Recensione - Ultimate Marvel vs. Capcom 3
Il Gioco
Rieccosi a poco tempo dall'uscita - soli nove mesi distanziano questo Ultimate Marvel vs. Capcom 3 da Fate of Two Worlds - a riesaminare il buonissimo crossover che mette a confronto due universi sicuramente affascinanti come quello di Capcom ed i supereroi di Marvel Comics. Il gioco sfrutta l'ottima base di partenza andando ad aggiungere qualche succosa novità e ribilanciando l intera esperienza di gioco, aggiustando le caratteristiche dei combattenti nel tentativo di offrire un roster si variegato, ma un po' più equilibrato rispetto al gioco originale. Abbiamo quindi ancora a che fare con un picchiaduro assolutamente pirotecnico e frenetico, ricco com'è di combo, aerial combo, cambi tra tre personaggi e le immancabili Hyper Moves, il tutto in un tripudio di effetti speciali davvero ottimi, quasi esaltanti, in grado di dare soddisfazione ai giocatori più esperti, capaci di padroneggiare ogni singolo colpo, ma anche ai neofiti che anche in questo caso possono contare su uno stile di gioco semplificato, ma comunque appagante.Le novità sono rappresentate principalmente dai nuovi stages in cui scontrarci, sempre evocativi, coloratissimi e ben realizzati, ed i ben 12 nuovi personaggi presenti, 6 per fazione. Sul fronte Capcom possiamo ora utilizzare Vergil, il fratello malvagio di Dante con la sua terribile katana, la Yamato, ed i suoi poteri demoniaci; ritorna dall'era 8/16 bit il buon vecchio Strider Hiryu accompagnato dalla sua lama laser e dai suoi amichetti meccanici, e sempre dalla stessa era arriva Firebrand, il malefico demonietto rosso di Ghosts 'n' Goblins. Altra poderosa new entry, direttamente da Resident Evil 3, è il temibile ed enorme Nemesis T-Type, bavoso colosso armato sino ai denti, arrivando infine ai più recenti Frank West, il fotografo a caccia di zombie di Dead Rising e l'avvocato Phoenix Wright. Sul fronte Marvel invece possiamo ora contare su supereroi presi dai classici del fumetto americano: personaggi come Nova, Iron Fist, Dottor Strange ed Occhio di Falco tutti risalenti, come prime apparizioni, agli anni 60 e 70, oltre ai più recenti Ghost Rider e il buffo procione Rocket Raccoon.
Oltre ai nuovi personaggi, Capcom ci consente di utilizzare anche il temibile divoratore di mondi, quel Galactus che resta tuttora presente come boss finale del gioco. Naturalmente la modalità ad esso dedicata si differenzia notevolmente dal resto del gioco e dalle sue meccaniche, viste anche le titaniche proporzioni del personaggio. Questo dà vita ad una modalità tutta nuova nella quale il nostro obiettivo non sarà la salvezza del nostro pianeta, ma la sua distruzione. Dal punto di vista del comparto multigiocatore online il netcode è stato ulteriormente affinato, aspetto comunque non ottimamente verificabile a causa dell' italica infrastruttura ADSL, decisamente ancora non al passo coi tempi e con gli standard di altri paesi europei e non. Piccola aggiunta, inspiegabilmente omessa nel gioco originale, è la modalità spettatore che ora è a nostra disposizione per osservare le partite dei nostri rivali collegati ad Xbox Live, e magari cercare di carpirne i segreti.
Commenti