Recensione - Burnout Paradise: The Ultimate Box
Il Gioco
Burnout Paradise è l'ultimo nato nel famoso franchise automobilistico di Criterion che, arrivato nei negozi a gennaio 2008, evolveva la serie aggiungendo un mondo liberamente esplorabile e nuove meccaniche di gioco: Burnout Paradise: The Ultimate Box riprende il gioco originale integrandolo con espansioni che aggiungono le moto, un ciclo giorno/notte e una modalità party per giocare con gli amici, oltre a vari perfezionamenti nel gameplay, il tutto all'ottimo prezzo consigliato di 29,99 Euro.Per questa recensione ci limitiamo a valutare esclusivamente le novità del gioco rispetto alla versione originale, dando alla fine un giudizio complessivo su tutto il prodotto. Per chi non conoscesse Burnout Paradise, vi suggeriamo di leggere la nostra recensione pubblicata a suo tempo.
Amore
Due ruote
- L'inclusione delle moto in un titolo della serie Burnout aggiunge una dimensione finora sconosciuta al racing game di Criterion, oltre ad aumentare notevolmente la longevità del titolo: sfrecciare sui bolidi a due ruote è un piacere, grazie anche alla nuova ambientazione notturna che riduce di molto il traffico stradale e ci permette di raggiungere velocità incredibili. Ovviamente le moto mantengono l'impostazione arcade delle auto, quindi si rivelano estremamente guidabili, resistenti ai piccoli urti e capaci di incredibili evoluzioni aeree. Sia da soli che nelle gare online, la dimensione a due ruote di Burnout Paradise: The Ultimate Box dimostra di essere una aggiunta azzeccata ed estremamente divertente.Party
- La nuova modalità Party riempie, anche se parzialmente, un vuoto che si era creato nella serie: la possibilità di poter giocare in più persone a turno sulla stessa console. Mentre i titoli precedenti avevano l'esilarante modalità Incidente (o Crash Junctions), qui troviamo la possibilità di impostare una serie di prove nelle quali tutti i giocatori, da due a otto, devono dimostrare a turno le loro capacità di guida. Le sfide, divise nelle tipologie Abilità, Stunt e Velocità, ci propongono di percorrere un percorso nel minor tempo possibile, schivare il maggior numero di auto, guidare con i controlli invertiti, eseguire salti spericolati e così via. Ogni singola sfida ha una durata molto breve, mediamente sotto i due minuti, per agevolare una veloce rotazione di tutti i giocatori: anche se si tratta di sfide piuttosto banali, se giocato in compagnia diventa un'ottima occasione di divertimento mentre magari si chiacchiera e si sgranocchia qualcosa: una mossa estremamente azzeccata.Si ricomincia!
- Una delle critiche che avevamo mosso al gioco originale era che, in caso si fallisse una gara, era impossibile ricominciarla velocemente e bisognava guidare rifacendosi tutta la strada fino al punto di partenza, con conseguente perdita di tempo. Fortunatamente i Criterion hanno ascoltato le critiche, e in Burnout Paradise: The Ultimate Box hanno inserito la possibilità di ricominciare una gara sia mentre la si sta svolgendo che dopo che si è conclusa, il tutto in maniera immediata tramite l'uso del menu ingame, accessibile con il pad direzionale. Ci voleva proprio: questo rende il titolo molto più accessibile e meno frustrante.Odio
Niente incidentiQuando gli sviluppatori annunciarono la modalità Party, speravamo che avrebbero introdotto la modalita Incidente, presente nei titoli precedenti e nella quale più giocatori dovevano cercare di provocare l'incidente più devastante possibile lanciando a turno la propria auto nel traffico. Purtroppo così non è stato, e si sente ancora la mancanza di una delle più divertenti modalità del passato per la serie Burnout.
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