Sonic Forces - provato alla Gamescom
La prima modalità provata vede protagonista Modern Sonic ed è quella già ampiamente mostrata in passato in vari eventi e trailer: il porcospino blu corre in un’area cittadina in 3D raccogliendo gli anelli, il boost per la corsa e uccidendo i vari mostri disseminati qua e là. Durante lo scorrimento del livello, rapidissimo e senza alcun calo di frames (a occhio parliamo di 60 fps granitici) la visuale passa un paio di volte da 2D a 3D, una trovata che in termini di gameplay mi è piaciuta molto. Per muoversi nell’area di gioco si utilizzano i due analogici, mentre con un sistema di aggancio automatico e la pressione multipla di un tasto, si possono attaccare e uccidere i nemici.
La seconda modalità mi ha messo nei panni di Classic Sonic, in una piccola boss fight contro il Dr. Eggman strutturata nella parte iniziale come la prima boss fight di Sonic sul vecchio Game Gear. Questo scorcio di gameplay molto breve non mi ha permesso più di tanto di capire veramente la bontà della modalità stessa. All’apparenza questa parte del gioco è completamente in 2D, anche se potrei dire 2.5D visto che comunque le ambientazioni hanno una loro minima profondità.
MX Video - Sonic Forces
Le ultime due modalità, in un certo qual modo collegate fra loro e che costituiscono la vera novità di questa presentazione, erano l’Avatar Stage e il Tag-Team Stage. In Sonic Forces sarà possibile creare un proprio avatar con un certo livello di customizzazione. Il personaggio sarà personalizzabile con sette diversi tipi di animali: Porcospino, Cane, Gatto, Lupo, Coniglio, Orso o Uccello, a cui sarà possibile applicare un’ulteriore personalizzazione riguardante l’aspetto, che non è stata però approfondita durante questo incontro. Nella demo che ho provato erano presenti tre diversi avatar selezionabili e già pronti all’uso.
La visuale della modalità Avatar Stage è completamente in 2D alla stregua di quella di Classic Sonic. Un’altra novità presentata in questo frangente è costituita da alcune armi speciali che possono essere equipaggiate dall’avatar, chiamate Wispons. Le Wispons si ricaricano raccogliendo durante il gioco degli appositi contenitori di diversi colori. Ogni contenitore ricarica solo il tipo di arma dello stesso colore. Nella demo che ho provato erano presenti tre tipi di Wispons, di tre colori diversi, ognuno associato a un diverso personaggio: giallo, rosso e blu. L’arma gialla ad esempio è legata all’elettricità e fulmina i nemici, l’arma blu imprigiona i nemici in cubi rendendo più semplice ucciderli e trasformandoli in anelli blu che rimpinguano la scorta, mentre l’arma rossa è basata sul fuoco ed è una specie di lanciafiamme. Non è stato specificato invece il numero complessivo di colori che saranno disponibili nella versione finale del gioco.
La modalità Tag-Team invece mi ha messo nei panni di due eroi da utilizzare contemporaneamente: un eroe classico e uno degli avatar che ho utilizzato anche nella modalità precedente. I due eroi devono interagire e combinare i loro poteri e abilità per superare alcune situazioni che altrimenti non potrebbero superare, inoltre possono sbloccare il super-boost, una modalità iper-veloce in cui è possibile uccidere i nemici semplicemente correndogli addosso. In questa modalità è possibile switchare fra i due eroi a seconda della situazione.
Tirando le somme, sono rimasto estremamente colpito da quanto ho potuto vedere in questa mezz’ora che SEGA mi ha concesso. Il gioco è molto bello nel complesso, divertente, veloce e incarna alla perfezione lo spirito di tutti i giochi di Sonic del passato. La grafica è molto ben curata: la palette di colori risulta più “oscura” nella parte del Sonic moderno, più colorata nella parte del Classic Sonic. Sono rimasto inoltre particolarmente impressionato dalla colonna sonora, che mi è sembrata azzeccatissima e in alcuni frangenti addirittura esaltante, come ad esempio ascoltando il tema scelto durante l’attivazione del super-boost nella modalità tag-team. Per ora il gioco dunque è ampiamente promosso, nell’attesa di saperne di più sui vari aspetti che non sono ancora stati approfonditi, come ad esempio il comparto narrativo.
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