Recensione - FIFA 13
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
L’ascesa che la serie calcistica di EA ha avuto in questi anni è innegabilmente sotto gli occhi di tutti, ed il team capitanato da David Rutter è riuscito anche quest’anno nella difficilissima impresa di apportare ulteriori migliore ad un impianto di gioco già godibile e profondo. Prima di addentrarci nelle modalità di gioco è giusto parlare di alcuni nuove feature delle quali vi avevamo già raccontato nei nostri precedenti hands-on. A primeggiare, in termini di importanza, sul comparto ludico è sicuramente il First Touch Control, un sistema di stop che rende più imprevedibile il controllo del pallone, azzerando quella fastidiosa sensazione di stop perfetto che indistintamente tutti i giocatori erano in grado di realizzare in passato. Questa novità si collega al nuovo sistema di dribbling, che permette ai giocatori di potersi muovere in maniera ancor più libera nel momento in cui puntano l’uomo, dando al giocatore la possibilità di effettuare numeri e giochetti con il corpo sempre rivolto verso la porta. Oltre alle individualità, a migliorare è anche il gioco di squadra. Rutter e il suo team hanno speso tantissimo tempo a bilanciare e rendere più realistici i movimenti dei giocatori senza palla controllati dall’intelligenza artificiale. Nel corso della mia prova ho constatato con estremo piacere come effettivamente i terzini si sovrappongano al centrocampista, i giocatori chiedano l’uno due e gli attaccanti cerchino lo spazio per infilarsi nelle trame difensive avversarie. Inoltre il rinnovato Impact Engine 2.0 apporta ulteriore fisicità ai giocatori in campo, bilanciando così le due forze difensiva e offensiva.Tutte queste novità rendono ovviamente il gioco più fluido, ma aumenta in maniera tangibile la velocità dell’azione rispetto ai passati capitoli. Intendiamoci, questo non è assolutamente un fattore negativo, ma una semplice constatazione su un elemento di gioco che funziona perfettamente ma in maniera differente rispetto al passato.
Queste feature sono sperimentabili in tantissime modalità di gioco sia per singolo giocatore che in multi. Partiamo ovviamente dalla classica partita amichevole, che quest’anno offre il valore aggiunto del Match Day. In pratica, come già avveniva in passato, i campionati più importanti saranno aggiornati alla giornata precedente sia in fatto di formazione in campo che di condizione dei giocatori. Pato è infortunato nel Milan? oltre ad essere fuori rosa, avrà il valore globale leggermente abbassato; è solo un esempio delle possibilità offerte da questo elemento. Ovviamente, pur essendo totalmente gratuita, questa caratteristica potrà essere disattivata in qualsiasi momento da parte del giocatore.
Per gli amanti della panchina invece si potrà giocare come sempre la stagione sia da allenatore che da giocatore. Nel primo caso le novità sono parecchie, a partire dalla possibilità di allenare oltre che il club anche una nazionale, assumendosi così l’onere e l’onore di un doppio impegno da allenatore. Nel corso delle soste dovremo quindi selezionare, mettere in campo e far vincere la nostra compagine con lo scopo finale di arrivare alla coppa del mondo e vincerla. Le novità coinvolgono anche la parte dei trasferimenti con la possibilità finalmente di inserire contropartite tecniche nelle operazioni, chiedere informazioni sull’acquisto e proporre prestiti con diritti di riscatto. Inoltre la presenza di un DG ci aiuterà a capire se l’operazione che stiamo conducendo è valida o meno.
Sotto l’aspetto del giocatore invece le novità sono più legate al campo. Oltre ai classici obiettivi ne sono stati inseriti di nuovi che si devono portare a termine nell’arco di tre/quattro partite. A questo bisogna aggiungere la possibilità di chiedere un prestito, di essere sostituiti se ci troviamo fuori forma o non rendiamo sul campo e, nel caso scegliessimo di giocare in un club blasonato, la possibilità di essere spediti a giocare in un team minore per farci le ossa. Infine è giusto citare i nuovissimi mini-giochi che oltre ad inserire gradualmente il giocatore nelle meccaniche del titolo ci permettono anche di passare meglio il tempo tra un caricamento e l'altro.
Ad essere rinnovata è anche la componente online che oltre a vantare le classiche stagioni - ora posizionate in un'apposita sezione del menu principale - può contare sulla totale rivisitazione della modalità più giocata: l’Ultimate Team. Oltre ad una nuova grafica, questa modalità vede l’introduzione delle stagioni online, della possibilità di sfidare la squadra della settimana e di una nuova gestione, decisamente più snella, delle rose. Una vera manna per tutti gli appassionati delle “carte dei calciatori”. Dopo i problemi avuti lo scorso anno, anche la modalità Pro Club è stata in parte rivista e bilanciata. Oltre ad ottimizzazioni sul net-code, anche in questo caso l’inserimento delle stagioni darà stimoli ai nuovi club.
Oltre alle modalità di gioco gli sviluppatori hanno poi inserito un interessante mercatino chiamato EAS FC, in cui i crediti guadagnati in gioco potranno essere spesi per comprare divise storiche - purtroppo assenti per l’Italia -, power-up per le diverse modalità, scarpini e palloni nuovi.
Sotto l’aspetto estetico il motore grafico è il medesimo degli anni passati. A migliorare (in parte) è invece la componente televisiva, con l’introduzione dell’allenatore, della panchina che si scalda, degli operatori televisivi e tutto il personale presente durante una partita di calcio. Anche la telecronaca, per quanto lontana dagli standard inglesi, può contare su nuovi commenti e nuovi dialoghi tra Bergomi e Caressa appoggiati quest’anno da una terza voce, Matteo Barzaghi, che simula l’inviato dietro le panchine. Inoltre, tenendo attivo il Match Day, i commenti sulla squadra cercheranno di simulare il reale andamento in campionato.
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