Recensione - Blur
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
P
Il Gioco
Dopo aver passato anni a lavorare sulla serie Project Gotham Racing i ragazzi di Bizzarre hanno deciso di lanciarsi su qualcosa di nuovo, che cercasse di rivoluzione il mondo dei racing arcade. Proprio su queste fondamenta è stato costruito il loro ultimo progetto. Blur cerca infatti di amalgamare tra di loro elementi che fino ad oggi mai si era pensato di inserire all’interno dello stesso titolo. Il punto di partenza è quello classico: troviamo una serie di eventi divisi in gruppi e raggiunto un determinato numero di vittorie si andrà a sfidare il “boss” di ogni gruppo in una gara testa a testa per cercare di rubargli la macchina. Come ogni racer arcade che si rispetti sono presenti diverse modalità di gara: oltre alla già citata sfida testa a testa, troviamo le classiche gare contro più avversari, da un minimo di 10 ad un massimo di 20, una sfida a tempo in cui dobbiamo passare attraverso dei chechpoint prima che il cronometro tocchi lo zero e infine una sfida distruttore in cui lo scopo è eliminare i nostri avversari.In ogni gara troviamo sulla pista dei power-up – come in Mario Kart per rendere l'idea – che andranno a modificare in meglio o in peggio l’esito della nostra gara e ovviamente anche di quella dei nostri avversari. Ce ne sono di diversi tipi: offensivi, difensivi, riparatori e possiamo decidere di lanciarli sia verso gli avversari che ci precedono che quelli alle nostre spalle. Ovviamente anche l’IA nemica non starà a guardare e si avvarrà dei power-up disseminati sulla pista, tramutando la corsa in una gara all’ultimo sangue.
I mezzi utilizzabili saranno tutti sotto licenza: Audi, BMW, Opel, Wolkswagen sono solo alcuni dei marchi presenti. Anche i tracciati sono disegnati all’interno di alcune delle città più belle al mondo tra cui Barcellona, Tokio e Los Angeles. Inoltre il feeling con il mezzo ricalca molto quanto eravamo abituatati a giocare con Project Gotham. Oltre a vincere la gara, in ogni tracciato dobbiamo cercare di conquistare anche i fan, con un sistema a punti che ricorda molto i Kudos della serie PGR. Ad ogni nostra prodezza particolare o dopo aver messo a segno diversi colpi con i power-up, veniamo ricompensati con un totale di fan. Questi saranno poi fondamentali per il proseguo della nostra avventura dato che per poter arrivare a sfidare il rivale di ogni gruppo dovremo aver raggiunto un totale predefinito di fan.
Molta importanza è stata data anche al comparto multiplayer. Sono presenti diverse modalità di gioco, sbloccabili mano a mano che saliamo di livello, e possiamo fare le stesse sfide previste nel comparto single con l’aggiunta di alcune sfide a squadre molto competitive e divertenti. Inoltre, grazie alla partnership con Facebook e Twitter, possiamo condividere tutte le nostre prodezze con i nostri amici online, lanciando sfide direttamente postando o twittando sulla loro homepage la sfida che gli proponiamo.
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