Recensione - Dead Rising 3
Il Gioco
10 anni dopo l'invasione zombi di Fortune City, il governo americano ha deciso di rimuovere dal mercato lo Zombrex, il medicinale che va assunto ogni 24 ore per evitare l'infezione, sostituendolo con dei chip che somministrano automaticamente il prodotto ma che permettono anche di controllare la posizione dei cittadini via GPS. Questo non sembra sia servito a granché: la cittadina californiana di Los Perdidos viene improvvisamente - e per cause ignote - invasa da orde di zombi che scatenano il caos nella città uccidendone quasi tutti gli abitanti. L'esercito chiude quindi tutte le vie d'accesso per impedire all'orda di fuoriuscire, bloccando anche all'interno i pochi sopravvissuti. Tra questi troviamo Nick Ramos, un meccanico del garage Wrench O'Rama che insieme al suo boss Rhonda e altri sopravvissuti cercherà di fuggire rimettendo in sesto un vecchio aeroplano. Un mistero ben più importante incombe però su Nick: qual è il significato del numero che ha tatuato sul collo sin da piccolo, quando fu trovato orfano dei genitori? E perché l'esercito sembra accanirsi sulla popolazione invece di volerla salvare?In Dead Rising 3 vestiamo quindi i panni di Nick nella sua avventura alla ricerca di una via di fuga da Los Perdidos: si tratta di una corsa contro il tempo, visto che l'esercito ha annunciato la nuclearizzazione della cittadina entro 6 giorni. Il gioco ci vede così spostarci da una parte all'altra di Los Perdidos, la cui mappa è costituita da quattro quartieri interconnessi da sezioni d'autostrada, per recuperare pezzi necessari a riparare l'aereo, salvare amici in difficoltà e scontrarci, oltre che con gli zombi, anche con alcuni sopravvissuti dalle intenzioni non proprio amichevoli. La struttura del gioco è, come da tradizione della serie, completamente aperta: la città è liberamente esplorabile anche se la totale invasione delle strade da parte degli zombi ne rende molto difficile e pericoloso l'attraversamento: a tal fine ci vengono in aiuto i molti mezzi guidabili - riconoscibili dalle frecce lampeggianti - che possiamo usare per sfondare più facilmente le folle di non-morti.
La storia è suddivisa in otto diversi capitoli durante i quali avremo diversi obiettivi da raggiungere, tutti segnalati sulla mappa da un'apposita icona e consistenti generalmente nel reperimento di oggetti o nel salvataggio di vari personaggi: le nostre attività non si fermano però qui, visto che la città è ricca di opportunità. Per prima cosa ci sono le missioni secondarie che ci vengono assegnate da Jamie, un personaggio con il quale possiamo interagire solo tramite telefono e che, essendosi asserragliato in un centro di controllo militare, può fornirci informazioni sulla presenza di numerosi sopravvissuti: questo ci permette quindi di accedere a numerose missioni nelle quali dobbiamo trovare ed aiutare i diversi personaggi, alcuni dei quali, gli "psicopatici", si dimostreranno però estremamente ostili. Ma non è tutto: la città è ricca di oggetti da cercare e raccogliere, alcuni dei quali utilizzabili come armi, capi d'abbigliamento o cibo per recuperare la salute, ma troviamo anche degli utilissimi progetti che ci indicano come creare devastanti - e spesso esilaranti - armi combinate o addirittura folli combinazioni di veicoli dai risultati sorprendenti. Altra possibilità è data dalla ricerca di "case sicure", sparse per la mappa, che vanno prima liberate dagli zombi che le infestano: una volta ripulite, queste sono utilizzabili per rifornirci di armi tramite appositi armadietti dai quali possiamo recuperare tutte le armi trovate fino ad allora, ed anche cambiarci d'abito qualora quello che abbiamo trovato non ci soddisfi.
E tornando alle armi, il sistema di combattimento di Dead Rising 3 ci permette di combattere sia a distanza ravvicinata che con armi da fuoco/a lunga gittata: troviamo quindi tubi di ferro, martelli da demolizione, katane, machete, chiavi inglesi giganti ma anche pistole, lanciarazzi, mitra d'assalto, lanciagranate e moltissime altre, da quelle più letali a quelle più innocue come le pistole ad acqua o da paintball che potrebbero però rivelarsi essenziali per creare micidiali armi combinate. Quando usiamo un'arma per il corpo a corpo abbiamo a disposizione attacchi primari, più leggeri, e secondari: questi ultimi cambiano a seconda dell'arma brandita e possono andare da semplici affondi più pesanti fino a piroette sul posto per devastare tutti i nemici che ci circondano. Le armi da fuoco/a distanza invece si utilizzano come in un normale sparatutto in terza persona, con tanto di possibilità di prendere la mira per centrare meglio il bersaglio. Fondamentali poi per sfuggire alle orde zombi sono la capriola e la corsa.
Tornano poi i PP, Punti Prestigio, che ci vengono elargiti con le nostre uccisioni: man mano che li accumuliamo ci permettono di salire di livello e di ottenere dei token spendibili per far evolvere le nostre abilità: aumento della salute totale, aggiunta di nuovi attacchi, aumento degli slot per gli oggetti trasportabili, miglioramento di capacità atletiche e meccaniche e così via. Importantissimi infine i sopravvissuti: salvandoli tramite le missioni affidateci da Jamie, questi possono poi essere reclutati (inizialmente solo uno per volta e poi, evolvendoci, sempre di più) seguendoci ed aiutandoci nelle nostre missioni. Non sono essenziali e si può anche completare il gioco senza utilizzarli, ma sono sicuramente d'aiuto nelle situazioni più affollate.
Seguire la sola storia principale di Dead Rising 3 vi porterà via una dozzina d'ore e riuscirete tranquillamente a fare il tutto prima che scadano i 6 giorni che ci separano dal bombardamento: a queste potrete aggiungere 4-5 ore se dedicherete parte del vostro tempo a seguire le missioni secondarie, salvare tutti i sopravvissuti e cercare i vari collezionabili e progetti. Il gioco ci offre però l'opportunità di prolungare ulteriormente la nostra esperienza: per prima cosa troviamo due finali alternativi, uno raggiungibile uccidendo un particolare personaggio e l'altro facendo trascorrere i 6 giorni di tempo per il bombardamento militare, inoltre una volta terminata la storia possiamo ricaricare un capitolo precedente ritrovandoci con tutti gli oggetti e i potenziamenti guadagnati così da poter completare eventuali missioni che avevamo precedentemente trascurato. A tutto questo si somma la modalità cooperativa che vi permetterà di ospitare un amico online con il quale portare avanti le missioni, e la modalità Incubo che accorcia a 3 giorni il tempo disponibile per scappare da Los Perdidos e rende zombi e boss molto più duri; inoltre mentre nella modalità Storia possiamo salvare ovunque il nostro progresso, qui possiamo farlo solo nelle case catturate ed in alcuni bagni sparsi per la città. Per chi cerca una vera sfida.
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