Recensione - Zone of the Enders HD Collection
Il Gioco
Una premessa è doverosa: non ho giocato al titolo originale. Mi sono avvicinato a Zone of the Enders HD Collection con la curiosità di una "prima volta", guardando video e leggendo news. Cosa mi ha incuriosito? La struttura ad anime e la presenza di mech. Perciò mi sono armato di pazienza (e degli originali su Playstation 2 per poter meglio paragonare quanto fatto in questo remaster), e mi sono gettato alla scoperta di questi due giochi. Fatta questa piccola premessa, parliamo del gioco vero e proprio. Corre l’anno 2172, l’umanità ha colonizzato Giove ormai da tempo. Il protagonista, Leo, è un normalissimo ragazzo che vive nella colonia di Antilia, una stazione spaziale in orbita attorno al gigante gassoso. Dopo un lungo filmato introduttivo, dei cui tratti non vi accenno per evitare facili spoiler, Leo si ritrova al comando di un colossale mech con l'incombenza di fronteggiare orde di nemici.Zone of the Enders HD Collection comprende Zone of the Enders e Zone of the Enders: The Second Runner, i due capitoli usciti su Playstation 2 nel 2001 e 2003. Il titolo si prefigura come una sorta di action game in terza persona avente per protagonista il nostro mech: i primi minuti di gioco ci consentono di impratichirci con i semplicissimi comandi che il team di Kojima ha ideato per noi. Un comodo tutorial (facoltativo) ci impartisce lezioni su quelle che saranno le azioni da compiere da qui alla fine del gioco. Il gameplay è sostanzialmente lo stesso in entrambi i giochi, ma Zone of The Enders: The Second Runner raccoglie il meglio del primo capitolo e lo estremizza ancora di più. L’intera opera è una sorta di anime interattivo: i ritmi narrativi vengono dettati più con la cadenza dell’anime che con quella del videogioco, e le fasi di gameplay e cutscene sembrano un tutt’uno (come in ogni produzione di Kojima che si rispetti). La differenza più marcata tra i due giochi è senza dubbio quella grafica: il primo ZoE è quello che risente maggiormente del passare del tempo, con textures originali purtroppo non curate come nel secondo capitolo. The Second Run invece è quasi al passo coi tempi, con un risultato finale più che soddisfacente. Oltre alla "rimasterizzazione", gli sviluppatori non hanno inserito nessun bonus aggiuntivo; naturalmente sono presenti gli onnipresenti achievements, ma non è stato inserito nessun oggetto sbloccabile o “goodie” di sorta. Una menzione speciale va però alla vera novità esclusiva della collection: un lungo filmato/anime introduttivo firmato Sunrise Studio che ci presenta l’intera opera. Il gioco è localizzato integralmente in inglese (parlato e menu) con sottotitoli in italiano. Non è presente purtroppo la lingua originale giapponese.
Vale la pena accennare infine alla presenza nella confezione di un DVD bonus contenente la demo di Metal Gear Rising: Revengeance, proprio come il primo Zone of the Enders conteneva la demo di Metal Gear Solid 2. La stessa demo sarà comunque scaricabile dal Live nelle prossime settimane.
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