Recensione - El Shaddai: Ascension of the Metatron
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
El Shaddai: Ascension of the Metatron rientra in quella minuta schiera di titoli che fin dall’annuncio si sono portati dietro un alone di mistero misto a curiosità per via di alcuni tratti caratteristic ed inusuali che li differenziano totalmente dalla massa videoludica. Quello che più ha incuriosito i videogiocatori è stato fin da subito uno stile grafico talmente estremo e particolare che per certi versi ha ricordato opere molto concettuali viste sulla console della concorrenza, come ICO o Shadow of the Colossus. A differenza dei due titoli appena citati, El Shaddai: Ascension of the Metatron offre al giocatore una componente molto più action, inframezzata da alcune sezioni puramente platform. La storia, anch’essa molto particolare, assume dei connotati puramente religiosi andando a pescare da famosi testi apocrifi che si ispirano alla cultura del cristianesimo, dell’ebraismo e anche al politeismo. Nel gioco impersoniamo Enoch, un umano al servizio di Dio in funzione di scriba celeste. Dopo diverse vicissitudini, Enoch viene incaricato da Dio stesso di riportate nei cieli sette angeli accusati di aver alimentato sulla Terra una sommossa contro Dio stesso da parte degli umani: si tratta di una lotta contro il tempo, dato che se Enoch fallirà il Gran Consiglio innonderà la Terra e tutti i rivoltosi verranno spazzati via per sempre. Fortunatamente il nostro eroe non sarà da solo, potendo contare sull'aiuto di altre due figure oniriche come Lucifer e Uriel.Come già sottolineato, il gioco fa leva su una componente prettamente action, in cui grazie all’utilizzo di tre armi celestiali (Arch, Gale e Veil) dovremo confrontarci contro i seguaci degli angeli ribelli e saremo soprattutto coinvolti in numerosi boss fight che ci daranno seriamente filo da torcere. Le fasi platform invece, seppur in minoranza, sono molto ispirate alternando sezioni in 3d ad altre in un più nostalgico 2d a scorrimento che farà molto piacere agli amanti dei platform vecchia scuola. Il titolo si sviluppa per undici diverse ambientazioni, attestando la longevità sulle 8/9 ore di gioco. Inoltre, pur essendo in lingua inglese, può vantare i sottotitoli in lingua Italiana.
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