MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Child of Eden
copertina

Recensione - Child of EdenXbox 360 KinectGame

Dopo un'invasione di party game, giochi di fitness e per famiglie, arriva su Kinect quello che è ritenuto il primo vero titolo "serio" per il sensore di Microsoft: la nuova creatura del papà di Rez, Lumines e Space Channel 5, Child of Eden. Scopriamo insieme le qualità del nuovo titolo Ubisoft.

Il Gioco

Orbita terrestre, 2019: su una stazione spaziale fa il suo primo respiro la prima bambina concepita e nata nello spazio, Lumi, che crescerà sulla stazione per poi morire senza essere mai riuscita a visitare la Terra. Duecento anni dopo, l'umanità ha raggiunto gli angoli più remoti dello spazio ed ha creato una rete di archivi digitali interconnessi tra loro in cui è contenuto tutto il sapere umano, visitabili come una sorta di mondo virtuale: questa super-internet prende il nome di Eden. Da qui nasce il Progetto Lumi, ossia un essere vivente puramente digitale ricreato dai dati della Lumi originale, registrati duecento anni prima: la prima figlia dello spazio diventa così anche la prima "figlia di Eden". Qualcosa non va però per il verso giusto e un potente virus attacca gli archivi di Eden, mettendo a repentaglio la vita di Lumi: starà a noi esplorare i cinque archivi principali, rappresentati da altrettanti mondi virtuali, per ripulirli dal virus e salvare così la ragazza. Questa la storia alla base di Child of Eden, raccontata all'inizio del gioco da un filmato girato con una bella attrice orientale che interpreta il risveglio di Lumi in Eden ed il successivo attacco da parte del virus, che velocemente disgrega tutto il rigoglioso mondo virtuale.

Il gioco presenta una struttura molto semplice: nel menu principale troviamo i cinque archivi da ripulire, inizialmente tutti inaccessibili tranne il primo, ed abbiamo la possibilità di condurre l'avventura sia con controlli Kinect che tramite joypad. Per sbloccare ogni livello dobbiamo raccogliere delle stelle che ci vengono elargite in base alla bravura con cui completiamo i livelli precedenti: se un livello viene completato con performance scadenti, è possibile che il gioco non ci dia tutte le stelle necessarie per sbloccare il successivo e quindi lo dovremo ripetere per ottenerne delle altre.

Il gameplay è basilarmente quello di uno sparatutto su rotaia con visuale in prima persona: il gioco ci conduce in automatico nei mondi virtuali, dove incontriamo varie ondate di nemici e boss da purificare. Gli sviluppatori ci tengono al fatto che si usi questo termine piuttosto che "sconfiggere" o "uccidere", perchè si vuole dare una sensazione di armonia e comunione con i mondi visitati: le azioni del giocatore sono viste come positive e costruttive, piuttosto che aggressive e violente. La meccanica di combattimento (o di purificazione, seguendo tale logica) è semplice: man mano che appaiono i nemici li si marca passandovi sopra il puntatore, dopo di che si fa fuoco per liberarli dal virus. C'è inoltre un secondo tipo di attacco, chiamato Tracer, che spara una raffica continua di proiettili ai nemici sotto il nostro mirino: questo è necessario per determinati obiettivi colorati in maniera diversa. Il gioco procede quindi alternando continuamente i due tipi di attacco e, quando disponibile, utilizzando l'Euforia, una sorta di "bomba" in grado di sconfiggere (ook, purificare!) tutti gli obiettivi a schermo.

Lo scopo è cercare di arrivare alla fine di ogni livello senza farci infettare dal virus. Gli oggetti infettati possono infatti inviarci una specie di siluri/sonde che, qualora ci colpissero, ci leveranno uno dei cinque punti vita a disposizione. Finiti questi, veniamo sconfitti e dobbiamo ricominciare il livello dall'inizio. Per contrastare queste minacce dobbiamo cercare di eliminare velocemente tutte le sonde usando l'attacco Tracer, inoltre se riusciamo a purificare completamente le varie ondate di nemici che ci si parano davanti, queste ci rilasciano nuovi punti vita e ricariche Euforia da usare nel momento del bisogno.

Come accennato, è possibile giocare sia con joypad classico che tramite Kinect. Nel primo caso muoviamo il puntatore con lo stick destro, marcando i bersagli e usando i diversi tipi di attacco con i pulsanti del pad. Con Kinect utilizziamo invece le nostre mani per guidare il puntatore, con la possibilità di scegliere due diversi tipi di controlli: uno ci permette di usare la destra per il fuoco primario e la sinistra per il Tracer, mentre con l'altro possiamo usarle entrambe per i due tipi di fuoco, alternandoli semplicemente battendo le mani. I nemici si marcano semplicemente passandovi sopra il puntatore con le mani, mentre per fare fuoco basta fare un gesto veloce come uno scatto con la mano oppure spingere velocemente il palmo verso il sensore. L'Euforia si aziona invece alzando in alto entrambe le mani, in un gesto molto evocativo ed efficace.

Amore

Eden

- I cinque mondi esplorabili nel gioco sono tutti caratterizzati in maniera artisticamente unica e ci offrono un viaggio in stupendi ambienti virtuali: si parte con Matrice, una sorta di cyberspazio popolato da costrutti astratti e poligonali, passando per il mondo marino di Evoluzione in cui incontriamo meduse volanti e gigantesche megattere spaziali, approdando poi al mondo vegetale di Bellezza e così via. Al di là del gameplay vero e proprio, gran parte del fascino di Child of Eden consiste nell'esplorare questi mondi popolati da sorprendenti creature sintetiche. Tant'è che il gioco offre una modalità per navigare nei vari livelli in totale rilassatezza, senza preoccuparci dei combattimenti.

Suono e luci

- Caratteristica peculiare di Child of Eden è la completa sinergia tra le componenti visiva, sonora e di gameplay: mentre in sottofondo ci accompagnano le trasportanti musiche elettroniche dei Genki Rockets (la band "virtuale" di Tetsuya Mizuguchi, autore del gioco), tutte le nostre azioni generano effetti sonori che scandiscono o ne cambiano il ritmo, rendendoci al contempo giocatori e membri attivi della band. Un'esperienza che pochi giochi sono in grado di offrire.

Kinect

- Il supporto a Kinect arriva a perfetto complemento di quanto detto finora: mentre siamo avvolti in un turbinio di luci e suoni, muoverci nei livelli con il nostro corpo ci fa sentire completamente immersi nel gioco, tanto che dopo un po' diventa spontaneo muoversi a ritmo con la musica, compiendo teatrali gesti con le braccia come se fossimo una specie di déi digitali al salvataggio del mondo di Eden. Con il joypad ci troviamo per le mani un semplice videogioco, ma con Kinect diventa un'esperienza totalmente immersiva e memorabile.

Difficoltà e extra

- Child of Eden è un gioco sicuramente impegnativo, che vi richiederà diversi tentativi prima di completare ogni livello e che, anche dopo aver terminato il gioco, vi porterà a rigiocarlo per esplorare il livello di difficolta maggiore oppure per competere nelle classifiche online (divise tra kinect e joypad) o per sbloccare i molti extra, alcuni dei quali davvero peculiari come filtri video da applicare all'immagine (ce n'è addirittura uno per trasformarlo in un vecchio gioco dalla grafica pixellosa) o diversi set audio. Farà sicuramente piacere ai maniaci dei punti ed ai completisti che amano sbloccare qualsiasi extra presente nei giochi.

Odio

Solo cinque livelli?

- Il principale limite di Child of Eden sono i contenuti ridotti, per quanto belli e curati. Il gioco ci offre solo cinque livelli, che a seconda della vostra bravura potrete completare in un'ora e mezza-due o poco più. Aggiungete a questo che le sequenze di nemici da affrontare sono sempre identiche ogni volta che si riaffronta un livello e potrete capire che, anche con lo stimolo dello sblocco di tutti gli extra, il gioco non offre grande varietà. Un vero peccato: una simile limitatezza di contenuti sarebbe forse più adatta ad un titolo Live Arcade che ad un gioco su disco, seppur venduto al prezzo ribassato dei titoli Kinect.

Prova e riprova

- Anche se supporta una periferica di nuova generazione come il Kinect, il gameplay alla base di Child of Eden è fortemente ancorato a concetti old school che, personalmente, considero ormai datati. Non viene fatta nessuna concessione al giocatore occasionale con checkpoint o facilitazioni al gameplay: il gioco è estremamente severo anche alla difficoltà più bassa ed i fallimenti si pagano con il dover ricominciare ogni livello dall'inizio. Questo rischia di rendere il gameplay frustrante e ripetitivo, anche se probabilmente alcuni di voi godranno di tanta severità; io personalmente l'ho visto, più che un pregio del titolo, come un escamotage per rendere più longevo il gioco, che altrimenti si sarebbe finito tranquillamente in un'oretta. Se non altro, questo rafforza il fatto che si tratta di un titolo sicuramente dedicato al pubblico hardcore.

Tiriamo le somme

Child of Eden rappresenta una vera esperienza videoludica multisensoriale, qualcosa di diverso da tutto il resto e dotato di una marcatissima anima artistica. Solo per questo meriterebbe di essere provato, ma non è comunque un gioco per tutti: ripetitività e frustrazione sono in agguato, così come la longevità potrebbe rivelarsi un problema per chi non è disposto a rigiocare più e più volte gli stessi livelli alla ricerca di punti e sbloccabili. Nonostante queste limitazioni, rimane comunque una perla di rara bellezza che sarebbe un peccato farsi sfuggire.
8.5

c Commenti (11)

copertina

L'autore

autore

Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
Alby Z:

Il gioco non ce l'ho, ma dalle foto e dai video non mi convincono gli effetti visivi, mi sembrano qualitativamente bassi.

P 21-06-2011 7:40
Neural Admin Redazione :

Giocandoci non l'ho notata... magari guardando il gioco da spettatore esterno è possibile che ci sia, ma se c'è credo sia minima perchè in uno sparatutto la latenza renderebbe impossibile giocare ;)

P 19-06-2011 12:14
bambam:

ha molta latenza il gioco con il kinect?

P 19-06-2011 12:00
kombatant:

davvero fantastico! a vedere un gameplay non gli daresti 2 soldi mentre a giocarlo ti immergi e ne diventi parte integrante, il divertimento è garantito. l'ho fatto provare a 2 miei amici e ne sono rimasti colpiti, uno di questi non ha kinect ed è uno scettico della nuova periferica, lo ha comunque apprezzato. grafica, sound e immersion si devono fondere e creare un'atmosfera unica, un trip virtuale che vale la pena di provare. recensione azzeccatissima...........ciao

P 19-06-2011 9:45
vinstrike:

Per me questo gioco e' stupendo mi rilassa mi diverte e mi gratifica! bellissimo!!

P 18-06-2011 22:33
R Hicks 77:

questo e il primo gioco che ho preso dal lancio del kinect lo aspettavo da molto avendo amato rez , E3 , lumines

P 18-06-2011 20:15
giuseppe2009:

ottima recensione e ottimo gioco

P 18-06-2011 20:14
Neural Admin Redazione :

@Lobo ahahahahahahah si concordo :) Riguardo alla durata, si il gioco acquista longevità proprio grazie alla possibilità di sbloccare extra e fare record, oltre al fatto che che per superare un livello ci vuole sicuramente più di una partita: vanno memorizzate le ondate nemiche, capire per quali ondate/boss è meglio usare l'euforia ecc. Se uno fosse un mostro e riuscisse a finirli tutti a prima botta, probabilmente il tutto gli durerebbe poco più di un'ora. Ma in realtà se uno si lascia prendere dal titolo e non ritiene un problema rigiocare i livelli più volte per migliorarsi e sbloccare tutto, dura sicuramente mooolto di più.

P 18-06-2011 18:32
R Black Master:

No, è il gioco stesso a durare un'ora e mezza, massimo due. Però questa durata si riferisce al completamento dei singoli livelli. Oltre a questo ci sono anche tantissimi extra da sbloccare, record da superare, oggetti da trovare e cose di questo tipo. Per farti capire, io l'ho preso ieri e ho fatto solo due livelli, dato che prima di andare avanti voglio finirli al 100% e sbloccare tutto quello che posso! E poi giocato col Kinect diventa un'esperienza fantastica, immersiva come probabilmente niente nell'attuale mondo videoludico...

P 18-06-2011 18:12
Lobo:

Comprato e giocato i primi due livelli. Che dire, pienamente daccordo con la recensione di Neural, l'impressione di essere immersi nel gioco (parlo del gameplay con il Kinect) è davvero entusiasmante, vista-udito-corpo interagiscono offrendo un'esperienza sensoriale fuori dal comune. Se ci fosse una band come i God Only Knows sicuramente gli avrebbe dedicato una canzone... ma questa è per pochi ;)

P 18-06-2011 18:11
Verdena:

ma ovviamente un singolo livello dura 1 ora e mezza, mica tutto il gioco ?

P 18-06-2011 17:52
loading