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Red Faction: Guerrilla
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Red Faction: Guerrilla - Multiplayer hands-on

Nel lontano 2001 nacque su PS2 un FPS che, pur non facendo gridare al miracolo, attirò l’attenzione a sè grazie ad una particolare innovazione: la trama di Red Faction ci vedeva coinvolti con una rivolta di minatori su Marte, e sfoggiava un motore grafico che permetteva di distruggere parti di edifici e terreno. A distanza di molti anni, THQ è pronta a varare il nuovo Red Faction: Guerrilla, e noi di Mondoxbox abbiamo potuto testare la beta multiplayer del gioco: eccovi il nostro parere.

Red Faction: Guerrilla - Multiplayer hands-on

Non appena avviata la beta di Red Faction: Guerrilla, dopo un caricamento piuttosto lungo veniamo catapultati nel menu principale, ovviamente abilitato solo per le partite in multiplayer. La ricerca delle partite disponibili e soprattutto di altri giocatori ci è parsa parecchio difficoltosa e lenta: la stanza fatica ad essere riempita ed il countdown spesso si riazzera fin quando non si trovano abbastanza giocatori, indispensabili per creare le due squadre che si affronteranno sulle mappe messe a disposizione dai programmatori. Ma questo è un problema probabilmente legato ai relativamente pochi giocatori ammessi alla beta: probabilmente nella versione finale non sarà un problema trovare amici con cui giocare.

Il mega mixer, così è chiamato il motore di ricerca giocatori della stanza, cerca almeno 8 persone da dividere nelle due squadre, quella dei ribelli e quella degli EDF. Purtroppo non è possibile scegliere da che parte stare ma questo, a parte la differenza estetica tra i ribelli e le forze EDF, non cambia molto le carte in tavola, visto che entrambe le fazioni sono perfettamente uguali a parte l’aspetto.

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Non appena inizia il gioco, i fan del vecchio Red Faction rimarranno sicuramente spiazzati. Volition ha infatti optato per un radicale cambiamento, trasformando la serie da FPS a TPS (third person shoter). La visuale in soggettiva da FPS infatti è sparita e la telecamera segue ora il nostro giocatore da dietro le spalle. Graficamente il titolo appare molto pulito, forse troppo. A prima vista non fa gridare al miracolo, e sinceramente neanche dopo: non ci sono prodigi tecnici in grado di spremere il processore di Xbox 360, non ci sono effetti particellari devastanti, motion blur, superfici realistiche, ombre dinamiche o effetti di luce incredibili.

La cosa che però salta più all’occhio è l’elevato livello di interazione e distruzione di tutti gli oggetti presenti nelle mappe. Anche se, però, le strutture piazzati dagli sviluppatori nelle mappe della beta sono un po’ semplicistiche. Piccole basi, mura e qualche torre sono anche giustificabili ed inerenti al contesto, visto che si dovrebbe combattere in un ambiente marziano dove in teoria dovrebbero trovare posto solo minatori e soldati della corporazione. Ci aspettavamo però di più in quanto a fantasia e realizzazione delle due fazioni. Ad esempio i soldati della corporazione hanno tutti il casco e la divisa, quindi ci può stare che sembrino tutti uguali, ma i minatori hanno praticamente tutti lo stesso volto.

Speriamo che la modalità Campagna possa risultare più varia, e confidiamo nella realizzazione della trama che dovrebbe portare delle belle novità. A Lipsia daremo un’occhiata molto da vicino anche a questa parte del gioco, ed ovviamente dopo la Game Convenction vi sapremo dire sicuramente di più.

Sul versante tecnico quindi niente bocche spalancate dallo stupore, ma quando si inizia a giocare sul serio possiamo finalmente ammirare le strutture cadere ed esplodere in modo molto realistico sotto i nostri colpi. Questo grazie alle fantasiose armi ed alle due modalità messe a disposizione in questa beta.

Entrambe le fazioni partono con due armi fisse, con una terza è recuperabile sul campo di battaglia. Oltre alla classica mitragliatrice, si possono reperire fucili a pompa, una particolare arma che spara una sorta di Shuriken e mine adesive. Le mine sono delle armi molto particolari perché possono funzionare come mine di prossimità o possono essere attivate manualmente tramite il tasto B appena un nemico è nei paraggi. Inutile descrivere lo spettacolo nel vedere collassare intere strutture dopo aver piazzato tre o quattro mine alla base. Inoltre risultano parecchio utili per tendere imboscate: basta infatti piazzarle in corridoi ed appostarsi, aspettare il nemico e dare il via ai fuochi d’artificio. Ultima arma ma non ultima in quanto importanza è lo Sledgehammer, un martello incredibilmente potente in grado di uccidere chiunque ci si pari davanti a breve distanza. La soddisfazione ed il divertimento che si prova a devastare strutture intere e giocatori con questa arma è inimitabile.

I controlli sono piuttosto semplici: come in tutti i giochi di questo genere ci si muove tramite lo stick analogico sinistro, si avvicina la visuale per la mira premendo lo stick destro e si spara con il grilletto destro (RT). Per cambiare arma a rotazione invece, basta la pressione del tasto dorsale RB. Decisamente utile tenerlo premuto e premere il tasto adibito all’arma per selezionarla immediatamente: lo Sledgehammer ad esempio è l’arma associata al tasto A, basta quindi tener premuto RB e premere A per selezionarlo, niente di più facile ed intuitivo.

Volition ci ha poi messo a disposizione nella beta due modalità: queste sono la Damage Control, che andremo a spiegare a breve, ed il Team Anarchy che altro non è che il classico massacro a squadre che vedrà le due fazioni impegnate a farsi una guerra all’ ultima kill.

La modalità Damage Control deve essere affrontata in modo più strategico, visto che oltre al classico massacro, bisogna anche conquistare tre basi fisse messe in punti più o meno strategici nella mappa. All’inizio del match queste sono “neutre”, per impossessarsene bisognerà prima distruggerle completamente, ricostruirle e poi difenderle dall’attacco della fazione avversaria che ovviamente vuole conquistarle. Le due squadre avranno a disposizione una particolare arma non offensiva (associata al tasto Y), questa emettendo delle onde “riparatrici” ricostruirà completamente la base con un effetto visivo decisamente gradevole. Ovviamente potremo usarla anche a scopo di difesa, ricostruendo muri distrutti così da tendere agguati da dietro agli angoli, magari stando lì pronti con uno sledgehammer equipaggiato. L’unico limite è la fantasia.

Sembra quindi proprio che gli sviluppatori si stiano impegnando parecchio per rendere le partite sempre interessanti, e per questo hanno deciso di strafare, regalandoci dei power up ancor più interessanti e divertenti. Disseminate nella mappa, troveremo delle torrette fisse che ci forniranno degli zaini. Questi andranno a darci degli interessanti quanto divertenti potenziamenti attivabili con il tasto LB.

Il primo, senz’altro il più conosciuto, è il classico Jetpack: con questo zaino potremo librarci in aria per un breve periodo di tempo e trovare dei posti alti dove bersagliare da lontano i nostri nemici, molto classico e per questo meno divertente degli altri. Il Firepower invece aumenterà la nostra pioggia di fuoco per un breve periodo, inutile dire che un singolo colpo di fucile a pompa con questo power-up attivato può abbattere chiunque. Segue la lista il Concussion con il quale potremo fare uno scatto talmente devastante da sfondare con una spallata una parete intera. La cosa divertente è attivarlo di fronte ad un nemico; se questo è lontano, la forza d’urto lo scaglierà a terra rendendolo completamente vulnerabile, ma se questo è vicino a noi verrà ucciso dalla nostra spallata. Un po’ difficile da attuare, ma dà una soddisfazione immensa, magari aspettandolo dietro ad una parete e distruggendo tutto. L'ultimo zaino provato, e decisamente divertente da usare, è il Fleetfoot: l’attivazione di questo power up darà al giocatore una velocità doppia rispetto alla norma. Decisamente esilarante ed utile quando vorrete seguire, raggiungere e devastare con un colpo di Sledgehammer il vostro avversario.

Vista l’assenza di un radar che segnala i nostri nemici, usare questi power up, così come appostarsi con armi devastanti dietro ad un muro, è molto appagante e divertente: ovviamente aspettatevi lo stesso dai vostri avversari!

Ultima nota, ma non ultima in fatto di importanza, è la totale assenza di lag durante le nostre prove, segno di un netcode ben programmato ed all’altezza, ma ovviamente bisognerà vedere all’ uscita del gioco, con molti più giocatori online.

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Red Faction: Guerrilla si è dimostrato, almeno nel multiplayer, un titolo che parte piano, la prima impressione infatti non è stata per niente positiva. Giocandolo però, nel tempo si fa apprezzare sempre di più e se Volition farà un ottimo lavoro, il successo per questo terzo capitolo non mancherà. Dopo averlo apprezzato online non ci resta che aspettare e vedere come verrà sviluppata la modalità Campagna, perché il fulcro di un videogioco dovrebbe sempre rimanere la modalità single player condita dalle emozioni di una bella trama ed una struttura avvincente. Riguardo la parte multigiocatore, quello che abbiamo potuto assaggiare non è per niente male, grazie anche all’originalità di alcune armi e dei power up, vera sorpresa del gioco.

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L'autore

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Nasce nel 1979, dopo qualche mese vede Galaxian e da allora è amore per i vg. Da quando negli anni 80 il fratello maggiore acquista un Commodore 64, ha comprato praticamente tutti i videogiochi e le console che poteva permettersi e che ancora conserva gelosamente. Nel 2005 conosce Neural proponendosi come recensore, e da lì in poi oltre ad una collaborazione è nata una grande amicizia.

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