Recensione - Dragon's Dogma: Dark Arisen
di
mommox
P
Il Gioco
Dragon's Dogma: Dark Arisen giunge nei negozi un anno dopo la sua release del gioco originale, proponendoci oltre a tutti i contenuti iniziali, un nuovo dungeon dalle tinte “dark”, nuovi contenuti e insidiose sfide per giocatori di alto livello. In questa sede non mi dilungherò sulle caratteristiche del gioco base, ampiamente approfondite nella nostra recensione, affrontando direttamente le novità di questa nuova edizione del gioco.In realtà la storia che ci condurrà sull'isola di Nerabisso non è altro che un pretesto per farci esplorare le varie stanze del nuovo imponente dungeon alla ricerca dei suoi tesori e delle mostruosità in esso contenute; nonostante qualche interessante risvolto narrativo, in gran parte da scoprire grazie ad alcune misteriose incisioni recuperabili durante l'esplorazione, il punto focale dell'intera esperienza restano gli scontri con i quanto mai insidiosi nemici, nuove e pericolose creature che daranno filo da torcere anche a coloro che avranno già completato sia la main quest che l'end game del Dragon's Dogma originale (a tal proposito è possibile caricare direttamente un salvataggio del precedente titolo, nel caso se ne possieda uno) aggiungendo svariate ore di gioco alla già fenomenale longevità del titolo.
Infatti l'intera esperienza di gioco, nonostante sia accessibile sin dalle prime battute direttamente dal villaggio di Cassardis, è stata studiata appositamente per personaggi di livello 50 o più e, anche in questo caso, è richiesta una certa esperienza nella gestione delle proprie Pedine, delle abilità e del proprio equipaggiamento. Parlando di questi ultimi due fattori, Dark Arisen ci propone delle interessanti novità: oltre a una nuova serie di armi e armature a nostra disposizione, possiamo ottenere delle pergamene in grado di migliorare le abilità in nostro possesso o di aggiungerne di nuove, prima non presenti nel titolo originale.
Per ottenere tutto ciò dovremo “purificare” determinati oggetti rinvenuti nel dungeon in cambio di Cristalli della Faglia (maggiore sarà il livello dell'oggetto da purificare, maggiore sarà il costo) che verranno anche utilizzati per attivare alcuni oggetti speciali nel dungeon stesso, come bracieri in grado di danneggiare i nostri nemici o Pietre della Faglia ridotte in macerie. In merito ai combattimenti non ci sarà sicuramente di che annoiarsi: oltre ai normali nemici e ai vari boss inseriti in punti strategici, avremo a che fare con nemici “casuali” attratti dai cadaveri delle creature che uccideremo. Il più insidioso di questi è sicuramente la Morte in persona, capace di uccidere le nostre pedine con un colpo solo e dotata di una spaventosa quantità di salute. Va detto in ogni caso che, anche se alcune zone del dungeon potrebbero sembrare quasi “troppo” difficili, dense di nemici in grado di spazzarci via alla prima distrazione, in realtà può bastare un minimo di tattica per aggirare senza troppe difficoltà quasi ogni ostacolo.
La longevità dell'espansione varia molto a seconda del livello con il quale si decide di affrontare il dungeon: nel mio caso ci sono volute circa sei ore per giungere all'ultimo temibile boss, ma grazie ad alcuni espedienti studiati dai programmatori il numero di ore può salire notevolmente, garantendo anche una discreta rigiocabilità.
Una nota va fatta anche su quelle che sono le modifiche apportate all'esperienza di gioco originale, ora arricchita grazie a nuove quest, un più facile accesso alle Pietre del Trasporto (ora acquistabili a prezzi modici da alcuni NPC) e ai Telecristalli in modo da sveltire gli spostamenti nelle lande di Gransys, una nuova serie di modifiche estetiche per i nostri personaggi e diversi set di armi e armature prima disponibili solo tramite DLC. Troviamo anche l'Easy Mode, per i giocatori meno esperti e la modalità Speedrun, entrambe introdotte tramite aggiornamenti scaricabili dopo l'uscita del primo gioco. L'intera esperienza di gioco ci viene proposta su un doppio DVD contenendo il gioco originale, l'espansione, un pacchetto di texture in HD (che in realtà servono solo a portare alla normalità le texture “downgradate” del primo DVD) e i file audio in Giapponese per la lingua.
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