Recensione - Fighters Uncaged
Il Gioco
I presupposti alla base di Fighters Uncaged sono semplici: nel gioco impersoniamo Simon, un lottatore che cercherà di dimostrare la propria superiorità sfidando dei brutti ceffi in una serie di incontri clandestini fino, ad essere incoronato il dominatore assoluto delle strade. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo sconfiggere tutti i lottatori di tre diverse leghe: dopo ogni combattimento terminato con una nostra vittoria, il gioco ci assegna un punteggio in base alla varietà di mosse utilizzate e al tempo impiegato, che si va a sommare ai nostri risultati ottenuti nella lega in cui ci troviamo. Inizialmente ci troviamo nella Lega 3, con sei nemici diversi da sconfiggere; si passa poi alla Lega 2, dove dovremo riaffrontare i primi sei più tre nuovi nemici, per poi concludere con la Lega 1 che ci richiede di riaffrontare i nove lottatori della lega precedente più altri tre nemici sbloccati. Non basta però sconfiggere una sola volta tutti i lottatori disponibili per poter procedere nella carriera: se non riusciamo a racimolare abbastanza punti dovremo infatti riaffrontare quelli già sconfitti cercando di superare il nostri record precedenti, per aumentare così il punteggio totale.Come per ogni titolo basato su Kinect, in Fighters Uncaged dobbiamo usare tutto il corpo per controllare il nostro alter-ego: la telecamera è posta alle spalle di Simon, che ripeterà ogni nostra azione. Il gioco ci propone una vasta gamma di mosse: calci, pugni, gomitate, ginocchiate, ganci, spazzate e così via, tutti associati ad altrettanti nostri movimenti. Per calci, pugni e ganci ci basta eseguire le stesse mosse che faremmo nella realtà, mentre per azioni più impegnative si usano delle "scorciatoie" visto che non ci si aspetta che il giocatore sia un lottatore professionista: ad esempio i calci rotanti si ottengono semplicemente muovendo una gamba indietro verso l'altra, come se dovessimo dare un colpo di tacco. A questo si aggiungono delle combo speciali attivabili quando i nemici sono particolarmente in difficoltà e la possibilità di parare o schivare i colpi. Prima di iniziare con il torneo vero e proprio, il gioco ci richiede comunque di completare obbligatoriamente un allenamento per farci familiarizzare con tutte le tecniche base, mentre potremo poi decidere se allenarci anche in quelle più complesse.
Va inoltre sottolineato come si tratti di un gioco impegnativo dal punto di vista fisico: se non siete allenati, dopo due o tre incontri inizierete ad essere stanchi, cosa che vi poterà a muovervi più lentamente ed a fare errori. E' un gioco da sessioni brevi ma intense, che il giocatore medio difficilmente userà per più di mezz'ora di seguito a meno che non sia in compagnia di amici con i quali alternarsi.
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