Recensione - Fist of the North Star: Ken's Rage
Il Gioco
La serie di Ken il Guerriero è molto particolare. Superficialmente contraddistinta da un'altissima dose di violenza, seguendola a fondo è innegabile l'altrettanto forte morale presente: l'amicizia, il sacrificio e l'amore sono tutti aspetti importanti dell'opera giapponese. Finalmente tutto ciò diventa un videogioco dove, ad un gameplay semplicissimo, vengono accostati tutti i personaggi e gli eventi della saga di Hokuto.Nella modalità Leggenda possiamo rivivere tutti gli eventi della prima serie, arrivando fino allo scontro finale con l'autoproclamatosi Re di Hokuto, il terribile Raoul. In questa modalità ci troviamo in un vero e proprio picchiaduro a scorrimento; infatti, a differenza della famosa saga di Koei Dynasty Warriors, non ci troviamo impegnati in scontri furiosi contro centinaia di truppe contemporaneamente su schermo ma dobbiamo fronteggiarne gruppi molto meno numerosi. Immancabili gli scontri con boss e semi boss sparpagliati per le desolate lande di un mondo post-atomico. Inoltre l'intera storia non si limita a proporci le sole gesta di Kenshiro, bensì abbiamo la graditissima possibilità di selezionare anche altri personaggi, potendo quindi rivisitare l'intera leggenda da più punti di vista; oltre al legittimo successore della Divina scuola di Hokuto, possiamo padroneggiare anche I suoi fratellastri Raoul e Toki, ed abbiamo inoltre a disposizione anche alcuni dei guerrieri di Nanto come Rei. Da sottolineare la fedeltà alle vicende narrate nell'anime; tutti i principali eventi vengono riportati ottimamente, anche se con qualche inevitabile assenza dal punto di vista narrativo, e ritroviamo momenti davvero indimenticabili che faranno la gioia di tutti i fan.
La seconda modalità presente si chiama Sogno e ci permette di vivere eventi inediti, non facenti parte della trama originale concepita da Buron Son e Tetsuo Hara. In questa particolare modalità abbiamo a disposizione vari personaggi tra cui scegliere, qualcuno in più rispetto alla modalità Leggenda. Qui il gameplay vira nettamente verso i più classici giochi Koei: abbiamo una mappa disseminata di basi nemiche, che dobbiamo conquistare facendo però attenzione a rispettare e soddisfare alcuni prerequisiti delle missioni. Questa modalità è molto più simile ad un Dynasty Warriors, con gruppi di nemici nettamente più numerosi e molti Boss presenti. Seguendo quindi eventi diversi da quelli raccontati nell'anime, possiamo sfogare la nostra ira su una moltitudine di truppe nemiche arrivando a conquistarne tutti gli avamposti e completando cosi la nostra missione.
L'ultima modalità presente in Fist of the North Star: Ken's Rage è la Sfida, nella quale veniamo messi a dura prova in particolari sfide tematiche, come quella di affrontare in successione i quattro fratellastri di Hokuto e così via. Aspetto comune a tutte le modalità è il profondo, e per certi versi sorprendente, sviluppo dei personaggi. Ogni azione, ogni uccisione ci frutta dei punti Karma che possiamo spendere per sviluppare le capacità dell'eroe nella Mappa dei Meridiani: punti salute, aura, combo e tecniche speciali. Possiamo quindi decidere a nostro piacimento come sviluppare il personaggio, prediligendo alcuni aspetti ad altri per poi arrivare, dopo un consistente numero di missioni e quindi di ore di gioco, al potenziamento massimo dei nostri eroi, aspetto da sempre caro ai ragazzi Koei Tecmo.
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