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Sherlock Holmes vs Jack lo Squartatore
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Recensione - Sherlock Holmes vs Jack lo SquartatoreXbox 360Game

Distribuito in Italia da Halifax, Sherlock Holmes vs Jack lo Squartatore porta nuova linfa vitale ad un genere sempre più in estinzione, quello dei giochi punta e clicca. Come si intuisce dal titolo ci troveremo ad affrontare una nuova indagine di uno dei più famosi investigatori mai esisti: Sherlock Holmes, che per l'occasione investigherà sul più famoso serial killer della storia. Scopriamo insieme pregi e difetti del titolo.

Il Gioco

Sherlock Holmes vs Jack lo Squartatore usa le classiche tecniche delle avventure grafiche sfruttando due personaggi che sono ormai ben radicati nell'immaginario collettivo. Quello che colpisce però del titolo non è tanto la meccanica di gioco quanto la fedele riproduzione di quei terribili assassini che sconvolsero il quartiere di Whitecapel poco più di cent’anni fa. Tutti i riferimenti che troviamo nel corso della nostra avventura sono stati infatti ricavati dalle vere indagini svolte al tempo dalla polizia. Persino le pagine dei giornali che ci vengono mostrate di tanto in tanto, sono prese dalle stesse prime pagine che ai tempi uscirono sui quotidiani londinesi.

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Quando durante la nostra indagine arriviamo sul luogo del delitto, in pieno stile poliziesco dovremo controllare in maniera certosina tutta la scena. A tal scopo abbiamo a disposizione diversi strumenti e tutto quello che scopriremo verrà annotato in una particolare sezione del titolo. Qui entra in gioco il nostro intelletto, oltre che la parte più interessante della giocabilità: una volta trovati tutti gli indizi dovremo cercare di raccoglierli e collegarli l’uno con l’altro. Se riusciremo a collegarli in maniera corretta un’icona verde ci dirà che tutto e corretto e magari riusciremo a trovare una prova o il modo per andare avanti nell’avventura, in caso contrario dovremo capire se sono stati fatti i collegamenti sbagliati oppure se effettivamente mancano dei pezzi per ricostruire in maniera perfetta il puzzle. Oltre all’indagine ci troveremo qua e là davanti a degli enigmi da risolvere. Generalmente è un titolo che scorre in maniera fluida e senza intoppi, facendo forse intuire quanto gli sviluppatori si siano soffermati più sulla volontà di raccontare una storia che farla giocare. Ma questa non è necessariamente una cosa negativa, data l’elevata qualità con cui è stata riprodotta la storia stessa.

Amore

il mistero di Whitechapel

- La scelta di farci indagare su alcuni degli omicidi più efferati nella storia del crimine è sicuramente azzeccata e d’impatto. In particolare mi è piaciuta molto la scelta di rendere interattiva una storia che merita attenzione da parte di qualsiasi tipo di videogiocatore per il modo minuzioso con cui è stata ricostruita.

Scenografia

- La cura con cui è stata ricostruita la Londra dell’800 è praticamente maniacale. Gli abiti dei cittadini e gli ambienti interni sono tutti resi in maniera perfetta. Un’ambientazione di sicuro impatto, che aiuta ancora di più il videogiocatore ad immergersi completamente nell’avventura e nei panni di Sherlock Holmes e del suo fidato Watson. Girare per le strade di Londra in cerca di indizi vi coinvolgerà totalmente e a favorire ancora di più l’immersione c’è la possibilità di giocare tutta l’avventura sia in terza che in prima persona.

Enigmi

- Come la maggior parte dei giochi di questo genere, molto si basa sulla risoluzione di enigmi e nel portare avanti le indagini interrogando testimoni o sospetti. Gli enigmi mi sono piaciuti particolarmente, niente di speciale o che non sia già stato visto, ma li ho trovati né troppo facili né troppo frustranti. Ovviamente per molti di essi bisognerà usare il cervello, ma difficilmente rimarrete bloccati davanti ad uno di essi.

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Odio

Grafica

- Il vero tallone d’Achille di Sherlock Holmes vs Jack lo Squartatore, che fa da contraltare all’ottima ambientazione. Quello che più mi ha fatto storcere il naso è che, giocato su PC, la grafica risulta quantomeno più pulita. Textures caricate in ritardo e pochi dettagli rendono particolarmente anonima e sotto la media la grafica di questo titolo.

Localizzazione

- La localizzazione all’interno di un gioco del genere è a mio modo di vedere fondamentale, data l’enorme mole di dialoghi all’interno del gioco. Qui troviamo tutte le voci completamente doppiate in italiano, ma purtroppo non sono all’altezza: spesso e volentieri il tono di voce dei personaggi risulta completamente slegato rispetto al contesto in cui questi sono immersi. La voce di Watson è l’unica che si salva.

Tiriamo le somme

Posso tranquillamente affermare che, nonostante gli evidenti limiti tecnici, il gioco mi ha divertito. Lo consiglio a coloro che provano nostalgia ricordando i tempi d’oro delle avventure grafiche; a tutti gli altri videogiocatori consiglio comunque di dargli un’occhiata quando sarà calato di prezzo o se doveste trovarlo usato.
6.8

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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