Recensione - NHL 2K8
di
gian
P
Per gli habitué della serie NHL 2K, l'impatto con il nuovo NHL 2K8 è spiazzante. Dopo la presentazione iniziale, arriviamo nel menù principale ed ecco la sorpresa: cos’è successo alle belle (seppur confusionarie) schermate che caratterizzavano l'edizione 2K7? Sparite, a favore di una navigazione che presenta una semplicissima barra orizzontale nella parte superiore dello schermo e dalla quale si aprono a tendina tutte le opzioni possibili; sullo sfondo l’immagine della nostra squadra preferita e delle immagini che scorrono sulla destra. Certamente intuitivo, ma ad onor del vero decisamente bruttino e poco spettacolare. L’anno scorso forse non era così facile navigare da un’opzione all’altra tra le varie modalità, ma perlomeno era decisamente piacevole ed appagante. Ma veniamo a quello che realmente conta: facciamo iniziare una partita, scegliendo la nostra squadra del cuore o, in alternativa, quella più forte, e cominciamo a giocare. Ma... cos’è successo ai comandi? Che cos’è successo ai semplici tasti B, X, Y e A che bastavano per fare tutto quello che volevamo, tirare, placcare, accelerare? A quanto pare è stato tutto stravolto.
Pro Stick: solo per "Pro"
Facendo partire la ben congeniata modalità allenamento, scopriamo la presenza di un nuovo sistema di controllo: il Pro Stick. Chi cerca il solito gioco in cui premere i pulsanti come un ossesso e placcare tutti quelli che capitano a tiro, sarà forse deluso da questa nuova mappatura dei comandi, ma 2K Sports ha pensato anche a loro ed è possibile impostare anche i controlli classici. Ma così facendo vi perdereste una grande novità, perché sì, è difficile prenderci la mano ed è forse noioso dover ripetere un allenamento finché non si è padroneggiato il nuovo sistema di controllo, ma questo è il futuro dell’hockey simulativo. Ed è tanto difficile riuscire ad abituarsi a questa miriade di comandi nuovi e imprevedibili quanto è poi appagante segnare una rete. E dopo averci preso la mano, giocare l’NHL premendo tasti concitatamente vi sembrerà una barbarità imperdonabile e vi compiacerete di voi stessi per quante cose riuscirete a fare con la stecca da hockey su ghiaccio.
Nel Pro Stick le due levette direzionali controllano rispettivamente il movimento del giocatore e quello della stecca, i grilletti si combinano tra loro e con i pulsanti del joypad per eseguire tiri di polso, slap-shots e tutto quello che un giocatore di hockey può fare, lecito e non. La levetta destra controlla la stecca in una maniera estremamente realistica e i suoi utilizzi vanno dall'indirizzamento del tiro in porta ai ganci agli avversari, sino ad arrivare all’intercettazione dei loro passaggi. Questo cambia totalmente il modo di giocare un titolo di hockey, non potete più pensare di vincere semplicemente tirando giù gli avversari a spallate, accelerare su un lato senza commettere fuorigioco e poi lanciare il disco in mezzo sperando di segnare in one-timer con un altro giocatore. Ora dovrete cambiare il modo di giocare, ragionare e non semplicemente correre all'impazzata premendo i bottoni a caso. Questo funziona sia in attacco, dove tra l’altro sono state aggiunte le mosse superstar, sia in difesa, dove potrete finalmente pattinare all’indietro muovendo la stecca a destra e a sinistra per infastidire l’avversario. Le mosse superstar si possono compiere mantenendo premuto il grilletto sinistro e due tasti in rapida successione tra A, X, B e Y. Non tutti i giocatori potranno eseguirle con successo, ma solo due o tre per squadra con un certo livello di abilità. Le mosse sono varie, potrete ad esempio alzare il disco e tirare, fare la veronica, far passare il disco dietro la schiena e molto altro: vi lasciamo il piacere di scoprirlo di persona.
Cura per i dettagli e scivoloni
Un altro miglioramento rispetto all'anno scorso riguarda l'’intelligenza artificiale: segnare un punto è ora molto più difficile, attaccare da un lato per poi fare goal in one-timer (ossia il classico "tiro di prima") non permette di segnare così facilmente come nella scorsa edizione e la difesa è fortemente migliorata. Allo stesso modo quando i giocatori avversari arrivano in contrattacco state certi che non sbaglieranno più tutte le volte ma dovrete sudare freddo e sperare che il disco non entri in porta e la lucina rossa non si accenda. I giocatori, alleati ed avversari, pattinano molto meglio sul ghiaccio con movenze più leggere e naturali, così come anche gli scontri fisici e i placcaggi sono ora più realistici. Le animazioni sono migliorate ed è un piacere buttare a terra i giocatori nemici, così come schivarli mentre si scivola sul ghiaccio a folli velocità, il corpo da una parte e la stecca spostata sul lato per ingannare gli avversari.
Graficamente il gioco pare migliorato sotto tutti i punti di vista, con un frame-rate stabile, ottime animazioni dei giocatori e volti realistici, ed una cura per i dettagli che, come sempre, fa invidia alla realtà. Il ghiaccio si modifica in tempo reale e potete scordarvi di pattinare su uno specchio per tutta la partita, inoltre tutti gli equipaggiamenti dei giocatori sono sponsorizzati come nella realtà e troveremo pattini, stecche e caschi tutti con i simboli delle varie marche che siamo abituati a vedere nelle partite. E se proprio non riuscite a notarlo ad alta velocità potete sempre mettere in pausa e far partire il replay che è pressoché perfetto. L’unica pecca, anche abbastanza grossa, è il pubblico: reagisce sì con energia a quello che succede in partita ma dal punto di vista grafico sembra fermo a cinque anni fa.
Il sonoro è come sempre fantastico: la telecronaca è d’impatto, i suoni ambientali perfetti e le musiche piacevoli, con una compilation di canzoni indie/rock e tracce comprendenti gruppi come Bloc Party, Korn e Quiet Riot.
Per finire, se l'anno scorso le opzioni e le modalità erano tante e varie, ora sono ancora di più. Allenamenti, minigiochi vari, partite libere, diverse coppe ed una modalità carriera ancora più profonda e interessante, con un rinnovato sistema di negoziazione. L’online è solido e piacevole, con tornei e partite singole per tutti i gusti. Unica pecca sono gli obiettivi, rimasti praticamente invariati dall’anno scorso. Non sarà una cosa fondamentale ma se la cura posta in altro è stata così grande, perché non impegnarsi un poco per rendere anche gli obiettivi un po’ più interessanti e vari?
In conclusione, NHL 2K8 si fa notare per i numerosi miglioramenti rispetto alla scorsa edizione. La cura per i dettagli è rimasta invariata, è graficamente migliorato, il sonoro è ottimo e il gameplay fluido e divertente. Ogni tanto viene da chiedersi perché non potevano mettere lo stesso impegno che contraddistingue il gioco in generale anche nelle schermate di menù, nella creazione degli obiettivi e del pubblico durante le partite. Siete indecisi se prenderlo o no? E' bene che teniate presente che volendo potrete giocarlo con la normale configurazione di tasti delle precedenti versioni, ma il vero divertimento viene quando decidete di usare i controlli Pro Stick, che vi permettono di giocare ad hockey a livelli mai visti prima. Il problema sta però in una curva di apprendimento piuttosto alta, non è per niente facile imparare a gestire questi controlli. Se però avete pazienza ed amate questo sport, ne sarete ampiamente ripagati. La scelta sta a voi. 8.4
Commenti