Recensione - Quantum Theory
di
Luca Airoldi / Airluck
P
Il Gioco
Quantum Theory è uno sparatutto in terza persona che trae ispirazione dal videogioco che oggi rappresenta l’icona indiscussa di questo genere, cioè Gears of War di Epic. Il conflitto messo in scena nel titolo di Tecmo-Koei prende vita dalla fantomatica apparizione di una enorme torre vivente, presumibile fonte di un’invasione di strane creature che sta attanagliando la Terra: il nostro alter-ego, un nerboruto giovane di nome Syd, si trova nel bel mezzo della battaglia con lo scopo primo di non farsi sopraffare dal nemico, scoprendo di essere in realtà legato a doppio filo con gli avvenimenti che stanno accadendo. Addentrandosi nella trama di gioco si evince che in un mondo nemmeno troppo lontano dai giorni nostri, l’umanità si è suddivisa in colonie per via del sovraffollamento globale, nel tentativo di trovare un modo migliore per lo sfruttamento delle risorse, ormai giunte agli sgoccioli. Le diverse colonie della Terra forniscono perciò le proprie milizie per affrontare questa battaglia: Syd non sarà pertanto solo nella sua campagna ma verrà, in alcune situazioni, affiancato da compagni di guerra conosciuti all’istante.Facendo tesoro delle peculiarità del titolo di Epic, Quantum Theory impernia il suo gameplay sul binomio fuoco-copertura: per farsi strada tra i nemici che pervadono lo scenario è dunque fondamentale fare proprio e spremere a fondo questo sistema di gioco, basato sulla ricerca di un punto di copertura per poi successivamente scaricare piombo verso il nemico.
Le meccaniche di gioco di Quantum Theory appaiono in tal modo molto simili a quelle sperimentate in Gears of War, alle quali si aggiungono delle varianti dettate dalle scelte concettuali che caratterizzano il gamplay del titolo di Tecmo. Al di là dei compagni di guerra prima menzionati, Syd conoscerà presto Filena, una ragazza tanto snella e agile quanto enigmatica e dalle provenienze tutt’altro che conosciute, che rappresenta a conti fatti un valido aiuto: Syd può difatti sfruttare l’agilità di Filena lanciandola direttamente contro il nemico. La ragazza metterà così in scena la sua esperienza e la sua bravura con le armi bianche: l’effetto sorpresa o, più semplicemente, di infastidimento provocato da questa mossa può rappresentare un punto a favore nell’offensiva della coppia. Assieme a Filena è inoltre possibile prodursi nell’esecuzione di alcune combo: in questo caso Syd si prodigherà nello sferrare pugni, mentre Filena farà sempre buon uso della propria lama. Nel caso in cui Filena dovesse venire ferita dal fuoco nemico, sarà nostra cura correre in suo soccorso: la morte di uno dei due membri corrisponde difatti ad un inesorabile game over.
D’altro canto, è lo scenario stesso a costituire parte delle peculiarità di Quantum Theory: proprio perché vivente, la Torre in cui è ambientato il gioco è caratterizzata da pareti e manufatti in grado di spostarsi, muoversi e, più in generale, modificare il design e la morfologia delle ambientazioni, così da far apparire (o sparire) punti di copertura importanti da cui poter successivamente fare fuoco.
Il titolo di Tecmo-Koei affianca alla modalità di gioco principale, la campagna single-player, alcune modalità multiplayer: dal classico tutti contro tutti allo scontro a due squadre, fino ad arrivare al team-battle in cui è necessario eliminare (e al tempo stesso proteggere) il leader di squadra per vincere il match. Quantum Theory è infine localizzato in italiano per quanto riguarda il testo a schermo e i sottotitoli dei dialoghi, doppiati in lingua inglese.
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