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Dust: An Elysian Tail

Recensione - Dust: An Elysian TailXbox 360 DigitalGame

Vedersi pubblicata la propria creatura è il sogno di ogni videogiocatore programmatore, e con il tool XNA Microsoft ha dato la possibilità a molte persone di programmare e vedere pubblicato il proprio lavoro nella sezione Indie del canale Xbox Live. Ma la storia di Dean Dodrill e del suo Dust: An Elysian Tail è ancora più incredibile: uscito vincente dal concorso Dream.Build.Play svoltosi tre anni fa, il designer statunitense ha ottenuto un contratto di distribuzione dalla stessa Microsoft che lo ha voluto inserire nel suo catalogo Xbox Live Arcade. Fiutata la grande qualità del lavoro e le ottime potenzialità del prodotto, Microsoft ha lanciato Dust: An Elysian Tail come titolo di chiusura del Summer of Arcade 2012. Scopriamo se hanno avuto buon fiuto.

Il Gioco

Il mondo di Falana è sull’orlo del disastro e della distruzione a causa di una violenta guerra tra diverse razze. Le splendide vallate, i laghi, i fiumi e le montagne rischiano di scomparire assieme ai pochi civili ancora in vita. Nei panni del pallido e misterioso Dust siamo chiamati a capire il perché di tutto vagando per splendidi livelli interamente disegnati a mano; la trama è assolutamente offuscata in quanto il nostro alter ego digitale si sveglia privo di memoria, lo scopo è quindi quello di andare alla ricerca di posti che possano rievocargli ricordi e di qualcuno che lo possa riconoscere. Compagni di avventure di Dust sono una ancor più misteriosa antica spada parlante, Ahrah, e la sua custode Fidget, una loquace quanto strana creatura volante che si rivelerà un grandissimo alleato di Dust, soprattutto in fase di attacco. Terminato il breve tutorial, scopriamo quindi come le meccaniche di gioco di Dust: An Elysian Tail si basano sulle fondamenta molto solide dei platform action 2D del passato, condendo il tutto con quella spruzzata di RPG che non guasta mai. Proprio grazie alle sue influenze da RPG sono stato felice di giocare un Live Arcade finalmente profondo, semplice nella sua struttura ma rigiocabile ed assolutamente non breve.

Durante le nostre avventure siamo chiamati a sterminare migliaia di mostri in puro stile hack'n'slash menando fendenti di Ahrah, attivando i poteri speciali di Fidget e legando il tutto con la rotazione della spada. Questa, se preceduta da un attacco di Fidget, scatenerà vere e proprie tempeste in grado di farci fare migliaia di combo. I nemici caduti lasciano sempre denaro, vari oggetti, pozioni di salute ed interessanti progetti da sviluppare utilissimi per la nostra avventura. Sparsi per i livelli infatti troviamo dei mercanti ansiosi di fare affari con noi ed utili quando siamo in cerca di oggetti per sviluppare i nostri progetti: quando vendiamo un oggetto sconosciuto ad un mercante, infatti, questo si impegnerà a procurarsene di uguali sbloccandolo di fatto tra gli acquistabili. In questo modo, trovato un oggetto buono per un progetto che ne prevede di più, vendendolo ad un mercante lo renderemo disponibile tra i suoi articoli da comprare.

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La crescita del personaggio è sviluppata secondo i canoni più classici del genere, che si possono riassumere in poche ma semplici parole: più uccisioni uguale a più punti esperienza. Quando la barra sotto all’energia si riempie, sbloccheremo una gemma del potere che potrà essere utilizzata per potenziare il nostro personaggio. Fattori come energia totale e punti vita, la forza, la difesa o la forza degli attacchi di Fidget vedranno una crescita smisurata - nel caso di quest’ultima, spettacolare - nel corso dell’avventura. Ottima anche la scelta che prevede il potenziamento vero e proprio di Dust: sparsi per i livelli troveremo utili fonti in grado di far apprendere delle capacità al nostro personaggio come la scivolata, le altre ve le lascio scoprire. Giocando, intuirete subito di cosa potrebbe trattarsi perché già nella prima fase vi renderete conto di come una sezione sia visibile ma non raggiungibile.

Sparsi qua e la nei livelli troviamo poi alcuni personaggi che attiveranno delle sotto-missioni interessanti, divertenti ed impegnative. Molte di queste infatti prevedono la consegna di oggetti che per essere trovati vanno cercati con perizia e dopo aver fatto evolvere Dust. Se volete finire per bene Dust: An Elysian Tail, preparatevi a tornare più di una volta nei luoghi già visitati, il che non è mai spiacevole vista la qualità visiva.

Amore

Tecnicamente eccezionale

- Onestamente dopo averlo finito ancora non ci credo. Una sola persona ha programmato tutto ed ha disegnato personaggi, fondali ed effetti speciali con un tool che dovrebbe essere sì molto funzionale, ma solo discreto (ma potenzialmente eccezionale, da quel che ho visto). Questa generazione ha visto dei titoli in 2D pazzeschi, basta ricordare Rayman Origins, ma Dust: An Elysian Tail non ha avuto centinaia di persone e fondi virtualmente infiniti di supporto. La tempesta di neve nei livelli avanzati è visivamente emozionante mentre riflessi, design, tavolozza cromatica e tinte pastello hanno risvegliato in me i ricordi del meraviglioso Astal, platform per Sega Saturn poco conosciuto e rovinato solo dalla sua facilità e breve durata. Quasi fosse un ringraziamento a Sega, in Dust: An Elysian Tail abbiamo la co-protagonista volante Fidget mentre Astal aveva il suo pappagallo. Di contorno e discretamente realizzate, le scene a cartone animato durante i dialoghi in perfetto stile RPG di stampo giapponese vecchia scuola. Da segnalare la buona prestazione del motore di gioco che, anche nelle situazioni più affollate, non mostra mai segni di cedimento.

Grande longevità

- Quando parliamo di Live Arcade la prima cosa che andiamo a vedere è la sua durata complessiva. A volte bocciamo giochi acquistabili con pochi spiccioli che durano quattro ore per poi acquistare titoli su DVD a prezzo pieno che ne durano cinque. La filosofia “light” degli Arcade ha però permesso fin troppo spesso a molte case di fare uscire dei lavori veramente al limite della decenza, giochi troppo semplici terminabili anche in due ore o, nei casi davvero estremi, cinquanta minuti. Grazie alle sue varie componenti da RPG però, Dust: An Elysian Tail esce a testa alta dallo scontro con il 90% dei Live Arcade finora rilasciati con i suoi cinque atti, la rigiocabilità altissima e tre livelli di difficoltà. Al primo giro ho impiegato la bellezza di 14 ore per portarlo a termine; devo dire che spesso mi sono fermato a rigiocare i livelli per far progredire il mio Dust fino ad un fiero livello 45, ho scoperto un buon 80% dei tesori sparsi e svolto quasi tutte le sotto-missioni, ma sono convinto che un giocatore “mordi e fuggi” ad un livello di difficoltà medio non ne impiegherà meno di 10. Il che, vista la natura indie adattata al Live Arcade, ha del miracoloso.

Bella trama e musiche d’atmosfera

- Se c’è una cosa che mi è piaciuta molto, è la trama. Come detto, all’inizio Dust è completamente privo di memoria e la voglia di scoprire tutto del suo passato ci obbliga a giocare, giocare ed ancora giocare. Personalmente sono rimasto incollato almeno 6 ore il primo giorno, affascinato dalle splendide ambientazioni ed invogliato dalla trama che si lascia lentamente. Aggiungete il fatto che Ahrah conosce il nostro passato ma ce lo svelerà piano piano e capirete come questo Dust: An Elysian Tail potrebbe avere le potenzialità per conquistarvi. Di contorno troviamo una composizione musicale (fatta da un team esterno) decisamente sopra la media. Melodie, archi e sezioni di piano seppur corte ed a rischio ripetitività sono tutte molto adatte con picchi altissimi. Gli effetti sonori sono buoni e le voci ben fatte, un buonissimo lavoro che fa da degno contorno alla realizzazione tecnica.

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Odio

Potenzialmente ripetitivo

- Sia chiaro, a me Dust: An Elysian Tail non ha annoiato nemmeno per un secondo. Ho avuto però conferma che qualcuno magari non amante degli hack'n'slash e RPG potrebbe trovare un po’ ripetitiva la parte del livellamento del personaggio. Quella in cui, tanto per capirci, per avere un personaggio forte bisogna ripetere delle sezioni per guadagnare punti esperienza extra. Francamente mi sento di dire che il bello è proprio questo, ripercorrere livelli già precedentemente visitati e scoprire nuovi passaggi grazie alle nuove capacità acquisite, o tornare da quei nemici che in precedenza ci avevano fatto usare tonnellate di cure per distruggerli con un colpo solo. Io sono convinto di una cosa: ad ognuno il suo genere e fortunato chi ne ha parecchi.

Tiriamo le somme

Anche ora, dopo averlo finito e dopo aver scritto questa recensione, fatico a pensare che Dust: An Elysian Tail non sia altro che un semplice gioco indie realizzato da un singolo individuo. Per realizzazione tecnica, giocabilità, profondità di gioco e level design, questo Live Arcade fa impallidire il 95% dei suoi colleghi e parecchi cugini usciti nei negozi, sviluppati da case con fondi molto più vasti. Una vera sorpresa per me che ho comunque seguito questo gioco dai trailer, ed un vero colpo di bravura della casa di Redmond che ha intuito da tempo le potenzialità di questo progetto. Cara Microsoft, ora però metti sotto contratto Dean Dodrill perché hai trovato un vero genio.
9.0

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L'autore

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Nasce nel 1979, dopo qualche mese vede Galaxian e da allora è amore per i vg. Da quando negli anni 80 il fratello maggiore acquista un Commodore 64, ha comprato praticamente tutti i videogiochi e le console che poteva permettersi e che ancora conserva gelosamente. Nel 2005 conosce Neural proponendosi come recensore, e da lì in poi oltre ad una collaborazione è nata una grande amicizia.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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