Recensione - Naughty Bear: Panic in Paradise
Il Gioco
505 Games ci ripropone la particolare formula fatta di tantissima ironia piuttosto macabra e personaggi tenerissimi che caratterizzò già il primo Naughty Bear, stavolta sottoforma di Live Arcade - come già auspicavamo ai tempi - ed affidando il piccolo peluche ad un nuovo team di sviluppo, Behaviour Interactive. La trama non è nulla di importante, ma un mero pretesto per questo nuovo massacro e ricalca in parte ciò che successe nel gioco originale: gli orsetti di Paradise Island, sempre impegnati in festeggiamenti di ogni tipo, compiono di nuovo l'errore di ignorare il più terribile dei loro compagni non invitandolo alla loro grande festa-vacanza. Tanto basta a risvegliare la sete di vendetta del protagonista ed a scatenare la sua incontenibile violenza!Il gioco si compone di oltre trenta livelli, in ognuno dei quali dobbiamo abbiamo l'obiettivo di uccidere di un particolare orso, soddisfacendo inoltre alcuni requisiti che spaziano dal tipo di uccisione stessa al dover utilizzare una specifica arma o trappola, arrivando infine al dover indossare un particolare tipo di travestimento. Oltre all'obiettivo principale, necessario per sbloccare i livelli successivi, ogni missione conta tre obiettivi secondari casuali che, se compiuti, offriranno al giocatore più punti e introiti da spendere nella personalizzazione. Quest' ultima, sebbene già presente anche in passato, ha ora compiuto un deciso passo avanti diventando il fulcro del gioco stesso; non abbiamo più a disposizione solo dei singoli travestimenti, ma una quantità sterminata di capi da indossare a nostro piacimento equipaggiandoli in uno dei vari slot a disposizione. Possiamo quindi mettere un particolare tipo di copricapo, accompagnato magari da una maschera o da stravaganti baffi, una divisa per il busto, un paio di strani pantaloni e così via. Ognuno di questi oggetti porta con sé determinati valori che vanno a modificare i parametri di Naughty Bear coinvolgendo la sua forza, l'energia, i danni che può provocare, il fattore protettivo dato dall' armatura, la follia ed infine la rigenerazione. Tutti questi parametri aumentano automaticamente salendo di livello, ma possono essere modificati a seconda delle nostre esigenze indossando l'uno o l'altro oggetto. Questi accessori ci forniscono inoltre un bonus di punti esperienza che può farci salire di livello più in fretta, ma una volta padroneggiati al massimo non elargiranno più alcun bonus obbligandoci a cambiarli per ottenere maggiore esperienza. Ovviamente questi non sono tutti a nostra disposizione da subito ma vanno sbloccati semplicemente strappandoli dalle mani o dai corpi paffuti degli altri orsi presenti nei vari livelli di gioco.
Un' altra piccola novità che accompagna le classiche meccaniche già viste in passato nel gioco originale è la presenza di alcuni templi nascosti nelle zone di gioco. Questi particolari luoghi segreti sono chiusi a chiave e sta a noi trovarla per poi precipitarci alla porta ed aprirla; per far ciò abbiamo a disposizione un tot di secondi e qui rientra in gioco il fattore personalizzazione: migliorando la velocità di spostamento dell'orsetto avremo maggior probabilità di riuscita, anche perché per ogni livello abbiamo a disposizione un singolo tentativo e se falliremo sarà necessario riavviare l'intera missione. All'interno di questi templi troveremo delle ricompense che spaziano dal più classico dei bottini in monete arrivando ad armi bonus alquanto particolari, mi basta citare un'odiosissima spada cantante per farvi capire quanto assurde possono essere le ricompense celate.
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