Recensione - Blood Bowl
Il Gioco
Cosa accade quando imperiali, nani, caos, elfi e altri popoli dell'universo fantasy di Warhammer vogliono prendersi una pausa dalle loro eterne guerre e svagarsi un po'? Semplice: organizzano un bel campionato sportivo per continuare a darsele di santa ragione! La premessa di Blood Bowl è basilarmente questa: esattamente come per l'omonimo strategico da tavolo, ci troviamo a giocare in partite di football sfruttando le peculiarità di ogni razza presente e facendo evolvere la nostra squadra di partita in partita. Ogni razza presenta caratteristiche diverse dalle altre e richiede quindi di essere giocata usando tattiche differenti: gli elfi sono agili, i nani sono massicci e forti ma hanno poco movimento, gli skaven (degli uomini-ratto) hanno una incredibile velocità, gli umani presentano un equilibrio tra tutte le caratteristiche e così via. Ogni giocatore ha una "scheda" in cui sono registrate le proprie caratteristiche di movimento, armatura, forza e agilità, usate poi in campo per determinare l'esito di ogni azione; alla fine di ogni partita queste possono poi subire mutamenti positivi (se il giocatore si è distinto particolarmente) o negativi (se è stato ad esempio danneggiato permanentemente da un nemico), e questo comporta quindi l'evoluzione della squadra. Il nostro compito è portare avanti una squadra di una delle razze a disposizione, gestendone i giocatori e combattendo le varie sfide in campionato contro la CPU.Il gioco presenta due modalità: la prima, a turni, è identica al Blood Bowl da tavolo classico, seguendo un complesso set di regole che determinano come affrontare placcaggi, blocchi, passaggi, movimenti e così via. Senza entrare nei dettagli del regolamento, vi basterà sapere che può essere assimilato ad una specie di scacchi (dove la scacchiera è il campo da gioco), in cui però oltre all'abilità e scaltrezza del giocatore una componente importante è anche quella della fortuna, visto che ogni azione è soggetta al tiro di uno o più dadi. Sta al giocatore fare in modo di sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni "pedina" affinché le azioni abbiano tutte maggiori possibilità di successo. Un esempio: in base alla differenza tra la forza di un attaccante e un difensore cambia il numero di dadi da tirare e sui quali il giocatore può scegliere il risultato finale, per avere più possibilità di vittoria nell'esecuzione di un placcaggio. Quindi se si dispone di un personaggio debole, ad esempio uno skaven, non è saggio effettuare un placcaggio su un nano, tipicamente più forte, perché si finirebbe per avere poche chance di vittoria; ma se ad esempio si riuscisse prima a circondare il nano con altri membri della propria squadra, questi aiuterebbero il loro compagno aggiungendo dei bonus al tiro di dado facendo sì che si abbiano maggiori possibilità di uscirne vincitori. Una partita in modalità a turni è fatta di continue scelte tattiche di questo tipo, e solo chi riuscirà a comprendere appieno le capacità e i limiti della propria squadra potrà arrivare vincitore alla fine di una partita, soprattutto senza troppi morti e infortunati.
Nel tentativo di rendere il gioco più accessibile anche a chi non è avvezzo alla strategia a turni, gli sviluppatori hanno poi inserito una modalità di gioco in tempo reale: qui la CPU guida entrambe le squadre facendole combattere sotto i nostri occhi, ma possiamo in ogni momento mettere in pausa l'azione per cambiare il tipo di atteggiamento di ogni giocatore (attacco, difesa o intermedio) oppure utilizzare varie abilità speciali. Mentre nella modalità a turni una partita può durare anche un'ora, qui i match sono molto veloci e si aggirano intorno ai 5 minuti di gioco.
A tutto questo si aggiunge la modalità multiplayer, che permette a due giocatori di scontrarsi localmente o via Xbox Live utilizzando una delle squadre predefinite o importando la propria squadra salvata, potendo così disporre di tutti i giocatori "coltivati" durante le varie partite in singolo.
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