Recensione - Cloudberry Kingdom
Il Gioco
Sviluppato da Pwnee Studio, Cloudberry Kingdom ha avuto la fortuna, per stessa ammissione dei due creatori, di incrociare il cammino di Ubisoft. Il colosso francese, apprezzando l’idea alla base del gioco, ha deciso quindi di portarlo su console. Quale idea, direte voi? La casualità. Attraverso un algoritmo in sviluppo da più di un anno, Cloudberry Kingdom è in grado di generare gli elementi dei livelli in modo sempre diverso. Non solo: i livelli non sono del tutto casuali ma tagliati sulle abilità dei giocatori come un vestito di fine sartoria. Bob, il protagonista del gioco, deve attraversare circa 500 (cinquecento!) livelli per poter andare a salvare la sua principessa, signorina di reale famiglia che lo ritiene un completo incapace e si guarda bene dal ricambiare la passione romantica che spinge il nostro avatar a rischiare la vita nei modi più assurdi possibili.Questa, di fatto, è la descrizione della “campagna”, una delle tre modalità presenti nel gioco. Le altre due permettono di impostare moltissimi parametri per poter affrontare dei livelli su misura in grado di mettere alla prova anche i veterani di titoli come VVVVVV e Super Meat Boy. Le due modalità differiscono, sostanzialmente, per l’approccio iniziale. Se una permette di scegliere quali ostacoli inserire con maggior frequenza e quali togliere perché poco simpatici, l’altra è una semplice escalation di sadismo ludico che porta il giocatore verso vette in cui i riflessi umani dovrebbero andare a braccetto con il senso di ragno di Peter Parker.
Oltre a tutto questo, Pwnee Studio ha deciso di rendere variabile anche il personaggio con cui si gioca. Bob, oltre a poter essere personalizzato in aspetti come la capigliatura, il colore del mantello e del vestito, sarà vittima di alcune variazioni di gioco create per aumentare ulteriormente la difficoltà. In campagna, così come nelle modalità libere, mi sono trovato a controllare un personaggio rimpicciolito e alleggerito, uno armato di jetpack, addirittura uno legato ad una ruota di pietra che non poteva fare altro che rotolare e saltare. Tutte queste variazioni, quando non sono imposte (come in campagna) possono essere scelte liberamente per... masochismo? Nell’insieme superano la decina.
Come ciliegina sulla torta c’è l’elemento social. Avete superato un livello particolarmente ostico e volete vedere se i vostri amici ci riescono? Basta salvarlo e inviarlo. I malcapitati potranno così giocare quello stello livello, mettendo “in pausa” la generazione casuale delle stanze. Un modo come un altro per vendicarsi di qualche sgarro.
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