Recensione - Pro Cast Sports Fishing
Passione
Va detto subito: il gioco non è adatto a chi non ha la passione per la pesca e quindi poco propenso alle attese e alle finezze necessarie per godere al meglio di questo gioco. Appena inserito nella XBOX la prima brutta sorpresa è la totale assenza di quello che è forse il biglietto da visita per un gioco: la presentazione.
Al suo posto una visuale di uno dei luoghi di pesca che scorre sullo schermo: un cattivissimo biglietto di presentazione per chi, come me, è abituato a roboanti filmati.
Superato il trauma passiamo prima alla scelta del profilo giocatore da utilizzare con la possibilità di poterne caricare uno precedentemente salvato oppure farne di completamente nuovi: è possibile scegliere, per lo meno all'inizio del gioco, una serie di personaggi potendo variare sesso, tipo, provenienza, etc.
Al termine di questa prima fase è il momento di affrontare la selezione della modalità di gioco che è possibile come arcade, simulation e free fishing. Nella prima si partecipa ad una gara contro il tempo in cui è determinante il peso del pesce che si riesce a pescare in un tempo limite prefissato.
Nella seconda modalità di gioco, a mio giudizio la più divertente, è una simulazione vera e propria in cui è possibile, come prima cosa, acquistare alcuni strumenti utili per la pesca.
Con l'acquisizione di crediti si potrà acquistare di volta in volta l'attrezzatura migliore per completare il corredo del perfetto pescatore migliorando le possibilità di una pesca abbondante e variegata.
Infine, dulcis in fundo, se qualcuno vuole rilassarsi c'è la modalità free fishing in cui è possibile rilassarsi godendosi il panorama e la natura (??) anche se comodamente seduti sulla poltrona di casa. Non c'è l'assillo del tempo, nel del pesce da pescare ma semplicemente la voglia di starsene lì, sulla barchetta, nel bel mezzo di un posto incantato a tentare di fare fesso qualche pesciolino.
Grafica, sonoro e gameplay
Sicuramente da un titolo CAPCOM ci si aspetterebbe molto di più! Al contrario il titolo si presenta carente sotto tutti e tre i punti di vista senza rinunciare a qualche punto di eccellenza che tradisce la sua origine nobile. Gli ambienti sono asetticamente perfetti senza quelle "imperfezioni" che si aggiungono per fare un'immagine fotorealistica: non c'è vento, movimento dell'acqua, riflessi particolari sullo specchio d'acqua che facciano sollazzare i nostri occhi. I personaggi sono inoltre renderizzati con pochissimi poligoni e senza spunti particolari che possano elevarli in qualche modo da quella piatta esercitazione che rappresentano. Persino effetti che in altri giochi hanno raggiunto livelli di eccellenze assoluti (ad esempio la pioggia in MotoGP2) qui non compaiono se non come un surrogato stile Playstation. Il sonoro è grande in quanto silenzioso: "solo il silenzio è grande tutto il resto è debolezza" scriveva qualche colto di secoli passati. In confronto il fruscio di Ghost Recon è opera di Lucas; certo che però sarebbe stato alquanto appropriato in questo gioco così come il movimento delle foglie. Peccato!
Il gameplay è sicuramente rilassante: lunghe pause con azioni ripetitive (lancio dell'esca) che si susseguono senza fretta (nel caso di freefishing) con una tecnica da affinare per ingannare qualche simpatico pesciolone che, attirato dal movimento frenetico della nostra esca, si faccia venire un po' d'appetito e tenti di mangiare il nostro virtuale pesce finto.
Prendere all'amo i pesci è sicuramente cosa difficile e che rispecchia la tipica situazione di pesca in cui, nell'attimo in cui sei distratto, l'esca si muove e devi essere prontissimo alla manovra che incastra il povero esemplare della fauna ittica. Forse questo è uno dei punti meglio riusciti del gioco in cui realmente ci si sente coinvolti in una "pescata" in quanto ogni piccolo ritardo, movimento errato, fretta possono farci scappare l'esemplare che con il suo peso avrebbe arricchito il nostro carniere.
I comandi non sono difficili anche se la lettura delle poche pagine del manuale (in inglese) sicuramente aiutano (per chi parla e legge correttamente la lingua) a comprendere le tecniche migliori per non tornare a casa a mani vuote.
Conclusioni
Fare un giudizio è sicuramente complicato per chi, come me, non è un appassionato di questo sport umidiccio. Probabilmente un appassionato si riconosce nelle modalità di gioco e può sentirsi coinvolto: per tutti gli altri rimane il retrogusto amarognolo di aver sognato un bel gioco che sfrutta le potenzialità della Xbox trovandosi, al contrario, una cosa da veri appassionati che sono disposti a perdonare tutto in modo da poter continuare a pescare anche dal 12° piano della loro noiosa casa in una grande città. Certo che il Live avrebbe giovato tantissimo a questo gioco: pensate alla possibilità di poter chiacchierare amabilmente mentre si pesca, divertendosi con gli sfottò da rivolgere agli amici quando il piccolo ittico li fa fessi. Peccato, veramente. In conclusione una cosa da veri appassionati.
Ringraziamo Gamesurf per la collaborazione. 4.4
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