Recensione - XCOM: Enemy Unknown
Il Gioco
Anno 2015: sulla Terra tutto procede come al solito quando una minaccia imprevista si palesa nei cieli: in tutto il mondo appaiono astronavi aliene che gettano la popolazione nel caos ed aumentano il livello di terrore globale. Non sembra però trattarsi di una vera invasione visto che, quando non precipitano per qualche avaria o in seguito allo scontro con i caccia terrestri, le astronavi aliene sembrano maggiormente interessate a rapire esseri umani e portarli chissà dove. Tutti i paesi del mondo creano allora il Consiglio delle Nazioni, un'alleanza di portata globale che punta a mettere in comune fondi e risorse per fronteggiare la nuova minaccia: alle dirette dipendenze del Consiglio troviamo l'XCOM, un'organizzazione scientifica e militare il cui scopo è indagare sulla presenza aliena, fronteggiarla sul campo e studiarla per capire da dove vengano gli alieni e quali siano i loro scopi, oltre a cercare un modo per ricacciarli definitivamente nello spazio profondo.In XCOM: Enemy Unknown il giocatore assume il ruolo di comandate dell'XCOM con l'obiettivo di fronteggiare la nuova minaccia; il titolo presenta due volti, manageriale da un lato e strategico dall'altro. All'inizio del gioco veniamo messi a capo della base XCOM, mostrata a schermo come sezione laterale di una struttura sotterranea; da qui possiamo accedere alle varie attività di ricerca, sviluppo, economiche e di operazioni sul campo. Al centro troviamo la la Sala di Controllo, vero cuore pulsante della base e dominata da una enorme rappresentazione del globo: qui possiamo attendere la segnalazione di avvistamenti alieni mandando in avanti veloce il trascorrere del tempo e, una volta ricevuta una segnalazione di atterraggio, schianto o rapimento, abbiamo la possibilità di inviare un team di intervento. Sulla mappa ci vengono segnalati anche avvistamenti di ufo in volo, contro i quali possiamo inviare i nostri caccia intercettori dopo aver però valutato se hanno buone chance di uscirne vincitori: alcuni ufo sono infatti estremamente coriacei e potranno essere affrontati solo dopo aver scoperto e sviluppato le armi adatte da montare sui nostri mezzi. E proprio al fine di sviluppare nuove tecnologie, due aree della base si rivelano d'importanza vitale: il laboratorio di Ricerca e l'Officina. Al primo possiamo affidare lo studio di tutte le tecnologie aliene reperite durante le missioni, così come l'autopsia dei cadaveri alieni e addirittura l'interrogazione di esemplari catturati vivi: si tratta di tutte attività che ci daranno accesso a preziosi progetti per la realizzazione di nuove strutture della base oppure di armi e armature più potenti. Qui entra quindi in gioco l'Officina, che si occupa di realizzare le tecnologie studiate dal reparto di ricerca o anche di ampliare la base facendo scavi sotterranei e aggiungendo nuove strutture come generatori d'energia, antenne per il controllo dei satelliti spia, laboratori aggiuntivi e così via. Ovviamente tutte le attività di ricerca e produzione necessitano di materie prime e personale: nel primo caso si tratta spesso di materiali alieni recuperati durante le missioni sul campo, mentre il personale è rappresentato da scienziati ed ingegneri la cui quantità influenza il tempo necessario per portare avanti una ricerca o produrre un dato progetto: più ne avremo e meno ci vorrà per svolgere tali attività, ed è possibile aumentarne il numero ottenendoli come ricompensa dalle missioni svolte in aiuto delle nazioni del Consiglio.
Prima di passare a parlare dell'azione vera e propria, un'ultima menzione la merita la Sala Strategica, ulteriore area in cui troviamo una mappa geopolitica del mondo con l'elenco di tutte le nazioni del Consiglio: per ognuna di queste viene visualizzato il livello di panico attuale, indicante quanto la popolazione è terrorizzata dagli attacchi alieni. Si tratta di un indicatore molto importante che dobbiamo sempre tenere sotto controllo, perché qualora un paese dovesse raggiungere il livello massimo, abbandonerebbe il Consiglio e ci troveremmo con un finanziatore in meno. Per tenere basso il livello di panico delle nazioni è quindi essenziale effettuare con successo le missioni sui loro territori ed anche tenere sotto controllo l'attività aliena lanciando satelliti geostazionari su ogni paese; questo è però estremamente impegnativo dal punto di vista economico e potrà essere fatto solo dopo aver costruito antenne di controllo e racimolato i fondi necessari. In quest'area è inoltre possibile vendere tutto il materiale riportato dalle missioni e di cui non abbiamo bisogno: cadaveri alieni, parti di tecnologia, materiali rari serviranno tutti a rimpinguare le nostre casse per finanziare così ricerca e produzione.
Il cuore pulsante del gioco sono ovviamente le missioni a terra: ogni volta che decidiamo di intraprendere una missione dobbiamo prima selezionare il team di soldati da inviare, equipaggiandoli adeguatamente e scegliendoli tra diverse classi disponibili come assaltatore, cecchino, armi pesanti e supporto, dopo di che siamo pronti per l'azione. La squadra viene rilasciata da un trasporto aereo al margine dell'area interessata, della quale riusciamo a vedere - nella tipica visuale isometrica dall'alto - solo quello che è alla portata di visuale dei nostri uomini: dobbiamo quindi iniziare a spostarli facendoli avanzare ed esplorando la mappa un po' alla volta. Ogni unità ha a disposizione due azioni: un movimento a corto raggio seguito poi da una seconda azione che può essere sparare ad un nemico in vista,mettersi in guardia, lanciare una granata, curare un compagno ferito e così via, a seconda dell'equipaggiamento e delle abilità del soldato. E' possibile anche effettuare spostamenti più lunghi, detti scatti, i quali però non ci lasciano poi alla fine dell'azione la possibilità di dare ulteriori comandi. Ogni volta che decidiamo di attaccare un nemico, un riquadro informativo ci mostra la probabilità di colpirlo e quella di assestargli un colpo critico: questo dipende dall'arma che utilizziamo e dalla sua portata rispetto alla distanza del bersaglio, oltre che al riparo di quest'ultimo ed altri fattori. Una volta confermato l'attacco, la CPU tira un dado virtuale per verificare se il colpo è andato a segno e sottrae il danno dell'arma alla quantità di salute del nemico, tendo conto anche del tipo di corazza indossata.
Gli scenari sono ricchi di ripari dietro i quali nascondersi per non essere troppo esposti al fuoco nemico, che sono però in gran parte dei casi distruggibili - a volte anche esplosivi, come le auto parcheggiate - e quindi dureranno poco in uno scontro a fuoco; ogni ambiente è inoltre dotato sia di ambienti al chiuso, come locali pubblici, magazzini o gli stessi ufo atterrati o schiantatisi, che di aree sopraelevate come tetti di edifici e balconate, utili per tenere d'occhio la situazione dall'alto o magari aggirare gruppi di alieni sottostanti. L'azione si svolge a turni: dopo che abbiamo impartito tutti i comandi tocca agli alieni, i cui movimenti ovviamente non vediamo a meno che non siano a portata di visuale, e così via, fino al completo annientamento di una delle due parti che determinerà la fine della missione. Una volta tornati alla base, i soldati che hanno avuto i risultati migliori vengono promossi e possiamo sbloccar loro nuove abilità in base alla classe di appartenenza; quelli morti vengono ovviamente dismessi mentre i feriti vengono messi a riposo per un certo numero di giorni in base alla gravità delle ferite e non potranno essere utilizzati prima che tale tempo sia trascorso. Per questo motivo avremo sempre a disposizione un buon numero di reclute da ruotare e far crescere insieme agli altri, così che anche se avremo subito perdite o infortuni disporremo sempre di qualcuno da mandare in missione.
Degna di nota anche la presenza di un comparto multiplayer uno contro uno sia sul Live che in locale: qui possiamo creare una nostra squadra scegliendo le unità sia tra soldati umani che tra i vari tipi di alieni, equipaggiandole a nostro piacimento, o quasi. Ogni unità, arma ed accessorio, ha infatti un costo che va ad accumularsi in un punteggio totale: le partite hanno un limite di 7.500, 10.000 o 20.000 punti, per cui il bilanciamento tra i due giocatori è garantito dall'obbligo di rispettare tale tetto massimo un po' come accade nei giochi strategici da tavolo: se scegliamo soldati umani possiamo magari metterne tre o quattro, mentre scegliendo un alieno estremamente potente è possibile che non ci rimanga poi spazio per altro. Ogni tipo di unità ha poi caratteristiche uniche sia per quanto riguarda la quantità di movimento che le abilità di attacco/difesa, per cui vanno scelte accuratamente in base alla tattica che si vuole adottare. Gli scontri si svolgono a turni esattamente come nel single-player, con i giocatori chiamati a muovere le proprie unità entro un tempo limite, fisso per default a 2 minuti ma modificabile in caso di partita personalizzata non classificata.
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