Recensione - Crimsonland
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Crimsonland non bada certo troppo alle presentazioni. Scordatevi premesse, trame, spiegazioni, lunghi tutorial o chissà cosa: si è subito al centro dell'azione e non ci sono momenti di pausa dall'inizio alla fine. Il protagonista, un generico soldato dal grilletto facile (e fino a 3 suoi amici, se si decidesse di usufruire della cooperativa locale), si ritrova livello dopo livello nella lunga campagna in arene rettangolari con visuale dall'alto, alle prese con lunghe serie di nemici da abbattere. Zombi, ragni mutanti, robot, lucertoloni, avversari invisibili e molto altro ancora, tutto per non far lasciare un minimo di respiro al giocatore.Il gameplay è piuttosto semplice, si tratta di un twin-stick shooter abbastanza standard in apparenza: con l'analogico sinistro si muove il personaggio, con quello destro si può mirare a 360 gradi e col grilletto si spara. Nessuna mossa speciale o abilità da supereroe: il focus è sulle armi. E quante ce ne sono! 30 strumenti mortali che partono dalla classica pistola (che accompagna i giocatori nelle prime fasi di quasi tutti i livelli), passando per fucili a pompa, mitra, lanciarazzi, laser e molto altro ancora. Tutto viene raccolto in giro per il livello, e per ottenere un'arma più potente spesso ci si deve lanciare nella mischia dei tantissimi mostri che invadono lo schermo.
Ad aiutare in queste scorpacciate ci sono anche i power-up, che similmente alle armi appaiono dopo un determinato numero di vittime. Questi variano dalla ricarica di salute al fuoco rapido, passando per letali palle di fuoco letali a scudi impenetrabili per riprendere il fiato per qualche secondo. Ancora più particolare è il sistema di perk, che nella campagna è opzionale (mentre è parte integrante della modalità Survival di cui parlerò a breve) ma offre varianti davvero uniche al gioco. Ottenute dopo una certa quantià di punti esperienza guadagnati, queste ben 55 modifiche al gameplay possono proporre potenziamenti o giochi d'azzardo al giocatore, spesso con pro e contro che stravolgono la giocabilità. Vita persa per resistenza aumentata, scelta casuale tra morte immediata e bonus di punti, radioattività letale per i nemici ma anche per il giocatore... questi mutatori sanno stravolgere ogni partita e aggiungere un piacevole pizzico di rischio a ogni decisione.
La lunga campagna presenta ben 60 livelli di difficoltà crescente con 30 armi e 55 perk da sbloccare. Questi perk poi servono nelle modalità aggiuntive del gioco, anch'esse sbloccabili durante la storia, che mettono i giocatori al centro di sfide dove competere con le classifiche globali. Sfide di sopravvivenza di ogni tipo: dal più classico Survival che unisce tutti gli elementi del gioco base per creare una sfida a chi resiste più a lungo, a varianti strambe come Nukefism dove si usano solo power-up e niente armi, o Weapon Picker dove le munizioni limitatissime costringono il giocatore a cambiare arma costantemente con ferri trovati in giro.
La lunga campagna su 3 difficoltà diverse, le tante modalità aggiuntive, le classifiche, la marea di contenuti sbloccabili (alcuni nascosti pure) garantiscono una longevità davvero notevole al titolo, persino maggiore della già ampia versione originale uscita nel 2003. Il titolo è interamente in lingua inglese, ma come spesso accade con titoli di questo tipo, la trama è inesistente e i testi a video pure, quindi la poca comprensione della lingua non mina assolutamente l'esperienza.
Amore
Corri e spara
- Crimsonland non bada certo alle chiacchiere. Niente trama, niente scuse, niente perdite di tempo. I giocatori sono chiamati ad ammazzare orde sempre più grandi di mostri pericolosissimi, lasciandosi dietro una lunga scia di sangue e distruzione. Il gameplay da classico twin stick shooter è preciso e divertente, e l'IA che è fatta in modo da accerchiare sempre il giocatore invece di seguirlo alla cieca rende la sfida sempre piuttosto elevata e soddisfacente - ancor di più se giocato insieme a degli amici.Sarà una lunga serata
- Se siete alla ricerca di un gioco duraturo, con Crimsonland certamente fate tombola. Una lunga campagna di 60 livelli su 3 difficoltà crescenti, e 6 modalità aggiuntive con tanto di classifiche. La possibilità di giocare fino a 4 giocatori insieme. 55 perk, 30 armi, tantissimi nemici diversi... finire tutto non è un gioco da ragazzi, e per chi trova divertimento nelle precise meccaniche del titolo di Reflexive Entertainment, può averne per un bel po' con Crimsonland.Odio
Un po' di noia
- E' certamente ammirevole proporre dozzine di ore di contenuti, ma diventa tutto piuttosto noioso a lungo andare se il gameplay non si evolve mai. I perk e le armi cambiano le strategie di volta in volta, così come può evolversi la partita in base al tipo di nemico incontrato, ma ciò non toglie che si corre e spara e null'altro, un concetto che può risultare ripetitivo dopo poche ore.Online, dove sei?
- Una pecca comune dei titoli indie è la mancanza del multiplayer in rete, e Crimsonland purtroppo non fa eccezione. Giocare in compagnia dei propri amici e resistere insieme a ondate sempre più pericolose di mostri è sicuramente la parte più interessante del titolo di Reflexive, ed è un vero peccato che il tutto si limiti alla cooperativa locale. Poter sfidare persone online avrebbe certamente aumentato non poco il valore del gioco.Tiriamo le somme
Crimsonland è un un classico twin-stick shooter semplice e sanguinolento, aggiornato nel corso degli anni e approdato finalmente anche su Xbox One in tutto il suo splendore. La giocabilità semplice e precisa, la straordinaria abbondanza di contenuti e l'aspetto multiplayer lo rendono uno dei giochi migliori del suo genere sulla console di Microsoft, anche se è penalizzato da un'eccessiva ripetitività, dalla mancanza del gioco online e dall'aspetto grafico non eccelso. Chi è alla ricerca di un po' di sana violenza bidimensionale può comunque trovare in Crimsonland un validissimo acquisto, specie se dotato di amici disposti a giocarci in locale. 7.4Recensione realizzata grazie al supporto di 10tons e Xbox.
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