Recensione - Ninja Gaiden 3
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Orfano della guida del maestro Itagaki, il Team Ninja ha deciso di cambiare direzione alla sua serie di punta focalizzando maggiormente l’attenzione sulla trama e abbandonando la vena più fantastica della serie a favore di un approccio più ancorato alla realtà, seppur non propriamente realistico. In Ninja Gaiden 3 impariamo a conoscere il lato più oscuro del protagonista, che gli sviluppatori hanno voluto trasformare in un “Dark Japanese Hero”: un personaggio che, pur agendo nel bene, dovrà prendere decisioni a volte anche controverse e dalla dubbia moralità. La trama vede Ryu Hayabusa alle prese con un’organizzazione criminale autonominatasi "degli alchimisti", che minaccia di mettere in subbuglio l’intero mondo con una serie di attentati mirati e potenzialmente devastanti in alcune delle location più conosciute e popolose della terra e che, per motivi inizialmente oscuri, sembrano avercela in particolare proprio col protagonista.Il gameplay ci vede come al solito impegnati in combattimenti contro nutriti gruppi di nemici, utilizzando una commistione di colpi leggeri e pesanti che si alternano alla parata, alla possibilità di utilizzare l’arco per abbattere nemici in lontananza e al lancio dei kunai, i tipici pugnali ninja da lancio, per stordire momentaneamente i nemici. Se quindi a prima vista il gioco sembra mantenere i classici connotati che lo hanno reso famoso, in realtà abbiamo una serie di novità. La prima è dovuta ad una maledizione che ha colpito il braccio di Ryu, che offre al giocatore la possibilità di utilizzare una nuova devastante tecnica di attacco: man mano che uccidiamo nemici, il braccio del protagonista inizierà a risplendere di un rosso sangue, al che basterà tenere premuto il tasto di attacco pesante per liberare una potentissima combo che ci permetterà di uccidere velocemente i nemici attorno a noi. L'altra novità riguarda il Ninpo: si, al singolare, perchè a differenza dei giochi precedenti ora Ryu può lanciare un'unica devastante magia. Le uccisioni dei nemici ci permettono di caricare una apposita barra che, una volta piena, ci dà la possibilità di evocare un gigantesco dragone infuocato che farà piazza pulita dei nemici su schermo e che allo stesso tempo rigenererà la salute di Ryu. Tutte queste nuove tecniche possono essere messe in atto in diverse location, questo per via di una trama estremamente più complessa e ricca di intrecci, a volte anche un po' confusionari e poco chiari, che ci vedrà visitare Londra, l’Arabia Saudita e tanti altri luoghi particolari e sicuramente poco familiari alla serie.
Oltre alla classica modalità singolo giocatore, affrontabile a livello normale, difficile e ad una sorta di modalità super-facile ribattezzata Eroe, il gioco per la prima volta in assoluto offre un’inedita modalità multigiocatore che permette a squadre di quattro ninja di scontrarsi in furiosi scontri all’ultimi spadata. È inoltre presente una sorta di modalità cooperativa che vi porterà all’acquisizione di diversi punti utilizzabili per personalizzare il vostro ninja virtuale.
Tecnicamente parlando il titolo sfrutta lo stesso motore grafico del precedente capitolo leggermente rimaneggiato sotto alcuni piccoli aspetti. Il frame-rate, da sempre fiore all’occhiello della serie, è rimasto come lo avevamo lasciato: inchiodato a 60 fps anche se ogni tanto è possibile notare qualche sporadico calo. Sotto l’aspetto audio ci troviamo invece di fronte ad un prodotto che offre una discreta campionatura di suoni e musiche, con un doppiaggio in inglese estremamente semplice ma non per questo meno efficace. Come da tradizione, sono presenti i sottotitoli in lingua italiana per chi ha difficoltà a comprendere la lingua della Regina.
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