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img Cyberpunk 2077
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Recensione - Cyberpunk 2077Xbox Series X | S Xbox OneGame

A ben 14 mesi dal lancio iniziale, possiamo finalmente completare la nostra "recesione in sospeso" di Cyberpunk 2077 grazie al lancio della versione Xbox Series X|S del gioco. Eccovi quindi il nostro giudizio finale sulla saga di V e Johnny Silverhand, nella sua versione per console di nuova generazione!
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Il Gioco

C'è sempre una prima volta per tutto. Quest'anno MondoXbox compie 20 anni, ed in due decenni al servizio dei fan Xbox non c'è mai capitato di dover "sospendere" una recensione così a lungo. Ci è sicuramente capitato di uscire con delle "prime impressioni" in attesa di farci un parere più concreto su specifici giochi (vedasi il recentissimo Elden Ring), ma si è trattato di solito di attese di pochi giorni, al massimo un paio di settimane. Ed ora eccoci qui, a 14 mesi dall'uscita della nostra pre-recensione di Cyberpunk 2077, a vederla finalmente completata. Questo perché, avendo giocato il titolo su Xbox Series X ed alla luce dei molti problemi presenti al lancio sulla versione Xbox One, non ce la sentivamo di dare un parere definitivo su questa piattaforma, decidendo di attendere la patch next-gen; dopo il lancio, però, CD Projekt RED diede la precedenza alla sistemazione dei bug presenti sulle console old-gen, molto più diffuse delle nuove, finendo per posticipare di oltre un anno la versione per le nuove console. Ma finalmente eccoci qui! Riprendiamo quindi il lavoro lasciato in sospeso riepilogando storia, struttura e caratteristiche del gioco (in gran parte immutate rispetto al passato, quindi riprese quasi integralmente dalla pre-recensione) per poi venire al nostro giudizio critico su pregi e difetti. Buona lettura!

MX Video - Cyberpunk 2077

Se non avete ancora giocato Cyberpunk 2077, perché magari eravate in attesa proprio della versione per le nuove console, è d'obbligo un'introduzione al gioco. L'ambizioso RPG di CD Projekt RED ci vede vestire i panni di V, un/una cittadino/a della futuristica metropoli di Night City, la cui vita sta per cambiare per sempre in un modo che non avrebbe mai immaginato. Prima di scoprire il nostro destino, però, dobbiamo decidere chi vogliamo essere: pur essendo un gioco di ruolo, il titolo di CDPR non ci propone un classico sistema di classi ma ci permette di iniziare l'avventura scegliendo tra tre diversi "background": il Nomade, cresciuto nel deserto ai margini di Night City in un clan tra accampamenti di fortuna in continuo movimento e con una vita dedita al saccheggio, la Vita di Strada, che ci ha visto vivere nei bar tra le bande della città, prostitute e pusher, ed infine il Corporativo, cresciuto in una famiglia ricca ed impiegato presso la più grande corporazione del mondo, la Arasaka, abituato a trattare le informazioni come valuta e ad avere a che fare con squali di tipo diverso da quelli che popolano le strade della città, ma non meno pericolosi. La scelta del background influenza la prima ora di gioco, con un prologo che ci vede intraprendere una missione nell'ambiente del nostro background, che però finirà male in tutti e tre gli scenari vedendoci separare dal nostro clan/gang/azienda per darci ad una vita di missioni indipendenti col nostro miglior amico, Jackie. Da questo punto in poi i tre background convergono e si iniziano a fare le stesse missioni, ma le nostre origini continueranno a farci compagnia soprattutto durante i dialoghi dove, a seconda del nostro interlocutore, abbiamo a disposizione dei dialoghi aggiuntivi derivanti dalla nostra esperienza passata. Ecco quindi che il Corporativo risulterà più convincente quando parlerà con esponenti del mondo corporativo, mentre se abbiamo scelto Vita da Strada avremo migliori risultati con membri delle gang e prostitute.

Il background non è l'unico modo in cui possiamo plasmare il nostro (o la nostra) V: subito dopo aver fatto questa scelta, ci viene infatti proposto un classico editor del personaggio in cui possiamo decidere sesso, aspetto fisico e caratteristiche iniziali (che influiranno poi sulle alternative a nostra disposizione durante le missioni e nei dialoghi). Qui abbiamo numerose scelte per customizzare il nostro personaggio fino ad arrivare addirittura a scegliere la grandezza degli organi genitali e voce maschile/femminile diversa dal sesso apparente del personaggio (uomo con voce da donna e viceversa), e vi consiglio di dedicare un po' di tempo nel plasmare il vostro aspetto perché, una volta iniziato il gioco, non c'è modo di cambiare caratteristiche come il taglio di capelli o gli innesti cibernetici facciali.

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Una volta creato il nostro personaggio e svolta la parte di storia specifica del nostro background, si aprono una serie di missioni che, un po' alla volta, ci porteranno al vero cuore della trama di Cyberpunk 2077: l'introduzione di Johnny Silverhand, storico frontman dell'ormai disciolta band Samurai, passato alla storia per un attentato terroristico con una testata nucleare presso la sede Arasaka, occasione in cui perse la vita. Parliamo di quasi 60 anni prima rispetto all'epoca in cui ci troviamo ora, quindi com'è possibile che Johnny sia tornato? Semplice: per motivi che scoprirete nel corso del gioco, un costrutto digitale della mente del famoso rocker finirà nella testa di V, e da quel momento in poi avremo frequenti dialoghi con Johnny vedendolo come una persona reale davanti a noi, scoprendone il passato e cercando di liberarci di questa scomoda presenza, che un po' alla volta sta corrompendo la nostra stessa psiche mettendo a rischio la nostra sopravvivenza. Questa vicenda, inoltre, si intreccia a filo doppio con un intrigante complotto corporativo che coinvolge i più alti livelli dell'Arasaka, andando a formare l'ossatura della storia principale del gioco.

Lo scenario in cui viviamo questa storia, come già detto, è la città di Night City, una metropoli futuristica che richiama molto la struttura di Los Angeles, con una downton piena di grattacieli, un'area costiera che ricorda quella di Santa Monica e lunghi tratti autostradali sopraelevati ad attraversare la città. Nel futuro sovrappopolato di Cyberpunk 2077, però, la città si è sviluppata principalmente in verticale per poter dare alloggio a tutti i cittadini, ed è così che sono nati i "megaedifici", dei palazzi giganti di decine di piani e che si estendono per l'ampiezza di un intero isolato o più: questi edifici sono una sorta di "città nella città", ed al loro interno, sui diversi piani, è possibile trovare negozi, nightclub, palestre e persino "dollhouse", dei bordelli in cui prostitute e gigolò prestano letteralmente il loro corpo a programmi artificiali che gli vengono installati su richiesta, e di cui non ricordano nulla al termine della "prestazione". Il futuro del 2077 è inoltre dominato dalla presenza di innesti cibernetici, utilizzati sia a scopo estetico (come chi si fa sostituire la pelle con un lucidissimo tegumento plastico) che funzionale, come occhi e braccia potenziati; i più inclini al "netrunning" ossia all'infiltrazione ed hacking di dispositivi tecnologici, possono inoltre installarsi dei Cyberdeck di diversa potenza, innesti cerebrali che gli danno appunto accesso ad una vasta gamma di possibilità di hacking.

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Tutto questo è sorretto da una struttura videoludica da RPG open world in prima persona; la città è liberamente esplorabile sia a piedi che a bordo di veicoli e, man mano che ne visitiamo nuovi quartieri, la mappa si riempie di icone con attività da svolgere e missioni disponibili; è' possibile andare ovunque, ma alcune aree rimangono bloccate finché non svogliamo la relativa quest o non saliamo di livello perché i nemici sarebbero troppo forti per noi, e le missioni, sia quelle principali che le secondarie, si dipanano "organicamente" davanti a noi senza che dobbiamo necessariamente andarle a cercare, grazie a chiamate che riceviamo dai vari personaggi coinvolti. Ovviamente non è obbligatorio svolgere una data missione dopo che siamo stati chiamati, e qualora non la attiviamo subito rimarrà in attesa nel nostro Diario, un classico log delle missioni svolte e da svolgere. Molte missioni secondarie sono collegate tra loro e diventano ovviamente disponibili solo se ne abbiamo fatte altre prime, ma ci sono anche dei contratti che possiamo ottenere presso i Fixer, dei boss della malavita di Night City, che ci vengono proposti in base alla nostra "reputazione di strada", una sorta di livello parallelo a quello del nostro personaggio che rappresenta la nostra fama e che cresce di missione in missione, dandoci accesso ad opportunità sempre nuove.

Ogni missione è composta da una parte di storia/dialoghi, dove interagiamo con uno o più personaggi mentre apprendiamo lo scopo della missione e la storia di sottofondo utilizzando un sistema a risposte multiple che in alcuni casi può anche influenzare lo svolgimento delle missioni stesse, e la parte di "esecuzione" vera e propria, che consiste generalmente nell'infiltrazione in un'area protetta per recuperare oggetti, informazioni o, più raramente, salvare/prelevare specifici personaggi. Queste sezioni possono essere quasi sempre svolte in maniera diversa: c'è ovviamente l'opzione dell'assalto diretto con armi o in corpo a corpo, ma è possibile anche agire in maniera silenziosa sgattaiolando dietro ai nemici e facendoli fuori senza essere scoperti. L'approccio scelto dipende, oltre alle nostre preferenze, anche al tipo di crescita fatto dal nostro V: man mano che saliamo di livello otteniamo "punti attributo" che possiamo spendere in Intelligenza (usata per l'hacking), Freddezza (usata per lo stealth), Fisico (resistenza e combattimento in corpo a corpo), Riflessi (velocità e abilità con le armi) e Capacità Tecnica (armatura, scassinamento, ecc). Per ognuno di questi potremo poi distribuire una serie di punti abilità per attivare o migliorare delle skill che ci danno accesso a nuove abilità; come in ogni action-RPG che si rispetti, quindi, il modo in cui distribuiremo questi punti influirà nel modo in cui giocheremo. Sul mio V, ad esempio, ho speso gran parte dei punti in Intelligenza e Freddezza, diventando un hacker fantasma che si muove senza essere visto ed uccidendo i nemici dalla sistenza sovraccaricandone i circuiti, infettandoli con virus o mettendoli gli uni contro gli altri, ma già progetto una seconda run in cui vorrei trasformarmi in una cyber-samurai potenziata in Fisico e Riflessi e che si fa strada a colpi di katana.

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La crescita del nostro personaggio non sta però solo negli attributi ed abilità: anche l'equipaggiamento ed il Cyberware influiscono pesantemente sulle nostre prestazioni in combattimento. Sull'equipaggiamento c'è poco da dire: il titolo ci offre una grande varietà di armi ed accessori d'abbigliamento che possiamo ottenere nel mondo di gioco, dai nemici sconfitti, acquistandoli dai negozianti o perfino creandoli con il sistema di crafting e che ci danno accesso ad una vasta gamma di opzioni d'attacco (pistole, fucili, armi intelligenti a ricerca del bersaglio, armi contundenti, coltelli da lancio, katne) e di difesa, con i capi d'abbigliamento che, oltre a cambiare il nostro look, ci offrono valori d'armatura sempre più alti. La grande novità rispetto ai classici action-RPG sta però nel sistema di Cyberware, ossia gli impianti cibernetici che ci possiamo innestare su tutto il corpo per migliorare la nostra forza, la vista, aumentare riflessi, resistenza e così via; questi impianti sono diventati talmente comuni e facili da installare che vengono applicati dai dei medici urbani, i "Bisturi", su sedie da dentista in ambienti dalla dubbia asetticità. Una volta recatici presso questi medici, possiamo acquistare del Cyberware aggiuntivo a costi generalmente molto alti, oppure chiedere di installarcene gratuitamente uno che abbiamo ottenuto in missione (evento comunque estremamente raro). Nel mondo di Cyberpunk 2077 esiste la Cyberpsicosi, una malattia che fa impazzire chi si è installato troppi Cyberware creando i cyberpsicopatici, temibili nemici nel mondo del gioco, ma il nostro V sembra esserne immune, probabilmente per motivi legati alla presenza di Johnny Silverhand nel nostro cervello, e quindi l'unica limitazione all'installazione di nuovi impianti sono gli Eddie a nostra disposizione, la moneta usata in questo mondo futuristico. Tutta l'attrezzatura, Cyberware incluso, presenta livelli di rarità colorati che vanno dal comune/bianco al leggendario/arancione, e che ovviamente ne determinano la loro efficacia; qualora nel mondo di gioco doveste incontrare oggetti contraddistinti da un'icona di colore blu, viola o arancione (raro, epico, leggendario), non dovreste farveli sfuggire.

Per quanto riguarda l'azione vera e propria, Cyberpunk 2077 riesce a miscelare abilmente un sistema FPS con tanto di sistema di coperture, un buon sistema di combattimenti in corpo a corpo sia con armi da mischia che a mani nude (installate un paio di "braccia da gorilla" come Cyberware e vedrete che non avrete grande bisogno di armi) che prevede l'uso di schivate e parate correttamente temporizzate per sopraffare gli avversari ed un buon sistema stealth che rende i nemici ignari finché non ci vedono, li mette in allerta se trovano un corpo (ed è per questo che possiamo anche occultarli) e li fa attaccare nel momento in cui ci scoprono, dove possiamo utilizzare armi silenziate, coltelli da lancio ed attacchi alle spalle. In tutto questo giocano un ruolo fondamentale, come già accennato, gli hack rapidi ed il Cyberware: possiamo ad esempio far inceppare le armi nemiche, farne surriscaldare gli impianti per causare danni aggiuntivi, spegnerne temporaneamente le ottiche per renderli ciechi o installare sulle nostre braccia il favoloso "Monocavo", un filo elettrificato che esce dal polso e che possiamo usare come una frusta dalla lunga gittata per falciare i nemici.

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I combattimenti risultano in generale piuttosto soddisfacenti: l'IA nemica non ha comportamenti particolarmente complessi ma riesce in genere a darci filo da torcere, soprattutto quando ci sono molti nemici inclusi anche netrunner che cercano di sovraccaricarci, anche se, a livello Normale, avanzando nella storia i combattimenti diventano sempre più facili per via dello potenza sempre maggiore del nostro V; se cercate un buon livello di sfida potreste quindi voler affrontare il gioco a livello Difficile, riservando magari il livello Molto Difficile per una successiva run, oppure aumentare la difficoltà quando iniziate a vedere che i combattimenti diventano troppo semplici, visto che il gioco lo permette. La mole di contenuti è comunque tale che, anche giocando a Normale, vi serviranno 25-30 ore per completare la sola storia principale, mentre potreste impiegare tra le 60 e le 100 ore per fare tutto il fattibile. A differenza di altri titoli open world che, una volta terminata la storia, ci permettono di continuare ad esplorare il mondo di gioco, però, qui per continuare a giocare dopo aver completato la storia princoipale dobbiamo ricaricare l'ultimo salvadaggio prima della missione finale, lasciando quindi la conclusione in sospeso mentre ci dedichiamo a tutte le altre attività.

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Venendo ai dettagli tecnici, Xbox Series X ci offre due modalità: una che predilige la qualità grafica, con ombre realistiche generate tramite ray tracing e riflessi migliorati ma a 30 fps e risoluzione dinamica che scende sotto i 4K, ed una che punta ai 60 fps e risoluzione più vicina ai 4K ma sacrificando parte degli effetti grafici. Personalmente ho preferito il look maggiormente cinematografico della modalità con miglior grafica, ma gli amanti della fluidità vorranno sicuramente spremere quella a 60 fps. Su Series S invece niente ombre al ray tracing e niente 60 fps, con una modalità 1440p a 30 fps che rende comunque bene le ricchissime ambientazioni. Il gioco è infine completamente ed ottimamente doppiato in italiano, un graditissimo aiuto all'immersione per i meno avvezzi al parlato in inglese.

Amore

Storie di Night City

- Tra i maggiori pregi di Cyberpunk 2077 troviamo l'insieme di storie che accompagnano la nostra avventura: tutte le trame ideate dai ragazzi di CD Projekt RED, sia quelle della storia principale che quelle delle tante missioni secondarie, risultano essere avvincenti, coinvolgenti e capaci di immergerci in questo mondo futuristico la cui genesi affonda le radici negli anni 80, producendo così una sorta di mondo retro-futuristico estremamamente affascinante. I personaggi sono tutti caratterizzati in maniera eccellente e, nelle sequenze di dialogo, mostrano un'espressività rara, tra le migliori viste finora in un videogioco. Non è raro, mentre parliamo con un personaggio, notare dei piccoli cambiamenti nell'espressione (un veloce movimento degli occhi o una contrazione delle sopracciglia o delle labbra) che indicano il suo nervosismo, il suo disappunto o la sua curiosità per quello che stiamo dicendo, rendendolo globalmente più "reale". Le storie dei vari personaggi sono spesso interessanti quanto quelle di V e Johnny, facendoci appassionare e desiderare di saperne di più; non mancano neanche le sottotrame romantiche (alcuni di loro vi faranno letteralmente innamorare), che maturano nel corso di più missioni, così come i finali multipli, che dipendono sia da quel che abbiamo fatto nel corso del gioco che da alcune scelte che faremo nei momenti conclusivi, sanno essere struggenti o avere un sapore agrodolce.

Pistolero, gorilla o hacker?

- Il sistema di evoluzione RPG del gioco ci permette di scegliere man mano il modo in cui preferiamo affrontare le missioni: chi predilige le sparatorie troverà tante modifiche ed armi intelligenti che ci permettono di diventare dei veri arsenali ambulanti, mentre chi vuole trasformarsi un vero gorilla potenziato - o magari un samurai cibernetico - può potenziarsi fino a diventare una furia inarrestabile capace di travolgere chiunque incontri. E se invece vi affascina maggiormente il mondo dei netrunner, potenziando questo lato del personaggio riuscirete a sabotare a distanza torrette mitragliatrici per puntarle contro i nemici, sovraccaricare le armi nemiche e persino causare attacchi di Cyberpsicosi ai nostri avversari per farli combattere tra loro. Un'ottima varietà di build possibili che portano a stili di gioco molto diversi tra loro.

Una città viva e tridimensionale

- E se le storie sono tra le protagoniste del gioco, non da meno è lo scenario nel quale queste prendono vita: la tentacolare Night City può vantare lo stesso carattere dei peronaggi che ospita, offrendoci visuali spettacolari ed estremamente variegate di quartiere in quartiere, capaci di stupirci sia tra le strade, in mezzo ai torreggianti edifici ed i neon notturni, che all'interno di bar, laboratori ed abitazioni, tutti estremamente dettagliati e riccamente popolati. E sono proprio i tanti e variegati personaggi che popolano la città a meritare una menzione speciale, sempre diversi e impegnati nelle loro attività, con tantissime "scenette" create ad arte dagli sviluppatori per dare maggior spessore e realismo all'intero mondo di gioco.

Resa grafica

- Anche se non è la più "pulita" vista finora, la grafica di Cyberpunk 2077 sulle nuove console è eccellente, con illuminazione e riflessi dinamici capaci di rendere il mix di neon e metallo che ci circonda un vero spettacolo per gli occhi. Ottima anche la distanza visiva, così come già i dettagli di interni e personaggi. Il motore del gioco riesce a realizzare in maniera efficace tutte le condizioni d'illuminazione, contribuendo al grande fascino del mondo di gioco, ma è nelle ambientazioni notture dove, perdonatemi il gioco di parole, brilla di più: ammirare i palazzi e le strade illuminate, oppure arrampicarsi di notte sui tralicci della fattoria Biotechnica per ammirare la distesa di serre illuminate a sud della città, offre visuali degne del miglior film cyberpunk degli anni 90. Semplicemente spettacolare.

Nigh City parla italiano

- Eccellente anche il doppiaggio italiano di tutti i personaggi, con voci generalmente sempre adatte alle varie situazioni; per assurdo, la voce che ho meno apprezzato è proprio quella di Luca Ward/Johnny Silverhand, troppo "impostata" e spesso inadatta alle diverse situazini. Sembra di sentir parlare Sam Fisher più che un vecchio rocker astioso. Inutile dire che, nella versione inglese, la voce originale di Keanu Reeves risulta senza dubbio più adatta e meglio recitata.

Odio

Ancora bug dopo oltre un anno

- E' indubbio che la situazione di, Cyberpunk 2077, dal problematico lancio, sia migliorata notevolmente: problemi di prestazioni, animazioni, inventario, IA della popolazione e delle auto, comportamento della polizia, possibilità di cambiare aspetto e un'infinità di problemi grandi e piccoli sono stati sistemati dal team di CD Projekt RED, ed è proprio per questo che, giocandolo in questa nuova versione, sono stato sorpreso di ritrovare bug già presenti nel gioco originale accompagnati da nuovi problemi. Continuano a presentarsi ad esempio casi di personaggi multipli seduti allo stesso posto, con i corpi che si compenentrano tra loro, così come il navigatore che dovrebbe portarci al nostro prossimo obiettivo spesso fallisce proponendoci rotte impercorribili o non aggiornandosi in base ai nostri cambi di percorso. Poi anche se non è un bug, rimane fastidiosa l'impossibilità di interrompere l'auto-aggancio delle missioni della storia principale: quando siamo alla fine e vogliamo completare tutte le attività secondarie prima di terminare la storia, dopo aver completato un obiettivo il navigatore si reimposta sempre sull'ultima missione rimasta, ricordandoci che dobbiamo completarla. Si tratta di problemi tutto sommato minori rispetto alla mole di problemi inizialmente presente nel gioco e che influenzano minimamente l'esperienza di gioco, ma è comunque qualcosa che può rompere l'immersione in Night City, ricordandoci che siamo pur sempre in un gioco imperfetto per quanto ambizioso.

Ray tracing castrato

- Per questa patch dedicata alle nuove console ci si aspettava un'impementazione del ray tracing simile, anche se magari qualitativamente inferiore, a quella già presente su PC, ma purtroppo non è stato così. Il RT viene attualmente sfruttato solo per l'implementazione delle ombre dinamiche (contribuendo comunque a visuali più realistiche, soprattutto in interni), mentre tutti i riflessi, seppur comunque validi, continuano a sfruttare vecchi sistemi come lo screen space reflection o le baked reflections, invece di essere realizzati dinamicamente tramite ray tracing. Peccato.

Tiriamo le somme

La versione "definitiva" per console di Cyberpunk 2077 si è fatta attendere a lungo, ma ne è sicuramente valsa la pena. Quello che era comunque un gioco assolutamente consigliabile oltre un anno fa grazie ad uno splendido storytelling, un city-building eccezionale ed un gameplay vario seppur non privo di problemi, risulta ora maggiormente rifinito, arricchito e finalmente con prestazioni e visuali degne delle nuove console. Non mancano purtroppo le sbavature ed alcuni problemi residui, e questo è imperdonabile per una produzione di questo tipo che ha potuto contare su un anno di patch, ma rimane comunque un eccellente RPG in prima persona, ambientato in un mondo retro-sci-fi affascinante e ricco di cose da fare e avvincenti storie da vivere. Se avete una Xbox Series X o S e non l'avevate ancora giocato, non c'è momento migliore per farlo; se invece l'avete già completato da mesi, vale senza dubbio la pena di rifare una capatina nella Night City tirata a lucido dai ragazzi di CD Projekt RED.
9.3

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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