Recensione - Mighty No.9
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
La cut-scene iniziale di Mighty No.9 è, francamente, quasi comica, ma è volutamente retrò: un torneo riunisce 9 formidabili combattenti robotici in lotte fantastiche trasmesse in tutto il mondo, ma qualcosa va storto e il "piccolo" Mighty No.9 dovrà andare a salvare gli altri otto colleghi di battaglia, corrotti da un misterioso malfunzionamento che ha intaccato tutti i robot in circolazione (a parte lui). Per farlo dovrà affrontare orde di nemici robotici minori per arrivare alle battaglie finali contro i suoi amici e rivali, il tutto in un classico platform game di stampo action che ricorda prevedibilmente Mega Man, ma in 2.5D, ossia con grafica tridimensionale e gameplay a scorrimento laterale.Non a caso il protagonista assomiglia non poco al leggendario Mega Man, dal quale eredita anche l'attacco, delle sfere laser sparabili unicamente in orizzontale a una velocità piuttosto lenta. Un attacco efficace capace di eliminare i nemici, ma i giocatori abili lo useranno appena appena per danneggiarli, poiché dopo qualche colpo cambiano colore. Ed è in questo momento che bisogna mettere in atto la nuovissima funzione scatto, che permette a Mighty No.9 di andare avanti diversi metri anche in volo distruggendo in un colpo solo i nemici indeboliti invece di continuare a sparargli per diversi secondi. Questa funzione è utilissima anche per permettere al giocatore di superare salti ampi e velocizzare il passaggio attraverso alcune aree piene di nemici o trappole, o anche solo per schivare gli attacchi.
MX Video - Mighty No.9
La velocità conta, perché alla fine di ogni livello ci viene presentata anche una valutazione che ricorda molto titoli di precisione come Devil May Cry o Touhou; uno degli elementi fondamentali che influiscono su tale valutazione sta nel sistema combo, che premia il giocatore in caso di eliminazioni rapide ed efficaci senza sprechi di proiettili. Giocando lentamente si ottiene inevitabilmente un voto più basso, ma si è meno esposti al colpi nemici ed è possibile trovare salute o vite aggiuntive. Già perché il successore spirituale di Mega Man non poteva non avere un sistema di vite, ma c'è anche una consistente barra della salute che ha bisogno di molti colpi subiti per essere svuotata, a meno di incontrare trappole o circostanze che uccidono con un colpo solo come i burroni o gli edifici che crollano. Ci sono anche power-up che aumentano potenza o velocità, ottenibili solitamente grazie alle combo.
Il gioco presenta 12 livelli in ambientazioni molto diverse tra loro, affrontabili in un ordine quasi totalmente personalizzabile. Non manca nulla: una raffineria caldissima, un livello subacqueo, uno aereo su dei grattacieli, e così via, presentando sempre trappole e nemici specifici per le diverse aree. Prevedibilmente, ogni livello presenta un boss finale, ognuno coi propri pattern di attacchi pericolosi e con la propria barra della vita, e anche loro solitamente sono da abbattere combinando spari e scatti per "confermare" i danni. Non è solo per batterli e completare i livelli, ma sconfiggendoli è possibile ottenere i loro poteri, utilizzabili poi per delle breve trasformazioni negli altri livelli, aggiungendo tantissime opzioni tattiche anche a livelli già affrontati per poter ottenere valutazioni migliori.
Non finisce però qui, perché oltre alla ricerca dei voti più alti e dei punteggi più estremi, ci sono anche delle sfide nella modalità EX che si sblocca dopo il primo livello, dove in ambientazioni virtuali è possibile affrontare delle prove a tempo e di abilità. Nemici insolitamente numerosi, salti precisissimi, tutto solitamente entro limiti di tempo piuttosto bassi... la prova definitiva per i giocatori più abili, insomma. Addirittura dopo aver completato la campagna si sblocca anche una modalità cooperativa locale; insolita la scelta di non rendere disponibile questa variante da subito, anche perché come spesso accade, risulta molto più spassoso giocare con un amico che da soli. Infine, da menzionare che Mighty No.9 è localizzato in italiano per quello che riguarda i testi e sottotitoli, mentre l'audio rimane in inglese.
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