Prospero non è un semplice investigatore, diciamo che è quel tipo di professionista che chiami solo per risolvere i casi davvero impossibili. Egli è infatti un investigatore del paranormale, e la sua specialità è far luce su decessi o sparizioni in circostanze misteriose. Paul è arrivato a Red Creek Valley incuriosito da una lettera scritta da un bambino dodicenne di nome Ethan Carter, in cui chiedeva il suo aiuto. Nella sua lettera Ethan diceva di essere in serio pericolo e che neppure la sua famiglia avrebbe potuto salvarlo.Neanche a dirlo, non appena Prospero supera i confini del bosco si accorge che Red Creek Valley, un tempo viva e laboriosa cittadina mineraria, è ormai praticamente deserta e priva di vita. Ma neppure la bellezza lussureggiante della natura incontaminata, né la maestosità dei panorami possono distrarre il detective dal suo dovere: grazie alle sue innate doti sensoriali riesce sempre a individuare indizi utili come macchie di sangue o magari appunti lasciati in giro, che lo conducono puntualmente all’efferato delitto di turno.
Il nostro compito, oltre esplorare le vastissime aree del gioco, è quello di raccogliere preziosi indizi che ci mettano sulle tracce del piccolo Ethan. Durante la nostra investigazione ci capiterà piuttosto spesso di imbatterci in cadaveri di persone legate al ragazzo scomparso; in quel caso dovremo ricostruire la dinamica degli omicidi setacciando la zona e collezionando tutte le prove ambientali sfruttando la nostra acuta percezione. Una volta rintracciati tutti gli indizi, questi si manifestano nell'ambiente come una serie di "istantanee fantasma" che ritraggono i vari momenti del delitto e che dobbiamo mettere nel corretto ordine cronologico. Una volta fatto questo, avremo accesso ad una scena d’intermezzo in cui potremo visionare la reale dinamica della morte e proseguire con l’investigazione.
MX Video - The Vanishing of Ethan Carter
The Vanishing of Ethan Carter verte sulla sparizione di Ethan e sui suoi appunti che troveremo in giro. Ethan è un ragazzo sveglio e nutre la sua incredibile fantasia scrivendo storie brevi prendendo spunto dalle vicende quotidiane dei suoi familiari, rendendoli protagonisti di avventure incredibili. Purtroppo il suo talento viene mal visto dalla sua famiglia che sembra non gradire affatto che Ethan se ne stia sempre da solo e con la testa tra le nuvole. Attraverso le indagini di Prospero, ben presto scopriremo che la famiglia Carter nasconde molto di più che un immotivato odio per i racconti del ragazzo, e che la pace e la tranquillità che circondano la desolata Red Creek Valley è soltanto una facciata che nasconde oscuri segreti inconfessabili, legati ad un’entità maligna che opera attraverso gli esseri umani.
The Vanishing of Ethan Carter ci conquista fin da subito con un comparto tecnico superlativo, composto da stacchi visivi fotorealistici che lasciano letteralmente a bocca aperta. Camminare all’interno delle vastissime aree rurali di gioco e assaporarne i suoni e i colori è un’esperienza unica, avvalorata da un accompagnamento musicale emozionante. Tutto questo rende alla grande su Xbox One X: il rendering in 4K (disponibili anche le opzioni 1440p e 1080p) dà vita a scene davvero mozzafiato, con un frame-rate sempre piuttosto solido che oscilla tra i 30 e i 60 fps a seconda della complessità delle scene (ma nelle opzioni è possibile fissarlo a 30 per chi preferisce un'esperienza più stabile). Sulla One base invece l'immagine non risulta altrettanto definita e si fanno sentire molti cali di frame-rate che rendono la fluidità più incostante. Anche sulla console base comunque il gioco è un gran bel vedere, ed in generale The Vanishing of Ethan Carter è artisticamente un vero gioiello, con un’interfaccia di gioco priva di qualsiasi indicatore su schermo, fatta eccezione per gli elementi con i quali possiamo interagire, e una bellezza evocativa di paesaggi e strutture fatiscenti che cede il passo più di una volta all’inquietudine. Paesaggi che, peraltro, possiamo anche esplorare liberamente nella "modalità libera" del gioco, esclusiva di questa edizione Xbox, che ci immerge negli scenari rimuovendo qualsiasi traccia di delitti e permettendoci di passeggiare al semplice fine di goderci gli scenari.
Il gioco si appoggia ad una scrittura basata principalmente su esplorazione ed enigmi essenziale ma molto efficace, che saprà tenervi incollati al pad per tutte le 4-5 ore di durata del gioco. Vi segnalo infine che il gioco è interamente tradotto in italiano per quanto riguarda sottotitoli e testi (compresi quelli dei molti documenti presenti negli scenari), mentre il doppiaggio rimane in inglese.
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