Recensione - Two Worlds II
di
Valentina Carparelli
P
Il Gioco
Two Worlds II si presenta come un RPG in terza persona la cui storia si svolge nell'arcipelago delle isole Antaloor due anni dopo gli avvenimenti del primo gioco. Il cattivo di turno è il signore oscuro Gandohar che, dopo aver decimato quasi per intero la razza degli orchi, rinchiude nelle segrete del suo castello il nostro alter ego e sua sorella Kyra per motivi inizialmente misteriosi e che scopriremo con il proseguire della trama. A venirci in aiuto sarà Dar Pha, una donna a capo degli ultimi orchi che, dopo averci liberato dalla prigionia, ci conduce al cospetto di una potente profetessa che ci rivelerà gli arcani motivi per cui Gandohar è intenzionato a soggiogare l’intero regno di Antaloor. Da qui in poi l’avventura prosegue in un susseguirsi di eventi che lascio a voi il piacere di scoprire e vivere.Prima di gettarci a capofitto nell’avventura, dobbiamo creare da zero il nostro personaggio personalizzando dettagli come il taglio dei capelli, i lineamenti del viso, l’altezza e la robustezza del corpo e il colore della pelle. Inoltre, a seconda dello stile di gioco che vorremo adottare, possiamo assegnargli una classe a scelta tra guerriero, artigiano, mago, assassino e arciere. Come da tradizione del genere, ogni classe ha peculiarità proprie che andranno ad influenzare l'efficacia delle nostre azioni in ogni situazione che affronteremo; il sistema di crescita del personaggio è inoltre caratterizzato da una serie di punti “attributo” che si acquisiscono sconfiggendo i nemici, completando le missioni principali e secondarie e raccogliendo determinati oggetti sparsi per il regno di Antaloor. Tali saranno poi spendibili per incrementare abilità come la forza, la velocità, la resistenza o l’ingegno, oppure per potenziare l’equipaggiamento e le armi che sono associate al gruppo/classe a cui appartiene il nostro alter ego. Per aggiungere effetti ancora più devastanti in attacco e difesa, le armi e le armature possono essere anche fuse, tramite il sistema denominato “Craft”, con dei particolari cristalli, dei materiali grezzi e delle pietre speciali che si trovano nel regno di Antaloor.
Nell corso dell’avventura troviamo poi dei libri appartenenti ad antichi saggi che, una volta consultati, si tramuteranno in carte utili ad apprendere gli incantesimi di Terra, Aria, Fuoco e Acqua. E’ indispensabile che il nostro personaggio, anche se non appartenente alla classe dei maghi, impari a lanciare almeno gli incantesimi di base per ognuno di questi elementi, dato che in alcuni punti della trama si troverà ad affrontare dei nemici vulnerabili soltanto ad uno di essi. I combattimenti si svolgono in stile hack’n’slash, sia che si tratti di attaccare il nemico da vicino con spade e pugnali, sia che si tratti di attaccarlo a distanza con l’uso di archi o di magie. Oltre alla storia in singolo, che vi terrà impegnati almeno trenta ore se seguirete solo la linea narrativa principale, Two Worlds II offre infine anche un comparto multiplayer online che comprende diverse modalità e che approfondirò più avanti.
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