Recensione - Double Fine Happy Action Theater
Il Gioco
Chi di voi ha mai portato dei bambini a divertirsi in quei parchi giochi al coperto con percorsi da scalare, enormi scivoli gonfiabili, materassi elastici e piscine piene di palline colorate? Se avete assistito almeno una volta al divertimento che una simile esperienza è capace di dare ai più piccoli, siete allora in grado di farvi un'idea di cosa sia Double Fine Happy Action Theater. Non si tratta infatti di un videogioco come viene inteso comunemente, uno di quelli che danno al giocatore uno scopo ben preciso anche quando si tratta di titoli più leggeri o party games: la nuova creatura di Double Fine è assimilabile più ad un parco di divertimentiin cui ci vengono proposte una serie di attività, 18 per la precisione, nelle quali creare la nostra esperienza di gioco sperimentando e cercando di capire come le varie ambientazioni reagiscono alle nostre azioni.All'inizio può essere spiazzante: senza menu che ci chiedano di selezionare la modalità o i livelli da giocare, ci si ritrova immediatamente nella TV, all'interno del nostro salotto, circondati da palloncini che fluttuano in aria e che aspettano solo di essere presi a calci o colpiti con le mani. Dopo qualche minuto il quadro cambia, diventa tutto scuro e dalle nostre mani sprizzano scintille con fuochi d'artificio che possiamo far esplodere saltando, dando "il cinque" ai nostri amici e così via. E la storia si ripete mentre le situazioni cambiano immergendoci in un fiume di lava oppure facendoci giocare a palle di neve mentre il bianco ricopre i mobili del soggiorno, o ancora trasformandoci in mostri capaci di schiacciare palazzi sotto i nostri piedi o vedendoci improvvisare pazzesche coreografie con un'accattivante musica stile discoteca anni 80 mentre la nostra immagine viene deformata a tempo di musica. Una volta provate le diverse situazioni, scopriamo che è possibile anche selezionarle e rigiocarle individualmente, ma l'esperienza si ferma lì: nessun obiettivo tranne che i pochi sbloccabili come in qualsiasi gioco Live Arcade e nessuno scopo particolare se non quello di divertirci insieme ai nostri amici, fino a sei contemporaneamente davanti al Kinect. Se questo vi sembra un po' poco per un videogioco, ripensate ai bambini che giocano nei playground ai quali ho accennato poc'anzi e capirete che può essere più che abbastanza per passare una serata di "stupido divertimento" in compagnia.
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