Anteprima - Darksiders II
di
Alessia Bellitti / Shotgun
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La storia si svolge quasi in parallelo con quanto visto nel primo Darksiders, mettendoci nei panni dell’agilissimo Morte, il più temuto e antico dei Quattro Cavalieri, invece che del forzuto Guerra. Per scagionare il fratello, Morte partirà alla ricerca della verità scoprendone altre ancora meno piacevoli e rievocando un passato che avrebbe preferito lasciarsi alle spalle; il suo viaggio attraverso i vari mondi lo porterà a scontrarsi con le forze del paradiso e dell’inferno, ma anche con nemici molto particolari contro cui sfodererà tutte le sue abilità nel tentativo di far luce sulla verità.
Una Morte come non si era mai vista
Morte è rappresentato dagli sviluppatori come un agile guerriero dotato di grandi abilità combattive che spaziano dall’uso di armi bianche a quelle da fuoco, passando per la negromanzia di cui è maestro. Agile e veloce, è in grado di arrampicarsi, correre e saltare come un provetto Ezio Auditore sfruttando le sue abilità non solo in combattimento ma anche nelle sessioni esplorative per raggiungere luoghi apparentemente impossibili. Vestito di corazze logore e una maschera che ne cela il volto - che simboleggia le sue azioni passate da carnefice verso la sua stessa antica razza, i Nephilim - la sua arma principale è una falce, la Mietitrice, in grado di dividersi in due falcetti minori ed è accompagnato sin dall’inizio del gioco dal suo destriero Disperazione, un cavallo putrido che fungerà sia da mezzo di trasporto che da alleato per sconfiggere determinati nemici. Anche Morte, come il fratello dispone di una forma speciale: si tratta della classica rappresentazione del Tristo Mietitore, incappucciato e dotato per l'occasione di ali scheletriche, che permette al Cavaliere di accedere ai suoi poteri più recessi scatenando tutta la sua forza sul campo di battaglia.
Due fratelli molto diversi
Vigil Games ha ampliato ulteriormente l’idea di hack‘n’slash unito a fasi esplorative del primo capitolo aggiungendo elementi classici del genere RPG e migliorando con nuove aggiunte tutti gli altri aspetti del gioco. In Darksiders II sarà infatti possibile salire di livello, apprendere abilità uniche da due diversi rami (Araldo, incentrato sul combattimento corpo a corpo, e Negromante, incentrato sull’uso delle magie offensive ed evocative), cambiare l’equipaggiamento indossato dal protagonista e svolgere numerosissime quest secondarie. Proprio queste ultime rappresentano una delle principali innovazioni, permettendo agli sviluppatori di realizzare numerose storie secondarie da vivere parlando con i vari personaggi che troveremo nelle città o in giro per i mondi durante il nostro errare, e che aggiungeranno molte ore di gioco in più. A questo si aggiungeranno poi ulteriori contenuti scaricabili in arrivo dopo l'uscita del gioco.
Le fasi esplorative saranno stavolta più importanti e con l’aiuto di Disperazione e Polvere - il fidato corvo che funge da braccio destro al Cavaliere - sarà possibile scoprire tesori altrimenti inaccessibili e nascosti; gli enigmi saranno nuovamente presenti ma con minore frequenza rispetto a quanto visto nel primo episodio e l’intera area di gioco supererà di 4 volte quella del primo, assicurando grande rigiocabilità e longevità. Morte, a differenza di Guerra, sarà dotato di molte più abilità e di altrettanta libertà di scelta su quali migliorare e utilizzare. Starà dunque al giocatore scegliere se sfruttare le sue abilità magiche o quelle combattive potendo comunque fare affidamento su entrambe in qualsiasi momento: evocare alleati ghoul, scatenare potenti magie o raccogliere le armi da terra dei nemici caduti sono solamente alcune. Le stesse armi potranno essere potenziate e migliorate dando letteralmente loro in pasto le altre che magari non utilizziamo o che semplicemente occupano spazio nell’inventario, accedendo così anche a particolari bonus e potenziamenti.
Il nuovo HUD del gioco si presenta più pieno e ricco d’informazioni (ma possiamo prontamente disattivarlo dal menu) e ci permetterà di avere sotto controllo non solo la salute e le anime raccolte da Morte ma anche i danni inferti e la vita stessa dei nemici, cosa che si rivela piuttosto utile contro i boss in modo da capire meglio quali tecniche sono più efficaci e quali meno contro il bestione di turno.
Il comparto tecnico
Migliorato graficamente ma senza eccedere, Darksiders II offrirà cut-scene realizzate con il motore di gioco invece che veri e propri filmati, riducendo così drasticamente lo spazio occupato su disco e permettendo a Morte di apparire nelle sequenze con tutte le personalizzazioni che gli avremo apportato. Le musiche di gioco sono curate da Jesper Kyd, il compositore della serie Assassin’s Creed, e presentano toni cupi e malinconici rispetto a quelli più decisi che hanno caratterizzato il primo capitolo. Le animazioni godono di fluidità e realismo maggiore, andando a sottolineare anche in quest’aspetto l’agilità quasi animale di Morte che gli sviluppatori hanno voluto donargli. Questi ci tengono inoltre a ribadire quanto il team artistico si sia sbizzarrito a creare ambientazioni sovrannaturali e dark-fantasy, tutte molto ben caratterizzate e diverse tra loro grazie anche alla importante guida del fumettista Joe Madureira, potendosi allontanare da quella monotona di un mondo in rovina vista nel primo Darksiders, ambientato sulla Terra oramai devastata.
Darksiders II si prospetta come un titolo accattivante che approfondisce maggiormente le vicende vissute con Guerra nel primo capitolo, mettendoci nei panni di una Morte abbastanza diversa da quella comunemente rappresentata nell'arte classica. Titolo votato all’azione e all’esplorazione, s’arricchisce di elementi RPG che ne aumenteranno la longevità e favoriranno la rigiocabilità anche grazie alla modalità Incubo (un tipologia di partita nella quale una volta morti si dovrà reiniziare l’intera campagna), agli oggetti unici sbloccabili solo dopo la fine del gioco e alla molteplicità di quest secondarie. Gli amanti del dark fantasy, di titoli action-RPG alla Zelda e di giochi single-player longevi non dovranno farselo scappare.
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