Recensione - Onechanbara: Bikini Samurai Squad
Il Gioco
Onechanbara: Bikini Samurai Squad è l'ultimo prodotto di una serie che in Giappone ha goduto di un discreto successo; oltre ad alcuni giochi su piattaforme della passata generazione, Onechanbara è addirittura stato anche trasposto su pellicola. Prodotto da Tamsoft nell'ormai lontano 2006, soltanto ora giunge in Europa. La trama è semplice: una cupa organizzazione vuole mettere le mani sul "Baneful Blood", il sangue maledetto, che permette a chi ne è in possesso di avere dei poteri praticamente illimitati. Sta a noi, nei panni delle sorelle Aya e Saki, impedire che i cattivi di turno si impadroniscano di questo particolare sangue, che peraltro scorre copioso nelle loro vene.Siamo di fronte al più classico dei titoli Hack and Slash, in cui il nostro unico pensiero sarà quello di abbattere tutti i nemici che si porranno tra noi e la riuscita della nostra missione. Ad aiutarci in questo ingrato compito troviamo una terza combattente: Annna. A differenza delle protagoniste principali, specializzate nell'uso di affilatissime katana, quest'ultima sfoggia un arsenale di tutto rispetto composto da pistole, mitra e fucile a pompa, tanto per non farci mancare nulla. Durante i combattimenti, conditi letteralmente da ettolitri di sangue, la nostra fidata katana si sporca perdendo la propria efficacia e risultando molto meno dannosa rispetto al normale, sino ad incastrarsi nel corpo di qualche malcapitato. Quando questo avviente, dovremo "pulirla" per renderla nuovamente tagliente ed efficace. Altra peculiarità sta nella la Barra Splatter: oltre alle spade, anche le conturbanti protagoniste si ritrovano velocemente coperte di sangue, e una volta raggiunto il livello massimo, indicato appunto da questa barra, subiranno una vera e propria trasformazione acquisendo molto più potere e molta più velocità, a discapito dell'energia vitale stessa. Infatti, in questi frangenti, la nostra salute cala poco a poco costringendoci ad usare dei pezzi di statua sacra per tornare alla normalità. Pezzi che vengono elargiti dagli stessi nemici uccisi, assieme ad altri power-up piuttosto canonici per questo genere di gioco.
Oltre alla classica storia, abbiamo a disposizione anche altre modalità: Free Play, Survival e Practice. L'ultima è sicuramente utile per padroneggiare il gioco, perchè, a differenza di altri giochi simili, non c'è una vera e propria lista di mosse e combo disponibili, ma tutto è strettamente legato al nostro tempismo ed alle capacità conseguite dalle nostre eroine. Infatti, proseguendo in qualunque modalità di gioco disponibile, siamo premiati con punti crescita che ci permetteranno di migliorare le caratteristiche delle combattenti. A condire il tutto troviamo anche il Dress Up, un vero e proprio camerino dove abbiamo la possibilità di cambiare gli abiti dei personaggi, a patto però che siano stati sbloccati compiendo le varie missioni presenti nel gioco. Purtroppo non è presente alcuna modalità online, ma solo il multigiocatore in locale a schermo condiviso.
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