Recensione - Darkstar One: Broken Alliance
Il Gioco
Darkstar One: Broken Alliance narra le vicende di Kayron, un giovane pilota terrestre deciso a sbrogliare l’intricata matassa di misteri celata dietro alla scomparsa del padre, dato ufficialmente per morto a seguito dello strano incidente avvenuto a bordo della propria navetta spaziale. La verità si rivelerà naturalmente molto più complessa di quanto non si possa pensare in prima battuta, ed il giovane, a bordo dell’ avveniristico incrociatore stellare “Dark Star”, si troverà ad affrontare una fitta torma di feroci e coriacei nemici, alieni e non, attraverso una galassia sull’orlo di un conflitto di immense proporzioni, nella disperata ricerca della verità.Non appena preso il comando della Dark Star ed abbandonata la stazione orbitante, trovandosi immersi nel vuoto cosmico non si fatica a riconoscere un gameplay che si rifà senza dubbio alcuno ai più classici sparatutto spaziali con visuale in prima persona, dove i riflessi del giocatore e la sua abilità nel destreggiarsi in accelerazioni vertiginose, bruschi cambi di direzione e velocissimi avvitamenti risultano essenziali per la sopravvivenza. In aggiunta a tale fondamentale caratteristica fortemente “action” gli sviluppatori hanno però deciso di arricchire il loro titolo di una serie di interessanti feature aventi lo scopo di renderlo più vario ed interessante, dando la possibilità al giocatore di approcciarsi all’universo di gioco in modi diversi.
La fedele compagna di battaglie di Kayron è infatti una macchina da guerra estremamente versatile e potenziabile in molte sue parti, dagli armamenti agli scudi, dai propulsori ai sistemi di riparazione automatica, risultando al contempo tremendamente letale ma dannatamente costosa nel mantenimento. La necessità di racimolare un sempre maggior numero di crediti diventa rapidamente una costante ed i modi per farlo sono diversi, alcuni dei quali potrebbero però attirare negativamente su di noi le attenzioni dei corpi di vigilanza galattici o metterci in cattiva luce nei confronti di alcune fazioni. Se infatti il commercio di materie prime tra i vari sistemi stellari o la caccia ad efferati criminali sono visti di buon occhio dalle autorità, lo stesso non si può dire del contrabbando di merci proibite o dell’assalto alle navi da carico; i modi per arricchirsi non mancano, ma il compiere determinate azioni ostili nei confronti di una fazione potrebbe alla lunga risultare nocivo, impedendoci ad esempio il commercio od il semplice transito attraverso i sistemi da essa controllati e, qualora esagerassimo nelle nostre scorribande galattiche, potremmo addirittura ritrovarci a fare i conti con cacciatori di taglie decisi a riscuotere la taglia posta sulla nostra testa.
Una miscela di generi tra l’action è l’adventure, con una spruzzata di rpg per ciò che concerne il potenziamento della nave e una forte componente esplorativa data dalla possibilità di attraversare una moltitudine di sistemi stellari: queste le armi con le quali gli studi Kalypso tentano di conquistare i fan del genere.
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