Recensione - Puzzlegeddon
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Il Gioco
Puzzlegeddon potrebbe erroneamente essere considerato il classico puzzle game. In realtà, il titolo di Tecmo cerca di dare un po’ più di profondità rispetto agli altri titoli del genere. Una volta iniziato il gioco, un tutorial – facoltativo, tuttavia consigliato – ci spiega le peculiarità del titolo. Scopo del gioco è cercare di comporre gruppi di 5 quadratini dello stesso colore. Per poter creare queste combinazioni potremo spostare ogni singolo quadratino sia in orizzontale che in verticale. Ovviamente si potranno creare combo in modo da raddoppiare o triplicare il punteggio. Fin qui potrebbe sembrare simile a qualsiasi altro puzzle game, in realtà creare combo e accumulare punti servono a scatenare delle azioni particolari. Ogni colore corrisponde ad una abilità: rosso per l’attacco, verde per la difesa e cosi via. Lo scopo del gioco è quello di distruggere il bot avversario. Questo aggiunge una profondità tattica non indifferente. Potremo infatti, in base alla situazione che ci troviamo ad affrontare, aver più bisogno di combo di quadratini verdi per aumentare le difese del nostro bot, piuttosto che di quadratini rossi per riuscire a sferrare l’attacco vincente.Il gioco è privo di una modalità principale che si dipani lungo una storia o che ci proponga comunque una sequenza di sfide. Possiamo unicamente creare dei deathmatch – avendo comunque la possibilità di settare dei parametri – piuttosto che delle sfide a tempo. Un'altra modalità ci chiede invece di realizzare delle combo particolari per aumentare di livello. Ovviamente più saliremo di livello più le richieste si faranno ardue e complicate. Graficamente il titolo, visto il genere, non ha molto da dire. Menzione particolare meritano i personaggi che potremo scegliere come bot, alcuni dei quali veramente particolari e simpatici.
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