Recensione - Mad Riders
Il Gioco
Per un amante delle due ruote come me, cimentarsi con un gioco del genere non può che essere un piacere. Dopo l’installazione del gioco (che pesa circa 1.3 GB), un comodo menu ci introduce pienamente al titolo. La modalità a giocatore singolo offre tre ulteriori sotto-modalità: Torneo, che ci mette di fronte a un campionato vero e proprio, caratterizzato da otto eventi diversi divisi in ulteriori cinque gare, Gara Veloce, il cui nome si spiega da solo, e Garage, attraverso il quale possiamo personalizzare tutti i nostri veicoli a quattro ruote con una vasta gamma di vernici e disegni.Il gameplay di Mad Riders è impernato sulla frenesia e sulla velocità: rispetto alle controparti da negozio come ad esempio MX vs. ATV, il realismo viene sacrificato a favore di un approccio più arcade. Oltre alle solite informazioni come tempo, velocità, giri residui e posizione, l’HUD di gara comprende una barra boost che è possibile ricaricare raccogliendo gettoni rossi o gettoni blu lungo il percorso. I primi ricaricano la barra rossa, che permette di utilizzare per qualche secondo il turbo; i gettoni blu invece danno la possibilità di sbloccare alcune scorciatoie bonus altrimenti inaccessibili. La barra rossa del boost è ricaricabile anche attraverso altre sfide speciali nascoste nel gioco, come ad esempio attraverso l'esecuzione di un atterraggio perfetto dopo un salto.
La modalità multiplayer ci mette in competizione contro 12 giocatori di tutto il mondo; oltre alla classica gara tutti contro tutti sono presenti una corsa a checkpoint casuali denominata Arena, che ricorda molto la modalità “Rocket Hog Race” di Halo Reach; una sfida ad acrobazie il cui scopo è quello di raggranellare più punti possibili attraverso evoluzioni di vario genere, fino ad arrivare ai tornei personalizzati con cui sfidare i nostri amici. Ciliegina sulla torta, in Mad Riders sono presenti le immancabili classifiche attraverso le quali confrontare i nostri risultati con amici e non.
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