Recensione - Duke Nukem Forever
Il Gioco
Sono passati 12 anni da quando Duke Nukem ha salvato il mondo da un’invasione aliena che avrebbe schiavizzato tutto il gentil sesso. Il nostro uomo è ora un pezzo grosso ricco e famoso, che trascorre una vita “normale” in quel di Las Vegas, in un palazzo intitolato a sé stesso zeppo di autocelebrazione e trofei. Il telegiornale scandisce un inquietante comunicato: gli alieni sono tornati e stanno sbarcando sulla terra con intenti apparentemente pacifici, tanto che il presidente degli Stati Uniti in persona si premura di comunicare a Duke Nukem di non immischiarsi qualunque fossero gli esiti dell'atterraggio. Di lì a poco, gli alieni cominciano a intrufolarsi anche nella dimora personale di Duke e, oltre ad attaccarlo, cominciano a uccidere le guardie e a rapire le molte delle ospiti femminili del Duca. E’ la goccia che fa traboccare il vaso.Duke Nukem Forever è il più classico degli sparatutto in prima persona. Il nostro eroe dovrà infatti farsi strada tra orde di alieni inferociti che faranno di tutto per eliminarlo e avere il via libera per la conquista del nostro pianeta. Durante la campagna principale affronteremo i nemici che hanno reso celebre il nostro eroe: dai Pig Cops ai mastodontici e supercorazzati boss di fine livello. Il gioco è perfettamente lineare dall’inizio alla fine, con qualche enigma inserito qua e là per diversificare il gameplay.
Nei panni di Duke abbiamo a disposizione un arsenale di tutto rispetto, preso di peso da Duke Nukem 3D. Ritroviamo infatti, fra gli altri, il lanciarazzi, il devastatore, il raggio riducente e il raggio congelante. Il gioco eredita alcune tra le meccaniche degli sparatutto odierni, come la possibilità di portare non più di due armi alla volta, anche se l’enorme quantità di arsenale sparso lungo tutto il gioco, non ci creerà particolari problemi. Anche la salute di Duke è cambiata: viene introdotto l’EGO, sviluppabile e aumentabile compiendo determinate azioni o interagendo con particolari oggetti lungo la campagna. Quando Duke viene ferito, la sua barra dell’EGO si riduce fino a esaurirsi, causandone la morte. Viceversa, attendendo in un luogo sicuro per qualche secondo, la barra si ricaricherà ripristinando la salute. Tramite il d-pad sono inoltre selezionabili quattro oggetti speciali: gli occhiali, che forniscono visione notturna, gli Steroidi, che dotano Duke di una forza sovrumana per un breve periodo di tempo, la birra, che permette all’EGO di Duke di ricaricarsi a velocità doppia per un breve lasso di tempo e l’Holoduke, in grado di distrarre i nemici anch’esso per breve tempo.
La grande novità rispetto a Duke Nukem 3D è l’introduzione dei veicoli, ovviamente con un modello di guida molto arcade e permissivo. In sostanza però, le sessioni di guida si riducono a un semplice “vai da A a B e cerca di restare vivo”, fornendo comunque un ulteriore elemento diversificativo nella linearità del titolo.
La grande notizia per tutti i fan del Duca è invece che il gioco continua perfettamente con il filone di volgarità, cinismo, sesso e spasso che ha da sempre contraddistinto la serie. Le battute e i commenti in cui Duke Nukem si esibirà lungo tutta la durata della campagna vi faranno letteralmente da sbellicare dalle risate. Il gioco è inoltre infarcito di citazioni provenienti dall’universo ludico e cinematografico: passiamo infatti da Halo fino ad arrivare a Inception di Nolan. Il tutto completamente in italiano.
Non manca inoltre un comparto multiplayer strutturato con le classiche modalità deathmatch, deathmatch a squadre, cattura la bandiera (riadattato in un “Capture The Babe”) e Re della Collina. Le mappe su cui sarà possibile giocare non sono altro che alcuni stralci di Duke Nukem 3D riadattati. Il numero massimo di giocatori per ogni modalità è 8, numero forse un po' basso vista anche la dimensione delle mappe.
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