Recensione - Bionic Commando
Il Gioco
La storia di Bionic Commando ha inizio quando il protagonista Nathan Spencer, dopo essere stato incastrato dal governo e condannato a morte, viene liberato per indagare nel luogo di un devastante massacro: la città di Ascension City, in cui un gruppo terrorista ha fatto esplodere una bomba sperimentale che ha provocato un gigantesco terremoto condannandone milioni di abitanti, anche per via del seguente fallout radioattivo. Nathan è un uomo bionico, uno degli ultimi rimasti, potenziato artificialmente con un potentissimo braccio in grado di sparare un cavo-rampino, e gambe che gli permettono di sopportare cadute di decine di metri: è stato convinto a collaborare con la promessa di sapere che ne è stato della moglie, di cui ha perso le tracce sin dal giorno in cui fu dotato dei suoi innesti bionici.Dal punto di vista delle meccaniche di gioco, Bionic Commando potrebbe essere definito come una sorta di incrocio tra un gioco di Spider-Man e uno sparatutto in terza persona: il braccio di Nathan gli permette di agganciare qualsiasi oggetto, comprese le strutture urbane, per tirarli a sè, lanciarli oppure dondolare proprio come farebbe il famoso eroe Marvel con la sua ragnatela. Allo stesso tempo può disporre di una serie di armi, che gli verranno fornite nel corso dell'avventura, per poter fronteggiare i nemici: si va dalla semplice pistola di base a mitra, lanciarazzi, fucile a pompa e di precisione. Il gioco ci conduce attraverso diverse ambientazioni di Ascension City, come palazzi devastati, complessi industriali, voragini create dal terremoto e il lussureggiante parco pubblico. Non si tratta però di un titolo free-roaming, e il progresso nelle ambientazioni è piuttosto lineare: anche se possiamo vedere il panorama della città a perdita d'occhio, il nostro percorso è forzato dalla presenza di aree radioattive, nocive per il protagonista e quindi invalicabili. Durante il percorso incontriamo nemici da combattere sia con il braccio bionico che tramite le varie armi disponibili, e le situazioni sono varie quanto basta da non farci mai annoiare, mettendoci di fronte a sfide sempre diverse, dai semplici nemici armati a robot corazzati, fino a schiere di letali cecchini. Nella dozzina d'ore che separano l'inizio dalla fine della storia, il gioco fa del suo meglio per stimolarci ad andare sempre avanti.
Oltre alla campagna in singolo, Bionic Commando offre anche un comparto multigiocatore online che risulta però piuttosto povero di modalità, con le sole possibilità del deathmatch tutti contro tutti o a squadre e del cattura la bandiera. La struttura delle partite online è quella degli sparatutto classici, con la differenza che qui l'uso del rampino ci permette di sfruttare anche l'estensione verticale delle mappe per tendere imboscate ai nemici o tenere sotto controllo dall'alto il territorio. E' sicuramente un plus gradito e non abbiamo notato problemi particolari di lag della rete: se siete avvezzi al gioco online potrete passarci qualche ora ma non vi ci affezionerete.
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