Recensione - BlazBlue: Calamity Trigger
Il Gioco
Probabilmente i giocatori più giovani ignorano l'importanza dei picchiaduro bidimensionali, un fenomeno di portata inimmaginabile a meno che non si sia vissuta quell'epopea. Le sale giochi spadroneggiavano in tutte le città e per riconoscere il cabinato di Street Fighter II - vero e proprio capostipite di quella generazione - bastava vedere quello in cui la fila era praticamente interminabile. Arc System Works si è da sempre specializzata in questo particolare genere, imponendosi all'attenzione del pubblico e della critica grazie ad una realizzazione da urlo e ispiratissima, aspetto che è divenuto ormai fiore all'occhiello della software house giapponese, riproposto anche in BlazBlue: Calamity Trigger.Tutti i dodici personaggi, due in più rispetto alle altre versioni, sono realizzati con una cura che definire maniacale è poco: coloratissimi e caratterizzati a tal punto da avere la sensazione di trovarsi di fronte ad un anime più che ad un comune gioco. Stessa cura riproposta nella realizzazione degli stages, creati con maestria mixando un design quasi interamente in 3D unito a personaggi disegnati, donandoci un quadro davvero suggestivo, speciale.
Dal punto di vista del gameplay ritroviamo alcuni degli aspetti cari ai programmatori, già visti in Guilty Gear ad esempio; abbiamo a disposizione i tre classici tasti di attacco, con l'attacco "super potere" differente da personaggio a personaggio, corredati naturalmente dalle varie super mosse eseguibili, come da tradizione, con particolari movimenti dello stick sinistro. Oltre a questo possiamo compiere doppi salti, parate in aria, scatti in avanti, indietro o in volo ed i devastanti attacchi Distorsione, le classiche super mosse da eseguire dopo aver caricato l'apposita barra: inutile dirvi quanto letali e spettacolari queste mosse siano. Sebbene le varie mosse e contromosse possano sembrare dettagli capaci di legare BlazBlue: Calamity Trigger al solo pubblico hardcore, Arc System ha pensato bene di abbassare la curva di apprendimento, consentendo ai meno capaci di prendere confidenza con le mosse e lo stile di gioco in brevissimo tempo.
Ad enfatizzare questa scelta c'è la particolarissima funzione dello stick destro del pad: basterà premerlo in una direzione per poter eseguire automaticamente un attacco speciale e, nel caso l'indicatore sia pieno, ci consente anche di scagliare un attacco Distorsione, senza dover impazzire tra mezzelune e rotazioni varie. Questo però non significa rendere casual questo gioco: è semplicemente un modo intelligente di attrarre anche giocatori meno esperti o meno disposti a spendere ore per padroneggiare lo stile di un personaggio. Le modalità a nostra disposizione sono le solite: dalla classica Arcade, dove dobbiamo sconfiggere i nemici al meglio dei tre round, allo Story Mode passando per il Time Attack, l'immancabile addestramento e la galleria dove vedere artworks.
Ovviamente possiamo contare anche su un'ottima modalità online multigiocatore, realizzata davvero bene e con un netcode ai limiti della perfezione: in tutti gli scontri che ho effettuato non ho mai riscontrato il benchè minimo lag o ritardo dovuto alla linea, un ottimo lavoro testimoniato anche dalla buona presenza di combattenti online.
Commenti